Agli italiani il "posto fisso" adesso fa schifo

  • E' curioso che mi vengano elencati tutti gli svantaggi dell'avere immobili quando ne gestisco da anni :-/

    Due osservazioni, sulla prima casa non paghi tasse. Tetto e facciate sono (se non si parla di abitazione singola) spese condominiali che vanno in base ai millesimi e paghi in proporzione. Comunque costano, è vero, si fanno una volta nella vita e la facciata anche meno quindi mai.

    Pregare un inquilino per rimanere non è da commentare.

    i contratti (brevi o lunghi) li decide il proprietario in base all'uso: turistico, studenti, abitativo.

    Perché guarda te lo dico sinceramente, in caso di affitto è il proprietario che detta le regole, non c'è niente da fare. Questa idea del proprietario che rincorre gli affittuari è fantasiosa.

    È proprio un film che ti fai ma va bene, ma se manco la realtà ti fa fermare, tocca solo darti ragione.


    L'IMU si paga, solo che ha un altro nome. Nei documenti del Governo è già scritto che questa tassa verrà rafforzata, ma non è l'unico "contrappeso" dell'essere proprietari. Cambia completamente l'ISEE, cambiano detrazioni, cambiano agevolazioni, etc.

    Quale nome?

    Il mutuo prima casa lo porti in detrazione.

    Quello che fa gloria non è un discorso classista per niente.

    Sinceramente, sarei curiosa di vedere lo stato dei tuoi investimenti negli ultimi mesi dove hanno praticamente perso tutti qualcosa se non tanto (ma non ho dubbi che per voi sarà diverso e ci avrete guadagnato).

    Affermare che gli investimenti finanziari siano alla portata di un click e che i rischi siano contenuti mi sembra non meno irresponsabile, sinceramente, soprattutto in questo momento.

    Nessuno ha detto di fare un mutuo da solo con uno stipendio di 1500 euro e un lavoro magari precario (anche perché i soldi NON TE LI DANNO!!!). Con questa situazione e questo stipendio alla casa non pensi.

    Una coppia con lavoro stabile e prospettive di figli, un single con lavoro stabile e buono stipendio o fideiussione dei genitori che fanno da garanti può ragionevolmente pensare ad una casa.

    Nei casi da me descritti tu consigli alla coppia o al single di investire in prodotti finanziari un pezzettino di stipendio. Per far che? Dare a vita (se va bene) due spicci di affitto alla proprietaria ansiosa (immagino quanto ansiosa)...

    La tua scelta è una scelta, che comporta i suoi rischi e i suoi vantaggi come altre. Bisogna rendersene conto.


    Quando investi devi lasciare da parte pregiudizi, convinzioni, preconcetti, ideali, simpatie... devi funzionare come un robot e cercare "valore" ovunque esso sia...

    Mi sembri parecchio galvanizzato da questo ruolo da broker di wall street. Spero per te che la capacità di fare investimenti vada di pari passo alla tua gasatura :-/ anche se, perdonami, più ti leggo più mi vengono i dubbi.


    Ora: se il proprietario se lo può permettere di comprare casa: non c'è alcun problema. Se invece si tratta di uno dei tantissimi (la maggior parte) degli italiani che non potrebbe permetterselo, ma spreca tutto il suo potere finanziario solo per comprare UN immobile (che poi i figli svenderanno a metà prezzo): non ha senso.

    Sprecare per molti equivale a costruire il proprio spazio abitativo a propria dimensione e piacimento. Non compri la prima casa come investimento finanziario! Quello eventualmente vale per la seconda, la terza e via. Compri per realizzare una dimensione di vita a tuo piacimento che comporterà anche l'acquisto se vuoi di oggetti, mobili che ti rendono l'ambiente familiare. È un desiderio che molti hanno e lo fanno.

    Se non possono permetterselo stai pur tranquillo che sarà la banca la prima a rompere l'incantesimo, perché il mutuo te lo scordi. Domanda: hai mai provato a chiedere un mutuo?

