Vantarsi delle esperienze sessuali è sintomo di insicurezza?

  • Al 90 percento racconta balle...

    Va bene, ma voglio dire... nella mia esperienza, quando ero giovane, quei pochi che io ho visto vantarsi, era sempre gente che ci sapeva fare con le donne, che ce le avevano sul serio (e difatti spesso li vedevi in dolce compagnia). Magari ingigantivano un po' le loro conquiste, ma le basi ce le avevano. Quelli che trovavano una donna ogni morte di papa, non si vantavano (o peggio ancora quelli che non ce l'avevano mai).

  • In genere l'esasperazione di qualcosa è sintomo del suo contrario.

    Facendo un altro esempio: quanti uomini ci sono con professioni del tutto modeste che si comprano il macchinone a rate? E' pieno. E' sintomo di insicurezza. Chi è benestante veramente (e mi riferisco ai signori, non a quella parte della classe abbiente che di signorile non ha nulla) non ha bisogno di mostrare ciò che ha. Un occhio attento sa percepirlo bene lo stesso.

    Lo stesso vale nelle relazioni sessuali e in altre tipologie di esperienze. Si intuisce chi le fa davvero e chi parla tanto ma non quaglia.

    Mi sento chiamato in causa riguardo al macchinone. Io ce l'ho e non è ostentazione, semplicemente son riuscito dopo tanti anni a trovare l'auto che mi piace e mi emoziona alla guida.

    È una passione che ho dall'infanzia.

    Ho fatto dei sacrifici a livello economico, ho avuto la fortuna di trovarla usata a metà prezzo e ho colto l'occasione.

    Ora ne sono iper soddisfatto, ma non è un oggetto da ostentare. È bella e la gente la nota, ma non godo di questo perché non sono esibizionista.

    È semplicemente un traguardo che ho raggiunto dopo decenni di ricerca e sacrifici.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Anche secondo me è un problema di insicurezza. Chi è sicuro di sé non ha bisogno di metterle in piazza certe cose.

    Ricordo un episodio al lavoro: colleghi che parlavano di esperienze sessuali ovviamente stratosferiche, sinonimo di prestanza fisca e potenza sessuale.

    Solita minestra quotidiana.

    Io tacevo.

    Ad un certo punto uno mi si avvicina e mi fa: e tu non dici niente?

    Al che io rispondo: c'è chi parla tanto e non combina nulla, c'è chi tace e fa.

    E lui mi si avvicina e mi punta il dito contro dicendo: sei furbo tu.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Io tendo ad essere d'accordo con chi dice che è sinonimo di insicurezza, nella maggior parte dei casi.

    Negli altri casi si tratta di ignoranza o di persone molto "semplici" (nel senso più dispregiativo del termine).

    Un'altra opzione sarebbe una certa dose di istrionismo. È da vedere se è uno che parla molto e si vanta in generale o se ha bisogno dell'attenzione degli altri per sentirsi soddisfatto.

  • Aconito... =O ho dovuto rileggere tre volte, perchè non mi sembrava vero che tu smentissi con le tue parole la tua tesi della "insicurezza" che hai sostenuto.

    Cioè:

    - hai scritto qui, in svariati altri 3D, che cerchi qualunque rimedio agli impusi sessuali per non avere rapporti sessuali (ora non interessano le ragioni, che sono tue, ma solo i risutati di fatto di questa tua scelta), epperò

    - sempre qui, ma in questo 3D, sei fiero di aver dato quella risposta al collega che condivideva le vanterie sessuali "cameratesche"...che suonava un po' del tipo "io non parlo perchè il sesso lo faccio davvero!":?:

    E...insicuro che ha bisogno di essere rassicurato (non si sa di che) serebbe 'sto ragazzetto ai primi trionfi ormonali...perchè se li gode e li sbandiera TRA AMICI:?:

    :S ?(

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Al 90 percento racconta balle... un vecchio detto recita "il gentleman gode e tace".

    Mi hai rinverdito un ricordo dei miei vent'anni.

    Gruppo amicale di mio fratello, tutti liceo classico (= buona estrazione sociale e ottima educazione, nei più).

    Uno del loro gruppo era molto intelligente, di educazione sopraffina, ma veramente tanto, tanto bruttino (non è questione di gusti a quei livelli, perchè ci sono caratteristiche fisiche che, senza ipocrisie, risultano universalmente respingenti sul lato sex). Lo chiamiamo Gigi, ok?

    Erano tutti amici stretti e più volte si generavano quelle "confidenze/confronti" sul tema delle prime conquiste a full di ormoni.

    E siccome anche i giovanissimi (come i bambini) non sono santi, certo che poteva capitare che l'uno o l'altro, al primo attimo di conversazione che langue, cercasse di riattizzarla allegramente chiedendogli "Gigi, ma adesso dicci anche tu, dai!".

    E Gigi, intelligentissimo ma "vergine", rispondeva (testuale) "ma io non mi posso permettere quello che voi vi permettete con le "sciacquette".....(suspence)..... perchè io frequento le signore, che hanno ben superiore immagine da proteggere!" ...

    Ovvio che una risata corale degli altri lo seppellisse all'istante, ma - voglio dire - l'atteggiarsi a "gentleman" copriva soltanto , e molto ipocritamente, un vuoto e una insicurezza pressochè drammatici. Senza che ci fosse alcuna sostanza da gentleman, e manco la sincerità di apertura verso quelli con cui si conduceva da amico...

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Secondo questa "teoria" allora tutti quelli che parlano dei propri figli sono insicuri e lo fanno perché sotto sotto pensano di aver messo al mondo dei mostri, così come quelli che parlano spesso del proprio gatto/cane, sono insicuri e pensano di avere un animale domestico che fa schifo.


    Secondo me ci sono tantissimi uomini che parlano di avventure sessuali inventate perché sono davvero insicuri, non lo nego. Ma al tempo stesso c'è un'umanità senza filtri, che non da particolare peso all'attività sessuale e ne parla con leggerezza, magari è gente che non ha rapporti di coppia duratori, fa un lavoro noioso, ha pochi hobby, non ha particolari argomenti e quindi quando si trova in compagnia di che volete che parli, di una cosa che gli da un po' di brio.


    Poi non so a quale "gruppo" appartenga l'amico di Lu_Ca, penso solo che non ho sufficienti elementi per definirlo un pallonaro o un gran seduttore

  • Sì... poi finisce l'adolescenza... gentleman sempre senza se e senza ma. Chi dopo i vent'anni si vanta è un buzzurro e spesso anche mentitore.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

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