Forse è ora di chiudere e voltare pagina

Da anni ormai, con il mio fidanzato, le cose non vanno benissimo.

Anni fa mi sono sentita ferita da vari suoi comportamenti. Sento di averlo perdonato, ma credo che ormai il sentimento si sia sgretolato.

Mi sento spenta, senza via d'uscita, in un pantano.

Ho la sensazione che la mia vita recupererebbe energia e agilità se ci separassimo.

Qualcuno in questa situazione, adesso o in passato? Ho bisogno di condividere...

Aggiungo che ho sentimenti per lui, ma c'è qualcosa di fondo che non funziona.

Intanto credo che non abbia un'influenza positiva su di me, anche per la difficoltà che ha a gestire la sua salute fisica e mentale. Mangia male, è sovrappeso (non è un problema estetico per me, ma io di recente ho imparato a tenermi in forma e ci tengo). Questo si traduce anche in una sua incapacità a fare la spesa: compra snack e non riesce a elaborare un pasto completo in cui ci siano proteine, carboidrati e verdure/fibre. Ieri ha pensato lui ai pasti perché io sto facendo mille straordinari. La scelta era tra carne e patatine e pesce fritto e patatine. Non ne posso più.

È maniacale con la manutenzione della casa. Ieri sera mangiavamo delle gallette di riso sul divano e mi ha chiesto mille volte di fare attenzione a non far cadere una briciola sul divano, finché non è caduta a lui. A me non importa, basta aspirare con l'attrezzo. Ma lui è dovuto correre immediatamente a prendere l'aspirapolvere e pulire tutto.

Un'anta della cucina ha una piccola rottura superficiale. Pace, la sistemeremo. Ma lui è angosciatissimo, pensa che i mobili marciranno da dentro.

Beve birra ogni santo giorno. Quando esce con i colleghi il giovedì sera, torna ubriaco marcio.

Quando beve birra, fuma a rotta di collo e mi offre in continuazione sigarette, birre, salamini e altro schifo.

Anche io fumo sigarette. Ho avuto difficoltà in passato con abuso di alcol e disturbi alimentari (a 17 anni ero alcolizzata e anoressica).

Io ho capito che lui è in difficoltà, ma non vuole andare in terapia e io mi sono stufata.

Vorrei vivere libera e indisturbata la mia vita fatta di palestra, quinoa e mocktails.

Scherzi a parte, mi angoscia molto stare con una persona così.

Stiamo insieme da 7 anni, lui a un certo punto ha avuto una depressione ed è come se io fossi rimasta sola nel mio amore e nella relazione.

Il discorso terapia fatto e rifatto mille volte, ha provato, ma la sua terapeuta purtroppo è deceduta.

L'anno scorso è andato da una life coach, laureata in psicologia, che però ora è andata in Tibet.

Lui dice che ci vuole riprovare...

Non lo so, sembra che la vita si sia accanita contro di me.

Ero felicissima con lui, poi c'è stato il COVID, e altre mille situazioni concentrate che hanno deteriorato la salute psicologica di entrambi, e ora mi trovo così.

Lo abbiamo fatto, vivere all'estero e comprare casa. Se è vero che le coppie senza scopo sono destinate a fallire non è detto che quelle con uno "scopo" stiano bene.

Il fatto è che non sono convinta di stare in questo rapporto da troppo tempo ormai. La mia indecisione molto probabilmente fa stare male anche lui. Finora non mi sono rassegnata e ho voluto che la cosa funzionasse ad ogni costo, ma probabilmente è ora che io mi costringa ad accettare che va chiusa e basta...

Uso questo thread come diario delle cose di lui che mi mandano in escandescenza. Ieri mi è caduto un quadratino di rapa rossa a terra, in terrazzino, e ne ha fatta una tragedia perché era caduto tra due mattonelle. Oltre a lamentarsi dell'odore stomachevole delle rape, visto che lui si nutre solo di pasta al pomodoro e carne rossa.

La notte poi ha fatto due lavatrici e asciugatrice, poi all'1 si è messo a stirare, lasciando tutte le luci accese. Inutile dire che non sono riuscita a dormire. Gli ho chiesto perché questa mania di stirare a notte fonda, e mi ha detto che era necessario farlo all'1 di notte, così che poi oggi avrebbe avuto la sera libera per andare in palestra.

Aveva il lavoro da casa. Ha rinunciato perché in ufficio riesce ad astenersi dal fumo di sigaretta, ma a casa no.

Dopo la nottataccia, stamattina sveglia alle 6 e 30 perché fa partire il robottino che odio e spero esploda, che fa da aspirapolvere, soprannominato Michele.

Mi sento una spettatrice delle sue ossessioni e di non avere alcun spazio tra una mania di controllo e l'altra.