Messaggi di Corto Maltese

    Non mi riferivo allo strazio, al dolore di perdere qualcuno che si ama. Ma all'amore che ancora provi per tua moglie e che questa situazione te la possa ricordare. Se ti piace e pensi che ti possa fare superare le tue remore iniziali, vivitela e fai come ti senti.

    Scusa, avevo capito male: non so se voglio rivivere quello che avevo con mia moglie. All'inizio lo escludevo, anzi era uno dei motivi per cui non avrei voluto iscrivermi a questo tipo di app: il dubbio che avevo è che io non volevo avere un'altra relazione dopo quella con mia moglie, dopo aver formato una famiglia con lei, dopo tutti i progetti insieme.

    Poi le sensazioni provate in questi due incontri mi hanno fatto forse un po' cambiare atteggiamento, ma non so cosa accadrebbe se cominciassi una storia.

    Buongiorno Corto.

    Ho letto il tuo thread.

    Io non so cosa risponderti alla domanda su come comportarti di fronte alla malattia di questa donna.

    Mi chiedo perché tu però non abbia voglia di trovare leggerezza su questa app, non dico solo sesso (che andrebbe anche bene se lo si vuole), ma relazioni leggere dove il mood allegro, simpatico. Magari anche incontrare donne per amicizia, per compagnia, per ridere e scherzare,
    Partite subito in quarta raccontando cose molto private delle vostre vite e fate discorsi come se aveste già una relazione di un paio d'anni.

    Dopo tutto quello che hai passato con tua moglie non hai voglia di stare sereno?

    Per quanto riguarda il partire in quarta, mi sembra che nel primo episodio sia vero, ma in questo secondo assolutamente no.

    Di fatto siamo stati quasi un mese, prima su meetic e poi su messenger in cui lei era molto schiva e poi si è un po' aperta e abbiamo scherzato molto, con un sottofondo di seduzione da parte mia.

    Poi quando ci siamo visti lei mi ha raccontato molto della sua situazione, ma era passato almeno un mese e mezzo.

    Per quanto riguarda la ricerca di leggerezza, a priori ti avrei risposto che mi sarebbe piaciuta e anzi era il motivo per cui mi sono iscritto. Però poi probabilmente io non riesco a entrare in relazione con una donna rimanendo su un piano leggero, probabilmente perché non sono bravo a flirtare, devo entrare in connessione comunicando molto di me e ascoltando lei e questo ovviamente rende tutto più profondo o più pesante a seconda di come lo vedi.

    Probabilmente questa è una cosa che devo imparare.

    Ho la sensazione che tu voglia, inconsciamente, rivivere quello che hai vissuto con tua moglie. Poi potrei pure sbagliare, eh?

    No, assolutamente, come puoi pensare che io voglia rivivere lo strazio di vedere una persona a cui vuoi bene stare male e poi perderla?

    Perché buttarsi nuovamente in una situazione "pesante" dopo quello che hai vissuto? È una domanda che mi è venuta in mente ora. Non sarebbe meglio, per te, vivere situazioni "leggere"?

    Perché ci sono entrato per gradi: quando ho sentito che stava male, mi sono avvicinato di più per un senso di empatia, dovuto certamente all'esperienza con mia moglie. Però in quel momento io sapevo che lei aveva avuto un tumore al seno 9 anni fa e stava facendo un'operazione di routine per quanto dolorosa: avendo l'esperienza di un tumore al fegato gravissimo di mia moglie questa situazione non mi spaventava e quindi non mi creava problemi andare avanti.

    Ora però ci sono altre complicanze e io non so quanto siano gravi e quanto invece sia la sua paura a ingignatirle: del resto ha fatto una tac che era negativa due settimane fa. Questo mi frena ovviamente, ma come ho detto, dall'altra parte mi sentirei in colpa a dileguarmi e non voglio assolutamente farlo.

    In più lei mi piace molto: è bella, spiritosa, è divertente scherzare con lei, condividiamo tanti interessi, quindi mi piacerebbe stare con lei. Forse supererei anche le mie remore iniziali a una relazione.

    Trovo che sia un incastro, somministrato dalla sorte, in cui qualunque mossa potrebbe avere risultati abbastanza catastrofici per ciascuno di voi due.

    Parto da lei: se non ti fai sentire (anche solo per rispetto di lei) il rischio è che lei possa abbattersi al pensiero che le sue condizioni di salute abbiano determinato il tuo allontanamento. E questo farebbe soffrire anche te, giacchè non è la tua verità.

    Ma, passando a te: è pure certo che ti eri iscritto a Meetic per cercare nuobe vie di solarità/positività, e che sarebbe una beffa oggettiva quella di ritrovarsi a gestire mesti obblighi morali (a cui perlatro mi sembri molto sensibile), in nome di un legame affettivo che al momento non esiste e verso una persona che per troppi aspetti ti è ancora sconosciuta.

    Gloria, hai centrato esattamente il punto: i miei dubbi sono proprio questi. Soprattutto per quanto riguarda i miei scrupoli nei suoi confronti: se io mi allontanassi per paura di non riuscire a sostenere questa situazione e lei avesse quei pensieri, io mi sentirei in colpa.


