Vantarsi delle esperienze sessuali è sintomo di insicurezza?

  • Lasciando perdere che il tuo mi sembri un (facile ma non raro) "cambio tema", io ci ho scherzato molti post fa sul fatto di non essere mai stata maschio. :P

    Dopodichè, per quanto ti possa suonare "lesa maestà", è un dato di fatto che aver ricevuto le confidenze maschili (per di più del tutto avulse da ipotesi di "conquista" verso me dei maschi di cui ho parlato, a cominciare da padre, nonno, fratello e figlio, oltre che amici che sono proprio "amici e basta!!!) ...ebbene sì...potrebbe effettivamente avere un senso più ampio e completo rispetto a quello di chi si definisce "vecchio maschio" ...epperò si riferisce, in modo smaccatamente autoreferenziale... solo a quanto ha esperito e maturato IN PROPRIO.

    Ti volevo mettere il cuoricino... ma poi sembrava una chat... Hai ragione, sono autoreferenziale. Buon proseguimento.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Ma anche se il tizio effettivamente rimorchiasse più della media, mica vuol dire che sia un campione di sicurezza e autostima. Magari le cose gli vanno bene con le donne mentre si sente incapace in altri ambiti e quindi si vanta di quello che considera il suo punto forte.


    In tutti gli ambiti mi pare che l'ostentazione sia spesso e volentieri sinonimo di insicurezza.

  • Ma anche se il tizio effettivamente rimorchiasse più della media, mica vuol dire che sia un campione di sicurezza e autostima. Magari le cose gli vanno bene con le donne mentre si sente incapace in altri ambiti e quindi si vanta di quello che considera il suo punto forte.


    In tutti gli ambiti mi pare che l'ostentazione sia spesso e volentieri sinonimo di insicurezza.

    E poi non è detto che riesca a conquistare tutte le donne.

  • Penso che il vantarsi, non solo in ambito sessuale ma in ogni contesto, denoti insicurezza e bisogno di approvazione.


    Quotidianamente sono in contatto con colleghi che, qualunque cosa tu dica o faccia, loro....di più. E non è gente adolescente, sono tutti abbondantemente sopra gli ....anta.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • In tutti gli ambiti mi pare che l'ostentazione sia spesso e volentieri sinonimo di insicurezza.

    Punti di vista...

    Nel mio mondo mentale e nella mia esperienza concreta, l'ostentazione di mezzi e capacità (di chi non è ballaro) è sempre sintomo di cafonaggine. Ma non di più.


    Sempre utile il parallelo di Evelyn91 con i mezzi economici!

    E sarà che vivo in zona in cui non mancano "ricchi" che ostentano in ogni modo possibile le loro "ricchezze" (quale che sia stato il modo - lecito o illecito - di conseguirle)... ma quel che posso garantire è che quelle "ricchezze" hanno compensato per sé stesse qualunque eventuale insicurezza, mentre in loro resta la voglia sfrenata di godersi quel che hanno e proprio senza nessuna insicurezza.


    (Consapevole di andare in OT e scusandomi di questo: mi capita spesso, soprattutto nel reale, di chiedermi quanta insicurezza vera e necessità di "conquista" alberghi, invece, nell'animo di chi si veste da pecora e ostenta questo abito... solo perché non saprebbe mai essere lupo, ma neanche in caso di necessità! A scanso di equivoci sempre sgradevoli: sto pensando al vero caso umano (molto interessante sul piano psico) di una mia conoscente che per indole sarebbe la prima arrivista e "presentosa" d'Italia, ma... non avendo mai avuto successo in questo... ripiega sul cattolicesimo praticato a livelli psichiatrici e sul cercare di catechizzare quelli che, col suo catechismo e conoscendola, dal cattolicesimo... fuggono addirittura!)

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Ma infatti hai perfettamente ragione, c’è indubbiamente una parte, per fortuna minima del mondo femminile che rispecchia, per ignoranza e immaturità il comportamento dei maschietti. Basta farsi un giro su Instagram per capire il livello.

    Si è una minoranza, ma non credo che oggi come oggi specie fra le under 30 siano una così piccola minoranza...io credo che siano ormai una bella ampia minoranza.

    perchè alcuni utenti manco credono che quel ragazzo possa fare facili e frequenti conquiste, sebbene questo non sia mai stato messo in dubbio dall'opener?