    Chi è molto benestante e ricco può stare volentieri in affitto perché si adatta comunque il proprio spazio abitativo senza badare a spese e se va via ci lascerà pure i costosi mobili.

  • Tu hai portato solo esempi personali di persone che ereditano o portano a casa 3500 euro al mese. Come potrebbero reggere in un Paese sempre più povero dove la media è sotto i 1.400 euro al mese?

    Non direi : ho portato esempi di calcolo che CHIUNQUE può ripetere in qualunque località italiana e basandosi su acquisti immobiliari fatti negli anni ante 2000 da loro stessi, o da loro parenti, o da loro amici.

    Più semplice e verificato/verificabile di così non è possibile proprio!

    Sono 128 pagine che dico: "Non date consigli finanziari con LE VOSTRE tasche, perché la maggior parte degli italiani NON sono nella vostra condizione!"


    Ma voi: niente. Continuate a ripetere la favoletta del comprare "una casa decente", come se al di sotto di un certo livello di pregio ci fosse solo m∙∙∙a.


    E' davvero un atteggiamento sgarbato e classista.

    Nulla di tutto ciò, naturalmente.


    Da 128 pagine ripeto un'ovvietà talmente ovvia che non avrebbe nessuna necessità d'essere detta, e cioè che acquistare anche il proprio primo monolocale in periferia è indiscutibilmente una mossa molto più intelligente che sperperare mensilmente in un affitto. E se la ripeto da 128 pagine è perchè da altrettante 128 pagine insistete, con una pervicacia allarmante e dai modi spesso sgarbati, in una sorta di "consigli per gli acquisti" che sono FUORI da ogni logica, tipo : "piuttosto che comprarti casa, paga l'affitto e investi sui mercati, che ci paghi l'affitto che vuoi!" .

    E' qualcosa di SBALLATO alla radice sotto mille profili : non solo gli investimenti sui mercati finanziari hanno il loro margine di rischio e oggi sono da capogiro, ma ...a maggior ragione se parliamo di chi ha uno stipendio basso e non ha le risorse neanche per il mutuo di un monolocale... non è certo investendo (cosa?) sui mercati che si ripagherà l'affitto : l'affitto lo deve pagare col suo lavoro e l'affitto è pura SPESA A PERDERE, e certamente non glielo pagano i suoi "investimenti" sui mercati, che gli possono anche comportare la perdita di quel pochissimo che riesce a risparmiare e che già era poco, ma inoltre è decimato proprio dall'affitto.


    E mi sono chiesta da cosa possa derivare questa veemenza iraconda del sostenere, con una sorta di palese livore costante, ciò che è contrario a logica basica e che si traduce in un "consiglio" al prossimo che è quanto mai fuorviante e persino dannoso.

    Ma di certo resta che se hai a cuore chi ha uno stipendio basso e niente altro...solo se gli vuoi male puoi consigliargli di persistere nell'affitto e investire quel niente che gli resta sui mercati finanziari. (Io gli consiglierei di stringere i denti più che può, per accantonare quanto basta all'anticipo di un mutuo, e senza contare che, se si è in coppia, la prospettiva già cambia moltissimo in meglio).


    Naturalmente mi sono anche risposta sul "da cosa possa derivare la veemenza iraconda e spesso sgarbata".

