Senza offesa... non mi sembra un ragionamento razionale... ma un bias.
Rispettosamente dissento.
Senza offesa... non mi sembra un ragionamento razionale... ma un bias.
Rispettosamente dissento.
Mostra di PiùTi faccio un esempio ragionando al contrario:
se somministri un farmaco per l’erezione ad alto dosaggio a un soggetto che non presenta alterazioni organiche (ad esempio con livelli normali di testosterone e altri ormoni), ma ha un disagio erettile di origine psicologica, è molto probabile che non otterrai alcun effetto significativo.
Al contrario, anche un basso dosaggio di sildenafil può essere molto efficace in un soggetto con libido normale e con regolari erezioni spontanee o mattutine.
Questo perché tutto parte dal cervello: è il centro del desiderio sessuale e dell'eccitazione. Non a caso, in andrologia si dice spesso che “l’uomo è visivo”.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24119185/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24119185/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/9647946/
Se si somministra un farmaco come il bromuro per ridurre l’impulso sessuale, ma la libido è forte e conservata a livello centrale (cioè nel cervello), l'effetto può essere scarso o nullo.
In soggetti con una libido viva, intensa e sana, questi farmaci spesso non sopprimono completamente il desiderio, se non a dosaggi che causano effetti collaterali significativi (letargia, apatia, sedazione eccessiva).
Fonte: Plaut, M. (1962). The effect of bromides on sexual behavior.
Risultato: L’effetto anafrodisiaco dei bromuri è inconsistente. In molti soggetti, soprattutto giovani, non si osservano cambiamenti significativi del desiderio sessuale.
Fonte: Bancroft, J. (2005). The endocrinology of sexual arousal.
Risultato: I farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale non eliminano il desiderio sessuale se le componenti affettive, cognitive e neuroendocrine sono integre.
Quindi se la libido è conservata, un farmaco come il bromuro ha scarsa efficacia nel sopprimerla.
Lo stesso principio che regola la risposta positiva al sildenafil vale anche per i farmaci che dovrebbero “spegnere” il desiderio: serve una base biologica predisposta, altrimenti il farmaco non ha presa.
Accurata risposta da dottore.
Detta terra terra, l'impresa non vale la spesa, anzi finisci pure a fare un danno.
E per me questo significa dar sfogo alle energie sessuali in maniera alternativa.
Cioè, se non spegnendole, deviandole.
Spero che si possa fare in qualche modo.
Penso sia il medico di famiglia a indirizzarmi verso uno specialista.
E sull'argomento è già stato netto: NO a farmaci/chimica.
I medici di famiglia tendono a liquidare troppo facilmente certi disagi, il no me lo farei dire da un medico specialista, al limite.
Poi fai pure come credi, non mi dilungherò oltre.
Mi avessero concesso i farmaci, sarei QUIETO e non sarei qui a cercare opinioni e consigli.
Ma quel tipo di farmaci sono antiandrogeni, o no? E tu sei un bodybuilder vigoressico che avrebbe voluto assumere sostanze dopanti (testosterone incluso) se il medico gliele avesse fornite legalmente, o no? Mi sembra che queste due cose siano in contraddizione.
Mi avessero concesso i farmaci, sarei QUIETO e non sarei qui a cercare opinioni e consigli.
Aggiungo: i farmaci non vengono "concessi" ma erogati a discrezione dello specialista e rispettando l'appropriatezza prescrittiva.
Sono decisioni che spettano allo specialista (quantomeno la prima prescrizione), per questo ti ho esortato a valutare una consulenza mirata.
Ma quel tipo di farmaci sono antiandrogeni, o no? E tu sei un bodybuilder vigoressico che avrebbe voluto assumere sostanze dopanti (testosterone incluso) se il medico gliele avesse fornite legalmente, o no? Mi sembra che queste due cose siano in contraddizione.
Non sono un bodybuilder ma un atleta che si allena per conto proprio, con intensità.
Anni fa chiesi al medico un ciclo di farmaci per aumentare prestazioni e peso corporeo, ma sotto controllo medico. Risposta: NO, troppo pericoloso.
Recentemente ho chiesto al medico farmaci per ridurre - bloccare attività sessuale.
Risposta: NO, troppi effetti collaterali.
In temi delicati come questi io mi rivolgo sempre al medico, non faccio di testa mia.
Comunque non vedo la contraddizione tra queste due cose.
I medici di famiglia tendono a liquidare troppo facilmente certi disagi, il no me lo farei dire da un medico specialista, al limite.
Poi fai pure come credi, non mi dilungherò oltre.
Può essere come dici tu, ovvero che ci sia a volte troppa facilità nel valutare certe situazioni.
Posso dirti che il mio medico conosce benissimo la mia situazione, mi segue da decenni, ed anche in caso di problematiche serie ha sempre dato consigli e decisioni sensate ed appropriate.
Accetto quindi il fatto che certe soluzioni non siano adeguate a me.
Ce ne saranno altre....
Ho provato a ricontrollare i referti del passato ma no, nulla. Ma quella volta l'ho fatta la visita solo per un controllo così tanto per ed è stata un'ecografia, non mi aveva prescritto analisi, ma solo detto "un po' di prostata ingrossata quindi vuol dire che sei predisposto" per cui più in la ricontrollati.
Quindi sopra gli anta la prostata va già controllata, allora dal medico farò mettere nel pacchetto analisi pure questo.
La PSA è stato il primo esame suggerito dal mio medico per il controllo della prostata. Un basso valore di PSA in assenza di disturbi è già un buon indicatore dello stato di salute dell'organo (così mi ha detto il medico).
Già stato dal medico, mi ha negato sia i farmaci che il rimedio chimico.
Io la partner non ce l'ho e non la cerco e ne ho parlato in discussioni passate, ma non è l'argomento in questione.
Sulla sublimazione/trasmutazione ti sei informato?
La disciplina ce l'hai, anche se potrebbe non essere sufficiente.
La PSA è stato il primo esame suggerito dal mio medico per il controllo della prostata. Un basso valore di PSA in assenza di disturbi è già un buon indicatore dello stato di salute dell'organo (così mi ha detto il medico).
Il PSA è un marcatore tumorale e va eseguito a partire dai 45 anni in assenza di familiarità per carcinoma prostatico.
In presenza di familiarità, il test dovrebbe essere iniziato 10 anni prima.
Va sottolineato che il PSA non fornisce una diagnosi certa dello stato di salute della prostata, ma solo un'indicazione della probabilità di una patologia tumorale.
Un valore alterato (superiore a 3 ng/ml) richiede ulteriori accertamenti per confermare o escludere la presenza di un tumore.
Per altre patologie prostatiche, come l’IPB (ipertrofia prostatica benigna) o le prostatiti, il PSA non è utile ai fini diagnostici.
Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.
Hai trovato quello che cercavi?
In caso contrario sappi che puoi effettuare una ricerca all'interno delle decine di migliaia di discussioni presenti sul Forum di NienteAnsia, tra le quali troverai senz'altro una risposta a ciò che cerchi.
Prova.