Matrimonio in crisi

  • Buonasera, per la prima volta mi trovo a scrivere in un forum, con il bisogno di condividere la mia esperienza e confrontarmi. Ho 39 anni, sono sposata da 11 anni, dopo 8 anni di fidanzamento. Abbiamo un figlio. Quando ci siamo sposati, da dolce sognatrice, immaginavo una vita semplice e felice insieme al mio uomo e ai nostri futuri figli. Volevo soltanto amore reciproco, sul quale fondare tutto.


    Dopo due anni resto incinta... ne siamo entrambi felici... al settimo cielo. Dopo la sua nascita comincia a distaccarsi sempre di più, con un atteggiamento distante, freddo, mettendo sempre al primo posto il bambino, trascurandomi e neanche sforzandosi di guardarmi. Nessuna intimità. Se non rare volte. Provo a chiedere spiegazioni, ma lui alza la voce e si arriva a litigare.


    Ho sempre desiderato anche un secondo figlio... ma mi risponde: non ne voglio più, ho chiuso, non ne voglio più. Dentro di me si rompe qualcosa, perché prima del matrimonio si parlava di avere più figli. Il suo strano egoismo e la facilità con cui lo afferma mi colpiscono profondamente. Si aggiunge a ciò l'invadenza di mia suocera, la quale non riesce a rispettare gli spazi e mette bocca su tutto.


    Dopo qualche anno parte lontano per lavoro. Scopro un tradimento durato mesi, durante il quale ha sempre negato, colpevolizzandomi di strane fantasie. Poi, messo alle strette, confessa... ricominciamo, ma dopo qualche mese ricomincia il distacco. Anzi, diciamo che la vicinanza non c’è realmente stata... durata pochissimo. L'intimità ancora assente. Sta con me solo per il figlio. Non sento amore o fiducia da parte sua. Tutto questo mi sta facendo stare davvero male.


    Provo a reagire, cercando di parlare, reclamare reciprocità, ma dall’altra parte non c’è "presenza", solo distacco, mai un bacio, una carezza, un abbraccio. A questo equilibrio precario si aggiungono le frasi dette dai genitori che lo allontanano.

  • Qubit

    Approvato il thread.
  • Non che ci sia molto da dire.

    Sicuramente, l'arrivo di un figlio cambia le dinamiche famigliari. Probabilmente, lui si è sentito sopraffatto, ma non riusciva a parlarne per non mostrarsi debole in un momento come quello. Questo potrebbe spiegare anche perché non voglia il secondo figlio.

    C'è una cosa che non capisco: da quanto affermi, sembra che questa situazione perduri da anni. Non avete fatto nulla per risolverla, nel bene o nel male? Cioè: nessuno ha proposto all'altro di andare da un consulente matrimoniale, fare terapia di coppia, la separazione o altro?

    Inoltre, capisco il ruolo dei sui genitori, ma non ne comprendo le motivazioni e cosa dicono nello specifico. Se puoi farci degli esempi, forse potremmo consigliarti meglio.

  • Da come parli, sembra proprio che lui non ti consideri più sua moglie. E va avanti così da anni, con tanto di relazione extraconiugale. Non voglio essere pessimista, ma ha senso cercare di rimettere in piedi un rapporto che non ha più basi?

    Potreste provare, come vi hanno detto, una terapia di coppia... Un professionista aiuta a capire delle cose che voi non vedete... Una parola detta in un modo, uno sguardo... Piccole cose che col tempo possono allontanare le persone.

    Però da donna ti chiedo: perché devi fare quest'ennesimo sforzo?

    Stai facendo di tutto per tenere in piedi 'sta famiglia. Sono anni che ti fai il mazzo, che non ricevi niente.

    Devi pensare a te per prima. Inizia a pensare solo a te stessa, a quello che ti serve, le cose che lui non ti dà... Prenditele da sola.

    Ti stai mettendo da parte per cosa? Lui per te che fa?

  • Ciao.

    Da come scrivi non capisco bene se tu provi ancora sentimenti oppure vuoi andare avanti per non perdere i riferimenti (famiglia, figlio ecc...).

    Come spesso accade, la mia visione è abbastanza amara: inizierei a pensare a cosa ti meriti davvero, e se hai indipendenza economica, ricomincia una nuova vita...

    Col tempo (se lo vorrai) troverai qualcuno che ti apprezza.

    1+1=10

  • Non è facile risponderti. Sì, il rapporto è in crisi. Bisogna capire se prima era mai successo, se questa è la prima crisi o no. Se è la prima crisi, ci sta che dopo qualche anno ci sia, e dopo la nascita di un figlio anche. Se con lui non riesci a parlare, perché ho letto che urla quando inizi il discorso, vuol dire che non è pronto ad affrontare il problema e preferisce non affrontarlo, andando a cercare fuori delle distrazioni.