    E, tenendo per me la spiegazione, mi limito ad osservare a corollario che...secondo logica...una persona che è davvero soddisfatta delle proprie capacità di investimento...avrebbe piuttosto tutte le migliori ragioni per essere solare. Se è molto "de core" può senz'altro divulgare i propri criteri affinchè altri possano ispirarsi, se vogliono. Ma dopo questo non ha nessunissima ragione di alterarsi dinanzi a chi non condivide il suo pensiero. E soprattutto non spaccia come "semplicissimo salvo deficit cognitivi" quello che sa benissimo non essere semplicissimo a larghissime fasce di popolazione, mentre subliminalmente passano due messaggi per la stessa fava: 1) è un affare che solo gli stupidi non fanno; 2) è semplicissimo, ma io ne sono espertissimo.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Ahhhhhhhhhhhhhh! Dimenticavo : se nella casa in affitto c'è da sostituire il flessibile o la maniglia ...sempre all'inquilino tocca (anche per accordi nazionali tra associazioni proprietari e associazioni inquilini); ma se per caso si scassa qualcosa di maggior valore (dalla caldaia al frigo alla lavastoviglie)...si sta bene anche per anni a combattere per riaverli nuovi a cura e spese le proprietario, nelle eterne diatribe sul tema "era difettoso!" versus "no l'hai rotto tu!"...

    Tanto...chi nel frattempo è senza caldaia o senza frigo o senza lavastoviglie...è l'inquilino, mica il proprietario...


    E quindi: proprio una volpinata svenarsi per questa "assicurazione di precarietà" che è l'affitto, dovi paghi la stessa rata con cui pagheresti un mutuo...mentre non acquisisci NULLA di TUO e vivi in precarietà radicale di tutto. :thumbup: :rolleyes: ^^

    Argomento principale del thread: dato il costo della vita ed il livello delle retribuzioni per chi entra, per molti giovani diventa più "accettabile" la vita da neet.

    Subito arrivano le tue considerazioni che non è vero, chi ha una buona qualifica trova subito, che i giovani sono choosy e non vogliono trasferirsi, etc.

    Poi inizia il discorso sul fatto che comprare casa può essere mezzo di patrimonializzazione e scalata sociale. Al che mostriamo come, per quanto ciò possa essere vero (che in una casa propria si vive meglio), questo non dimostra altro che solo chi è già benestante (cioè in grado di aver genitori che pagano l'auto acconto o paghetta per svaghi vari) può aspirare ad una qualità della vita che negli anni 80 era disponibile a tutti i 30enni. Perché oggi il costo alto delle case nelle zone dove c'è lavoro di qualità (non lo straccio-turismo italiano) è molto elevato e non compatibile con stipendi da classe impiegatizia.


    Allora riparte da parte tua tutta una tiritera su quanto i locatari possano essere arroganti con gli inquilini: arredamento vetusto, riparazioni non effettuate, strafottenza, arroganza, etc.


    Ti rendi conto che questa è nuovamente la dimostrazione del punto iniziale della storia? Cioè tizio laureato calabrese ci pensa mille volte prima di trasferirsi a Milano (Bologna/Roma/etc) perché oltre ad avere a che fare con paghe da fame, dovrà pure relazionarsi con un padrone di casa avido e borioso, che sovrapprezza la topaia in affitto e vessa gli inquilini onesti credendosi un latifondista di fine 800 (finché si troverà a piangere lacrime amare quando nel suo appartamento non ci sarà più Tizio educato e onesto ma Caio dotato di tutte le credenziali del caso ma che da un giorno all'altro decide di non pagare e trattare la casa come una favelas)

  • E' proprio quello che stiamo dicendo di NON fare: accumulare liquidità che resta ferma. Diciamo che invece di impiegarla tutta (più tutti i guadagni futuri per anni e anni) in un UNICO investimento (spesso in perdita): è meglio usarli (quindi non accumularli) per fare altro.

    No, il mio quesito era diverso. Ho i soldi, magari non immobilizzati in banca ma investiti e diversificati: che me ne faccio? Mi limito ad ammirare la cifra che vedo quando apro l'home banking? ^^

    I soldi, per me, servono per essere usati, una volta tenuto da parte qualche risparmio per le evenienze. Non vedo cosa ci sia di strano nell'usarli per comprare la propria casa invece che altri beni più voluttuari.


