Trovo che sia un incastro, somministrato dalla sorte, in cui qualunque mossa potrebbe avere risultati abbastanza catastrofici per ciascuno di voi due.
Parto da lei: se non ti fai sentire (anche solo per rispetto di lei) il rischio è che lei possa abbattersi al pensiero che le sue condizioni di salute abbiano determinato il tuo allontanamento. E questo farebbe soffrire anche te, giacchè non è la tua verità.
Ma, passando a te: è pure certo che ti eri iscritto a Meetic per cercare nuobe vie di solarità/positività, e che sarebbe una beffa oggettiva quella di ritrovarsi a gestire mesti obblighi morali (a cui perlatro mi sembri molto sensibile), in nome di un legame affettivo che al momento non esiste e verso una persona che per troppi aspetti ti è ancora sconosciuta.
Gloria, hai centrato esattamente il punto: i miei dubbi sono proprio questi. Soprattutto per quanto riguarda i miei scrupoli nei suoi confronti: se io mi allontanassi per paura di non riuscire a sostenere questa situazione e lei avesse quei pensieri, io mi sentirei in colpa.
Io confesso che non so rispondere.
Riesco solo a dire che in un frangente del genere...quasi quasi preferirei scoprire che si tratti di una "truffatrice amorosa", anche se non mi pare ce ne siano i segni.
No, di questo sono certo: ci siamo scambiati i contatti Facebook e sono quindi entrato nel suo ambiente ed è esattamente come si è raccontata.
Nel ripetere che non so rispondere, riesco a dire soltanto che al tuo posto, e avendo avuto con lei un principio di dialogo connotato da reciproca trasparenza e simpatia, cercherei di mantenere il dialogo - fino a nuove certezze - su queste corde e in modo possibilmente leggero e scherzoso, ma evitando concetti del tipo "sai che io per te ci sono sempre!".
Non è vero che non sai rispondere: questo è un ottimo consiglio, soprattutto la parte finale.
In parte sto prendendo quella strada: questo è uno scambio di messaggi quando ero in montagna e lei mi aveva mandato un vocale molto lungo in cui mi raccontava la visita dal reumatologo, le sue preoccupazioni e le sue perplessità nel coinvolgermi.

In pratica quello che avei voluto fare è capire quanto sono gravi le sue condizioni e parlare insieme di come gestire il nostro rapporto.
Credo che in una situazione come questa un'amicizia potrebbe essere la soluzione migliore, perché io non l'abbandonerei, ma non sarei così coinvolto come se iniziassimo una relazione sentimentale e poi comunque ci darebbe tempo di conoscerci meglio e anche capire come evolvono le sue condizioni di salute.