    Io confesso che non so rispondere.

    Riesco solo a dire che in un frangente del genere...quasi quasi preferirei scoprire che si tratti di una "truffatrice amorosa", anche se non mi pare ce ne siano i segni.

    No, di questo sono certo: ci siamo scambiati i contatti Facebook e sono quindi entrato nel suo ambiente ed è esattamente come si è raccontata.


    Nel ripetere che non so rispondere, riesco a dire soltanto che al tuo posto, e avendo avuto con lei un principio di dialogo connotato da reciproca trasparenza e simpatia, cercherei di mantenere il dialogo - fino a nuove certezze - su queste corde e in modo possibilmente leggero e scherzoso, ma evitando concetti del tipo "sai che io per te ci sono sempre!".

    Non è vero che non sai rispondere: questo è un ottimo consiglio, soprattutto la parte finale.

    In parte sto prendendo quella strada: questo è uno scambio di messaggi quando ero in montagna e lei mi aveva mandato un vocale molto lungo in cui mi raccontava la visita dal reumatologo, le sue preoccupazioni e le sue perplessità nel coinvolgermi.



    In pratica quello che avei voluto fare è capire quanto sono gravi le sue condizioni e parlare insieme di come gestire il nostro rapporto.

    Credo che in una situazione come questa un'amicizia potrebbe essere la soluzione migliore, perché io non l'abbandonerei, ma non sarei così coinvolto come se iniziassimo una relazione sentimentale e poi comunque ci darebbe tempo di conoscerci meglio e anche capire come evolvono le sue condizioni di salute.

    Ti ha fatto capire che si farà viva lei. Se fra qualche giorno non succede puoi mandarle un “ciao, come stai?” o qualcosa di simile, comunque breve e non ‘invasivo’. Non so se sia la cosa giusta ma è quello che mi sentirei di fare se ci fossi io in questa situazione.

    Grazie del consiglio, volevo fare una cosa del genere e mi serviva proprio una conferma come questa.

    Come ho detto prima, il mio timore non è tanto quello di perdere un'occasione, quanto quello di dare l'idea che mi allontano da lei perché ho paura della sua situazione e che quindi l'abbandono.

    Lo so che siamo all'inizio della nostra conoscenza e non dobbiamo niente l'uno all'altra, ma io ho una sensibilità alterata per una situazione come questa per via del mio passato.

    A sensazione mi sembra una donna che ha bisogno di star sola in questo momento, o quantomeno con i suoi cari. Non credo che il sostegno di cui necessita lo vada a ricercare (e pretendere) da uno sconosciuto.

    Si. però ogni volta che io mi sono interessato a lei, a come stava, lei mi è sembrata sinceramente contenta.

    L'avvio dei nostri messaggi è avvenuto proprio perché quando lei mi ha raccontato del suo intervento, io ho cominciato a chiederle come stava.

    Io mi concentrerei sul riscontro dell’altra persona. Se ti ha detto così, inutile forzare, sarebbe solo controproducente. Magari fatti vivo in maniera discreta per sapere come sta, falle sapere che ci sei. Ma vedi anche lei come si comporta, se ti cerca o ti risponde solo per cortesia. Se sta male ci sta che non abbia la forza/ voglia di approfondire la conoscenza

    Infatti io sarei portato a fare così, ma non vorrei che lei pensasse che sono scappato quando lei stava male.

    Quindi tutto si gioca sul saoer dosare la presenza e l'assenza.

    Però ieri mi sembra di aver scritto un messaggio azzeccato quando le ho scritto "ti capisco e non ti forzo, ma promettimi di chiamarmi".

    Mi sembra di aver espresso bene il mio interessamento, ma di non averla forzata.

    Quindi ora mi pesa meno attendere.

    Per rispondere alla seconda domanda dovrei sapere di più sulle sue condizioni, ma per farlo dovrei poterle parlare per telefono o dal vivo e questo al momento non è possibile perché lei sta male.

    Ma forse lei evita di vedermi per paura di coinvolgermi e io al momento non so se forzare questa sua remora perché non so poi se sarei in grado di sostenere la situazione

    Se fossi io, opterei per una vicinanza discreta, cioè le farei capire che ci sono ma in modo delicato. Per il secondo dubbio non me la sento di dirti nulla. Hai un vissuto personale molto doloroso e veramente non so cosa dire. Mi verrebbe da suggerirti di seguire il tuo cuore, ma non so se è un buon consiglio.

    Dai suoi messaggi e da quando ci siamo visti penso che a lei abbia fatto piacere quando mi sono interessato di come stava.

    Ma in quel momento mi sembrava che stesse vivendo una convalescenza dolorosa, ora però sta peggio e più di una volta mi ha detto che ha delle perplessità ad avvicinarsi a qualcuno in questo momento.

    Però io non so se lo dice per scrupolo, ma poi l'aiuterebbe avere un sostegno.

    Io oscillo fra la paura di essere invadente e la voglia di starle vicino e devo trovare l'equilibrio giusto fra questi estremi.