    Ora: se il proprietario se lo può permettere di comprare casa: non c'è alcun problema. Se invece si tratta di uno dei tantissimi (la maggior parte) degli italiani che non potrebbe permetterselo, ma spreca tutto il suo potere finanziario solo per comprare UN immobile (che poi i figli svenderanno a metà prezzo): non ha senso.

    Certo, molto d'accordo e sicuramente c'è chi ha investito una quota eccessiva di denaro nella casa, trovandosi poi in difficoltà nell'affrontare altre spese. Ma, in certi momenti della discussione, pareva che l'acquisto della casa fosse una mossa scellerata per chiunque, compreso chi ha disponibilità economica...


    Comunque, due considerazioni. Io sto dando un'occhiata da tempo sia agli annunci immobiliari per l'acquisto e per gli affitti, avendo necessità di una casa un po' più grande. Dalle mie parti, un quadrilocale in affitto, decente ma senza lussi, difficilmente viene via a meno di 1.000 euro mensili e vedo che moltissimi sono, inoltre, restii ad affittare a famiglie e magari chiedono che l'inquilino abbia contratto a tempo indeterminato...insomma, nemmeno prendere in affitto è così semplice e banale, soprattutto con contratti precari.


    Anche le cifre relative all'acquisto variano moltissimo a seconda delle zone d'Italia: un mio amico siciliano si è da poco comprato un appartamento da 60 mq a meno di 40.000 euro...è una cifra molto abbordabile anche con un solo stipendio normale se c'è qualche soldino da parte, per cui credo abbia fatto bene. Ben diverso sarebbe stato, con lo stesso stipendio, prendere i 60 mq a Milano.

  • (finché si troverà a piangere lacrime amare quando nel suo appartamento non ci sarà più Tizio educato e onesto ma Caio dotato di tutte le credenziali del caso ma che da un giorno all'altro decide di non pagare e trattare la casa come una favelas)

    basilico stare in affitto e non pagare non è un dramma per l'affittuario ma per l'inquilino. Il proprietario bestemmia svariati mesi, spende per il legale e per la pratica di sfratto ma alla fine lo butta fuori di casa. Ritrovarsi con uno sfratto esecutivo e un ufficiale giudiziario alla porta è una situazione drammatica per il conduttore a meno che non sia uno che vive di espedienti.

    Comprare una casa non è per tutti purtroppo, e per questo lo stesso Savona ha fatto riferimento nel suo discorso alla necessità di agevolare la possibilità dell'acquisto della prima casa con i risparmi. Il fatto che non sia facile non significa che non sia preferibile o vantaggioso qualora se ne presentino le condizioni.

    Ma a 50, 60 anni ti peserà dover chiedere /supplicare per rifare una cucina usurata, un bagno vetusto se non addirittura un tetto in cui filtra l'acqua? (Perché se non te lo vuole rifare, per quanto scorretto sia, non te lo rifà; poi sta a te denunciarlo, pagare il legale nonché continuare a pagargli l'affitto e la gente preferisce andarsene)

    Ciò che mi stupisce è che state ribaltando palesemente un rapporto di potere e vantaggio concretamente sbilanciato da una parte, quella del proprietario.

    Proprietari disperati che inseguono affittuari affinché facciano loro la grazia di rimanere nel loro appartamento che causa loro la rovina. Ma dove?

  • basilico stare in affitto e non pagare non è un dramma per l'affittuario ma per l'inquilino. Il proprietario bestemmia svariati mesi, spende per il legale e per la pratica di sfratto ma alla fine lo butta fuori di casa. Ritrovarsi con uno sfratto esecutivo e un ufficiale giudiziario alla porta è una situazione drammatica per il conduttore a meno che non sia uno che vive di espedienti.

    Tu sostieni che nelle ristrutturazioni immobiliari (pre-110%) i preventivi non sforano mai, e avere un inquilino moroso non è un dramma.

    Allo stesso tempo sostieni sia di aver ristrutturato che di aver affittato appartamenti.


