Anche secondo me è un problema di insicurezza. Chi è sicuro di sé non ha bisogno di metterle in piazza certe cose.
Vantarsi delle esperienze sessuali è sintomo di insicurezza?
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Secondo me uno così cerca conferme e approvazione, e questo è sinonimo di insicurezza. Digli bravo, dagli una pacca sulla spalla, approva la sua azione e si sentirà più sicuro di sé.
È il mio pensiero, se tu la pensi diversamente non vedo il problema.
Infatti la penso diversamente, e non è un problema.
Sull'ultima frase non son d'accordo.
Su questo ci avrei giurato (chissà perche?
) .
Ma non è un problema neanche questo.
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Nella mia compagnia da giovane c'era un amico che si comportava così, raccontava sempre un sacco di esperienze di letto, rivelatesi poi autentiche balle solo per "attirare l'attenzione", farsi dare quella pacca sulla spalla dai maschi del gruppo e farsi notare dalle femmine.
Apparenza, apparire....
Comunque si, sia che sia vero che non sia vero, per me trattasi molto di insicurezza.
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Chi è sicuro di sé non ha bisogno di metterle in piazza certe cose.
Io non sono mai stata uomo, ma mi fido abbastanza di quello che raccontano gli uomini di cui non ho nessuna ragione di dubitare (mio padre, mio nonno, amici veri, fidanzati, marito, compagni, ecc.).
A me risulta che queste "vanterie" tra maschi, in stile semplicemente cameratesco, siano state dette o ascoltate in tutti i gruppi di giovani maschi umani, di qualunque estrazione sociale.
Normalmente da maschi che hanno la loro bella sicurezza (almeno in questo ambito) e ne sono fieri.
Per dirla proprio tutta...mi risulta (sempre da confidenze maschili a loro volta goliardiche e prive di qualunque morbosità) che queste esternazioni (tranne che al riguardo di proprie moglie, madre e sorelle) possano restare presenti nelle conversazioni "tra soli uomini" anche quando questi non sono più ragazzini, sebbene cambino le forme dell'esternazione che, a seconda di cultura e ambiente, possono diventare - persino - elegantemente allusive.
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Tra un po' la mettiamo ai voti forumistici
E stabiliamo la "Verità" con i cuoricini
(come se logica e vita vera non fossero persino in casa nostra o appena fuori dalla finestra...)
A proposito di casa nostra: in casa mia, nel gruppo di amici stretti di mio figlio, ai loro 17-20 anni, c'era sempre il più estroverso-bellone-disinvolto che si produceva in esternazioni identiche a quelle dell'amico dell'opener.
Era tutto vero, e posso garantire conoscendolo dai tempi delle sue elementari, che era talmente scuro di sè...da esserlo anche troppo. Nel senso che quella sicurezza in quell'ambito lo ha convinto di avere una "padronanza della vita" che gli ha poi presentato conti salati in altri ambiti. Ma la vanteria c'era come c'era la sostanza per sorreggerla, e ripeto: non solo non era affatto insicuro, ma era persino troppo sicuro, avendo infantilmente concluso che la padronanza nella conquista delle ragazzine potesse equivalere a padronanza della vita tutta.
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In genere l'esasperazione di qualcosa è sintomo del suo contrario.
Facendo un altro esempio: quanti uomini ci sono con professioni del tutto modeste che si comprano il macchinone a rate? E' pieno. E' sintomo di insicurezza. Chi è benestante veramente (e mi riferisco ai signori, non a quella parte della classe abbiente che di signorile non ha nulla) non ha bisogno di mostrare ciò che ha. Un occhio attento sa percepirlo bene lo stesso.
Lo stesso vale nelle relazioni sessuali e in altre tipologie di esperienze. Si intuisce chi le fa davvero e chi parla tanto ma non quaglia.
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In genere l'esasperazione di qualcosa è sintomo del suo contrario.
Facendo un altro esempio: quanti uomini ci sono con professioni del tutto modeste che si comprano il macchinone a rate? E' pieno. E' sintomo di insicurezza. Chi è benestante veramente (e mi riferisco ai signori, non a quella parte della classe abbiente che di signorile non ha nulla) non ha bisogno di mostrare ciò che ha. Un occhio attento sa percepirlo bene lo stesso.
Lo stesso vale nelle relazioni sessuali e in altre tipologie di esperienze. Si intuisce chi le fa davvero e chi parla tanto ma non quaglia.
Sì, Evelyn, ma manco l'opener ha dubitato, in questo caso, che 'sto suo amico inventi cose che non fa! E vogliamo dubitarlo noi?
In qualunque ambito della vita potremo trovare (troviamo) chi ha/è e non ostenta, come chi ha/è e ostenta, come infine chi ha/è NULLA e ostenta solo quel che gli piacerebbe essere.
E con questa constatazione di fatti... a quale "Verità" arriviamo o potremmo mai arrivare?
Anche accedendo agli esempi che hai portato: pacifico che la prima stimmata del truffatore possa essere quella di presentarsi col macchinone.
Non per questo tutti quelli che hanno il macchinone sono truffatori, e tra coloro che hanno il macchinone e che sono davvero molto benestanti, e che in garage ne hanno altri cinque + la collezione d'auto d'epoca ce n'è molti di più che di truffatori. E dopo ci sono ancora quelli che ...non per signorilità, ma per sentirsi più sicuri e non ricevere richieste d'aiuto...girano con l'utilitaria trentennale e non li incontrerai mai in nessun ristorante, pur essendo milionari in euro (e vivendo in campagna, sai quanti ne ho nelle vicinanze?
).
Mi sorprende che TU possa generalizzare così.
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Veramente l'opener sta dubitando eccome, motivo per cui ha aperto questo thread.
Comunque io non ho affatto generalizzato, mi pare chiaro da quello che ho scritto, e voglio ripeterlo a scanso di equivoci: chi ostenta, chi esibisce in maniera stucchevole certe conquiste, ricchezze e altro lo fa tendenzialmente per insicurezza (o nel migliore dei casi immaturità) e/o perché ha visto sorgere dubbi in chi gli sta intorno.
Per quanto mi riguarda l'atteggiamento del ragazzo potrebbe anche celare un'omosessualità. Mi capitò personalmente con un amico: ostentava ragazze di qua e di là fino a che finalmente non ha avuto il coraggio di gettare la spugna e fare coming out (io l'avevo capito da parecchio che fosse gay).
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A me risulta che queste "vanterie" tra maschi, in stile semplicemente cameratesco, siano state dette o ascoltate in tutti i gruppi di giovani maschi umani, di qualunque estrazione sociale.
Normalmente da maschi che hanno la loro bella sicurezza (almeno in questo ambito) e ne sono fieri.
Sì, confermo, questa realtà esiste, in genere funziona così. Soprattutto a una certa età, in genere l'adolescenza, è quasi la normalità vantarsi (ovviamente per chi se lo può permettere). E dato che l'opener mi pare di ricordare che sia di quell'età o poco sopra, sui venti, direi che è normale. Certo, lo facesse un quarantenne allora potrebbe essere diverso...
Più che di insicurezza parlerei di attitudine caratteriale: se sei un pallone gonfiato, ti vanti, e l'insicurezza non è detto che c'entri... semplicemente sei un pallone gonfiato, e potresti esserlo anche a 40 anni.
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Al 90 percento racconta balle... un vecchio detto recita "il gentleman gode e tace".
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