  • Non che ci sia molto da dire.

    Sicuramente, l'arrivo di un figlio cambia le dinamiche famigliari. Probabilmente, lui si è sentito sopraffatto, ma non riusciva a parlarne per non mostrarsi debole in un momento come quello. Questo potrebbe spiegare anche perché non voglia il secondo figlio.

    C'è una cosa che non capisco: da quanto affermi, sembra che questa situazione perduri da anni. Non avete fatto nulla per risolverla, nel bene o nel male? Cioè: nessuno ha proposto all'altro di andare da un consulente matrimoniale, fare terapia di coppia, la separazione o altro?

    Inoltre, capisco il ruolo dei sui genitori, ma non ne comprendo le motivazioni e cosa dicono nello specifico. Se puoi farci degli esempi, forse potremmo consigliarti meglio.

    Tutte le volte che provo a parlarne, mi risponde che lui continuerebbe così anche per tutta la vita! O che non sopporta quando gli reclamo continuamente reciprocità. Come se lanciasse il messaggio... o così o niente...

    La madre, da quando ci siamo sposati, suonava all’improvviso a casa, tutti i giorni e a qualsiasi ora. Entrava senza preoccuparsi di poter disturbare due sposini! Dopo la nascita del bambino veniva ugualmente a qualsiasi ora, anche di prima mattina o primo pomeriggio (nonostante chiedessi gentilmente di lasciarmi riposare visto che le notti restavo sveglia), ma noncurante veniva lo stesso con scuse banali, spesso alle 14 del pomeriggio. Chiesi a mio marito aiuto in questo, ma è come se fosse sempre stato tra due fuochi e non riuscisse a prendere posizione. O meglio, non mi appoggia.

  • Ciao.

    Da come scrivi non capisco bene se tu provi ancora sentimenti oppure vuoi andare avanti per non perdere i riferimenti (famiglia, figlio ecc...).

    Come spesso accade, la mia visione è abbastanza amara: inizierei a pensare a cosa ti meriti davvero, e se hai indipendenza economica, ricomincia una nuova vita...

    Col tempo (se lo vorrai) troverai qualcuno che ti apprezza.

    I sentimenti da parte mia e la voglia di ricostruire ci sono ancora. Ho sempre creduto nel matrimonio, ma a volte credo di perdere la mia dignità dietro ad un uomo che non mi ama. Comunque per i valori in cui credo non voglio trovare più nessun altro... ma piuttosto rimanere sola.

  • I sentimenti da parte mia e la voglia di ricostruire ci sono ancora. Ho sempre creduto nel matrimonio, ma a volte credo di perdere la mia dignità dietro ad un uomo che non mi ama. Comunque per i valori in cui credo non voglio trovare più nessun altro… ma piuttosto rimanere sola.

    Penso che la frase sottolineata sia basilare. Meglio soli che male accompagnati, diceva un proverbio. Voglio dire... avete provato pure a riprovarci ma si finisce sempre li. Allora basta!!!

  • I sentimenti da parte mia e la voglia di ricostruire ci sono ancora. Ho sempre creduto nel matrimonio, ma a volte credo di perdere la mia dignità dietro ad un uomo che non mi ama.

    Mi accodo a quanti leggono nel tuo narrato un matrimonio che purtroppo è finito.

    E che un uomo che si conduce in quel modo non ti ami...ancora purtroppo...lo darei per ovvio.

    La nascita di figli può portare scompensi e squilibri inimmaginabili (ne ho provissima personale, anche se in senso diverso dal tuo, ma ora questo non conta).

    Comunque per i valori in cui credo non voglio trovare più nessun altro... ma piuttosto rimanere sola.

    Ma questo lo deciderai vivendo, e ne hai tutto il tempo e il modo. (Hai già visto che i programmi eterni non servono a niente, no? ;) E anche questa consapevolezza è una ricchezza, anche quando non lo sembra).


    Se posso, dall'alto del nulla (se togliamo la mia vera esperienza personale, di cui resto lieta) il mio suggerimento sarebbe quello di chiudere e definire legalmente un matrimonio che non c'è più, con massimo riguardo alle tutele per vostro figlio.

    E poi...sarà Vita da vivere, con le sue nuove pagine pulite, su cui sarai libera di scrivere quello che vorrai e che, forse, è solo superfluo se non dannoso tentare di preconizzare o, peggio, blindare a priori.


    Un abbraccio molto solidale ;)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Spero tu stia meglio ora.

    Purtroppo mi sembra di capire che il figlio abbia cambiato le dinamiche di coppia.

    Forse lui non voleva un figlio o non ne era del tutto convinto.

    Una volta nato si è sentito sopraffatto e si è staccato.

    Eravate già usurati anni prima, probabilmente.

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