    Si però Lu_Ca spesso lamenta - se non sempre - che i suoi amici lo prendono in giro, non sul serio, che lo ignorano, che lo facciano sentire meno ecc ecc, io conosco questo fenomeno quindi immagino...

    Diciamo che ci provavano anche con me a fare gli sbruffoni, ma io in primis non gli davo spago e se continuavano sapevo rimetterli a posto loro. 8)

    Boh...il dubbio che il tizio abbia voluto sparare alto di fronte all'amico più impacciato socialmente c'è.

    ma non dimentichiamo mai che il "branco" nel senso che dici tu, è quello che si forma tra deboli e insicuri.

    Anche ma non solo.

    Non ci credo neanche se lo vedo.

    Neanche io.

    Pensandoci bene, forse forse tra uomini qualche minimo aiuto è lecito sperarlo.

    Tra donne, per quella che è la mia esperienza, assolutamente no, competizione troppo feroce.

    Ne tra uomini, ne tra donne...

    Purtroppo nell'ambito sessual/sentimentale la competizione è sfrenata: maschi contro maschi, donne contro donne, vige il mors tua vita mea.


    Magari una volta una mano te la poteva dare uno più anziano, un vecchio parente, un amico di famiglia, il quale ti metteva in contatto con una sua lontana parente, la figlia del vicino ecc, ovviamente valeva anche al contrario e cioè che ad una ragazza venivano proposti dei ragazzi.

    Ma era roba esistente fino agli anni 50' 60', e comunque non era un fatto disinteressato da quello che mi hanno raccontato, perchè il tizio che metteva contatto mi sembra che veniva pagato.

    Ma già il fatto che uno si vanti, e che sappia vantarsi bene, anche raccontando balle (credibili, cosa tutt'altro che facile), è già sintomo che con le persone ci sa fare. Questo vale in generale: un contaballe è spesso uno socievole e che conosce la psicologia umana. Ed essendo socievole, molto probabilmente di donne ne avrà, magari non tante quante ne millanta, ma di sicuro ne ha.

    Molto vero questo, spesso un estroverso sparaballe in questa società è un vincente, non solo riguardo le donne, ma anche a far soldi. Tu vedi com'è un imprenditore medio e poi hai la prova del nove... ^^

    Dico di più, una volta in un corso uno psicologo ci disse una cosa del genere, e cioè che per riuscire nei rapporti umani - in particolare li si parlava di un determinato lavoro a contatto diretto con la clientela - bisogna essere degli attori, in pratica vendersi per quello che non si è o meglio vendersi in base a quello che richiede il contesto, ma allo stesso tempo portare l'altro nella propria direzione dicendogli anche delle fesserie e facendogliele credere veramente.

    E questo mi ricorda il modo di fare del mio "amico" acchiappone il quale mi diceva che per rimorchiarle le intortava di chiacchiere fino ad arrivare al dunque.

    Ehhh...noi timidi ed introversi viviamo in un mondo difficile... :(

  • Secondo me vantarsi delle proprie esperienze sessuali nasconde un'insicurezza di fondo. Io ho avuto un'ex collega che lo faceva, durante l'orario di lavoro raccontava per filo e per segno le sue esperienze sessuali (alcune secondo me inventate), alla fine risultava essere fastidiosa.

  • Secondo me vantarsi delle proprie esperienze sessuali nasconde un'insicurezza di fondo.

    Mi sembra si continui a tralasciare il punto che QUALUNQUE ostentazione (soprattutto se imbandita sulla base del "nulla di concreto e le chiacchiere non costano niente") possa celare (e anche svelare) ...più che insicurezze specifiche...una gran voglia di "affabulare" (e manipolare) il prossimo per fini propri (che siano consapevoli o inconsapevoli dipende da QI, cultura e sanità mentale dell'agente).

    Ne deriverebbe che il concetto sia identicamente applicabile a chi si atteggi a qualunque cosa (anche apparentemente positivissima ed etica e persino angelica) senza VIVERNE una cippa nel proprio intimo, e solo a fini di "conquista" di consenso altrui.

    E...quanti ce n'è! Dovunque!

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

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