Come socializzare?

  • Io ci andrei piano col concetto di normalità. Ti definisci diverso, ma una vita sentimentale l'hai. Qui tanti uomini, anche di 50 anni, non sono mai nemmeno usciti con una ragazza. Se tu non sei "normale", loro cosa sono? Inoltre, che ne sai che gli altri si sentono compresi? Io sento dire spesso: "Non mi sento capito o capita da nessuno".

    Scusa ma non è carino quello che dici.

    È forse colpa sua se ha una relazione mentre altri no, e ciononostante si senta diverso?

  • Sembra banale la mia risposta, ma in realtà non ti stai rendendo conto che lo stai già facendo: stai socializzando con noi. Ti sei presentato, hai esposto un tuo dubbio, una tua incertezza e una tua difficoltà.

    Di fatto, tu stai socializzando con persone che non conosci, esponendo una cosa molto personale. E lascia perdere se sei dietro a un monitor. Chi non riesce a socializzare non si sarebbe nemmeno iscritto al forum.

    Quindi credimi: sei già con una base di partenza superiore a chi ha realmente quel tipo di problema.


    Hai una passione, uno sport o qualcosa che condividi o che condivideresti?

    Oddio, se scrivere su un forum è considerato socializzare, siam messi bene…

  • Anche io mi sono sempre sentita diversa, e ora capisco perché.

    Però ti dò uno spoiler: anche se il desiderio di essere compresi fino in fondo è umano e radicato in noi, nessuno ci capirà mai veramente, ognuno di noi ha dentro un universo insondabile. Non è una realtà facile da digerire, ma una volta fatta propria, vivrai con molta meno ansia.


    Sulla tua ragazza, lei cosa ti ha risposto quando le hai fatto notare che non ti ascolta?

  • Credo che una persona autistica ad alto funzionamento, asperger, faccia fatica a socializzare perché la socialità implica tutta una serie di convenevoli e pratiche che l'autistico trova fastidiose, noiose, banali, oppure difficili da comprendere, oltre al fatto che le interazioni sociali implicano per l'autistico un grande stress sensoriale o emotivo.


    Online è ovviamente facile socializzare perché ci si può prendere il tempo per rispondere, pensare, ci sono meno stimoli, e si può staccare la spina quando si vuole. Dal vivo tutto risulta cento volte più stressante, le relazioni vengono percepite come invasive degli spazi dell'asperger, e quindi se da un lato l'asperger sente teoricamente il desiderio di una connessione profonda con un'altra persona, dall'altro lato pratico cerca al contrario di evitare queste connessioni, in quanto fonte di stress.


    Questa è la mia opinione personale. Anche se ora che l'ho riletta sembra scritta con l'AI :rolling_on_the_floor_laughing: Forse dovrei preoccuparmi.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Io intendo la normalità come il modo in cui la maggioranza vive la propria vita: dorme, lavora, scherza con i colleghi, esce con amici, va in vacanza, fa nuove conoscenze, guarda la tv e va a letto. Più o meno è questo quello che fanno, e lo vedo tutti i giorni. Osservo bene le persone e i loro comportamenti.


    Riguardo al socializzare in virtuale, è completamente diverso: non conosci le espressioni facciali, i gesti, se una persona fa doppia faccia, è onesta o se è bugiarda. L'anonimato è una maschera completa, nel profondo, dove si può dire tutto quello che si vuole senza paura e senza essere giudicati come persona reale.


    In molti sono molto attivi sul web ma rimangono chiusi nella loro comfort zone, in casa propria, senza un minimo di vita sociale. Ci ho passato degli anni guardando dalla finestra e sognando la libertà da quella gabbia. Poi ho vinto paure e fobie: quelle degli spazi aperti, delle persone che mi fissavano male quando passavo davanti a loro. Sono riuscito piano piano a farmi strada, ma ancora ne ho da fare.


    Ho scritto qui per migliorare me stesso e sentire pareri di altre persone, cose che nella vita di tutti i giorni non riesco a dire a nessuno.


    Un esempio è dire alla tua cerchia di amici cose tipo: mi è capitata una fase bipolare e mi sembrava di essere all'inferno, ma poi tutte le luci erano meravigliose. Tutti se ne scapperebbero via da me e rimarrei solo. Dirlo in un forum o in una chat in anonimato, con gente mai vista, anche se risulti una persona strana, non ti può importare di niente: la tua vita personale è salva e hai appreso dei consigli o opinioni in più per gestire meglio la tua vita.


    Poi lo dico sempre: ognuno ha i suoi problemi, chi di più e chi di meno. Io non giudico le persone se hanno problemi più grandi o più piccoli, resto sul generico e penso a come vedo io gli altri. Gli altri avrebbero una visione diversa o simile.

  • Credo che una persona autistica ad alto funzionamento, asperger, faccia fatica a socializzare perché la socialità implica tutta una serie di convenevoli e pratiche che l'autistico trova fastidiose, noiose, banali, oppure difficili da comprendere, oltre al fatto che le interazioni sociali implicano per l'autistico un grande stress sensoriale o emotivo.


    Online è ovviamente facile socializzare perché ci si può prendere il tempo per rispondere, pensare, ci sono meno stimoli, e si può staccare la spina quando si vuole. Dal vivo tutto risulta cento volte più stressante, le relazioni vengono percepite come invasive degli spazi dell'asperger, e quindi se da un lato l'asperger sente teoricamente il desiderio di una connessione profonda con un'altra persona, dall'altro lato pratico cerca al contrario di evitare queste connessioni, in quanto fonte di stress.


    Questa è la mia opinione personale. Anche se ora che l'ho riletta sembra scritta con l'AI :rolling_on_the_floor_laughing: Forse dovrei preoccuparmi.

    Interessante. E come spieghi che moltissimi Asperger siano fidanzati o sposati? La coppia implica un rapporto continuativo, a differenza dell'amicizia, in cui ci possono essere anche lunghi periodi in cui non ci si vede. E la maggior parte degli Asperger sono fidanzati o sposati con neurotipici, quindi non vale nemmeno la risposta "si fidanzano con persone simili a loro". Se la connessione è fonte di stress, come fanno a sopportarla tutti i giorni?

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