Però è un dato di fatto che, se siamo oggettivamente in grado di innamorarci più di una sola volta nella vita, significa che siamo in grado di apprezzare più di una persona, ed ognuna per aspetti differenti che la rendono unica. Conta la scaletta cronologica: normalmente c'è una consequenzialità, gli amori non si sovrappongono nello stesso lasso di tempo, ma bisogna vedere quanto operino istinti e condizionamenti sociali nell'impedire questa sovrapposizione cronologica, perché nessuno dei due sta a rappresentanza del sentimento.
A volte la scaletta cronologica salta, gli amori si sovrappongono e si può stare ugualmente bene con due persone, perché con ognuna si stabilisce una particolare connessione, a volte complementare e opposta all'altra, a volte no.
Più che poliamore, secondo me è interessante il concetto di anarchia sentimentale, in cui si vivono in piena libertà i legami sentimentali, sessuali e di amicizia senza alcuna forma di costrizione o categorizzazione.
Vivere la relazione in sé e per sé senza nessun condizionamento, scevra da norme sociali e culturali, e senza bisogno di incasellarla per forza in una definizione.
Ovviamente questo è possibile solo se alla base c'è una comunicazione aperta e sincera, accordo reciproco e una coincidenza di intenti.
Utopia?
Forse.