Non avrebbe gran senso "spiegarsi", poi potrebbe ferire l'altro, e poi costerebbe una fatica enorme, ma poi e infine non servirebbe assolutamente a nulla...
E allora, piaccia o non piaccia, si lascia che a parlare, a poco a poco, siano i fatti; del tipo : se non ti cerco mai, e se quando mi chiami ti dico che comunque non sono ricoverata e ti dico che per qualche candido diversivo il tempo e la voglia li trovo... significherà pur qualcosa... (perdonami Corto Maltese , ma l'ho fatto anch'io e l'ho visto fare da tante amiche...è solo non voler ferire l'altro e, in parallelo, non volersi prendere una mission abbastanza impegnativa verso qualcuno che in ogni caso sparirà dalla nostra vita).
Si, ma infatti io penso la stessa cosa, anche se comunque opto per un motivo diverso: credo che sicuramente c'entri la sua condizione che la limita nei miei confronti, lei me lo ha detto più di una volta esplicitamente che nelle sue condizioni ha molti dubbi a fare entrare qualcuno nella sua vita.
Quindi è possibilissimo che non mi voglia vedere, ma che non voglia dirmelo esplicitamente e si sta comportando come hai descritto tu.
Penso questo perché dopo il nostro incontro sembrava scontato rivedersi, ma la situazione è cambiata completamente quando ha iniziato le visite e gli accertamenti e i disturbi che aveva sono cominciati a sembrare più gravi.
Questi sono i suoi messaggi, quando io l'avevo invitata a uscire la seconda volta, ma lei aveva iniziato a star male e aveva iniziato a fare le visite. Aveva avuto anche discussioni serie e una situazione tesa col figlio E, e me ne aveva parlato i giorni prima.
Comunque, che sia perché non è scattato qualcosa o che sia perché poteva scattare, ma ci sono situazioni endogene, il risultato non cambia: ora se lei non si fa in qualche modo avanti, io mi ritirerei, ma ora lo farei senza sensi di colpa, perché le ho detto che non lo avrei fatto per la sua condizione.