    Capirai da te che le due proposizioni sopra non depongono a favore della tua credibilità.

  • Tu sostieni che nelle ristrutturazioni immobiliari (pre-110%) i preventivi non sforano mai, e avere un inquilino moroso non è un dramma.

    Allo stesso tempo sostieni sia di aver ristrutturato che di aver affittato appartamenti.


    Capirai da te che le due proposizioni sopra non depongono a favore della tua credibilità.

    No non è un dramma è un giramento di scatole, se vuoi ti illustro come funziona lo sfratto e le tempistiche.


    I preventivi che sforano del 30% mai capitati.


    Dici che fingo? Come ti pare. Non so che dirti sinceramente. Alla fine io riporto le mie esperienze, sì gestisco immobili da svariati anni e noto un'incredibile saccenza non supportata da esperienza. Hai chiesto un mutuo, gestito un immobile, ristrutturato una casa tu?

    Comunque dai mica ti voglio convincere, che mi frega alla fine. Vengo qua a passare un po' di tempo e perché la discussione mi incuriosisce, ma se scrivo e poi mi sento dare della bugiarda allora da ora in avanti mi limiterò a leggere. Ciao ciao

  • Le mie esperienze contano fino ad un certo punto.

    Ho ristrutturato un appartamento.

    Se ti interessa comunque ho amici avvocati (che difendono i proprietari) che mi raccontano in diverse città d'Italia cosa significa realmente (per i loro clienti) concludere uno sfratto esecutivo (tu davvero pensi che mandi una letterina e dopo pochi mesi l'ufficiale giudiziario si presenta e convince gli occupanti ad andare via?).


    Ma anche questi sono casi personali.


    I dati aggregati parlano di tempistiche superiori ad un anno, con casa da risistemare ex-novo, parcelle legali, consumi, spese condominiali e canoni irriscuotibili.

    Fuori dalle statistiche ci sono poi le varie mance che spesso alcuni proprietari devono pagare agli inquilini per sloggiare.


    Tra l'altro per circa due anni (2020-21) anche con placet legislativo

  • Abbiamo un'idea diversa di dramma evidentemente. "Ma tu pensi che..." Guarda che pure io ho un legale e mi sono ritrovata a consultarlo per mancato affitto. Veritiero la tempistica di un anno nella peggiore delle ipotesi, la peggiore. Oppure poi ti occupano l'immobile a oltranza con minori ma sono casi estremi! Rari pure, la gente non vuole vivere così generalmente.

    Ma il dramma è per chi sta lì senza riuscire a pagare con uno sfratto sul capo!!! Quanti proprietari del tuo amico avvocato hanno avuto un tracollo nervoso?? Quanti tra gli sfrattati?

    Comunque basta, è un dramma avere immobili e io non ne ho. Fingo così per fare.

  • basilico86


    Non ho mica capito cosa c'entri questo <riassunto settoriale> del tuo post 1.283...


    Da 128 pagine, di qualunque cosa si parli, qualcuno torna insistentemente sul tentativo di sfottò (greve) per riportare il discorso sulla incomparabile differenza tra la <miracolosità> dei rendimenti sui mercato e la <stupidità> dell'acquistare immobili. E per di più lo fa confondendo continuamente le opposte situazioni di chi non ha la prima casa (anche di 40 mq) e di chi, invece, acquista ulteriori immobili per investimento.

    Perchè?

    Il caso più "urgente" è quello di chi non ha nessuna casa (chi investe...investe il di più...ma la casa che voleva ce l'ha).

    --------------------------

    Tu, invece, sei molto focalizzato sulle differenze social-reddituali, e nessuno può negarle e darti torto.

    Ci sono. Ne abbiamo già parlato. Ci sono. Ci sono in tutto il mondo e da sempre.

    Ci posso aggiungere un convintissimo "purtroppo".

    Ma non è che le cambiamo noi, da qui, perchè osserviamo che ci sono...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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