Sessualità a solo fine procreativo

  • Accurata risposta da dottore. :thumbup:


    Detta terra terra, l'impresa non vale la spesa, anzi finisci pure a fare un danno.

    E per me questo significa dar sfogo alle energie sessuali in maniera alternativa.

    Cioè, se non spegnendole, deviandole.

    Spero che si possa fare in qualche modo.

  • Mi avessero concesso i farmaci, sarei QUIETO e non sarei qui a cercare opinioni e consigli.

    Ma quel tipo di farmaci sono antiandrogeni, o no? E tu sei un bodybuilder vigoressico che avrebbe voluto assumere sostanze dopanti (testosterone incluso) se il medico gliele avesse fornite legalmente, o no? Mi sembra che queste due cose siano in contraddizione.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Mi avessero concesso i farmaci, sarei QUIETO e non sarei qui a cercare opinioni e consigli.

    Aggiungo: i farmaci non vengono "concessi" ma erogati a discrezione dello specialista e rispettando l'appropriatezza prescrittiva.

    Sono decisioni che spettano allo specialista (quantomeno la prima prescrizione), per questo ti ho esortato a valutare una consulenza mirata.

  • Ma quel tipo di farmaci sono antiandrogeni, o no? E tu sei un bodybuilder vigoressico che avrebbe voluto assumere sostanze dopanti (testosterone incluso) se il medico gliele avesse fornite legalmente, o no? Mi sembra che queste due cose siano in contraddizione.

    Non sono un bodybuilder ma un atleta che si allena per conto proprio, con intensità.

    Anni fa chiesi al medico un ciclo di farmaci per aumentare prestazioni e peso corporeo, ma sotto controllo medico. Risposta: NO, troppo pericoloso.

    Recentemente ho chiesto al medico farmaci per ridurre - bloccare attività sessuale.

    Risposta: NO, troppi effetti collaterali.


    In temi delicati come questi io mi rivolgo sempre al medico, non faccio di testa mia.


    Comunque non vedo la contraddizione tra queste due cose.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • I medici di famiglia tendono a liquidare troppo facilmente certi disagi, il no me lo farei dire da un medico specialista, al limite.


    Poi fai pure come credi, non mi dilungherò oltre.

    Può essere come dici tu, ovvero che ci sia a volte troppa facilità nel valutare certe situazioni.

    Posso dirti che il mio medico conosce benissimo la mia situazione, mi segue da decenni, ed anche in caso di problematiche serie ha sempre dato consigli e decisioni sensate ed appropriate.

    Accetto quindi il fatto che certe soluzioni non siano adeguate a me.


    Ce ne saranno altre....

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Ho provato a ricontrollare i referti del passato ma no, nulla. Ma quella volta l'ho fatta la visita solo per un controllo così tanto per ed è stata un'ecografia, non mi aveva prescritto analisi, ma solo detto "un po' di prostata ingrossata quindi vuol dire che sei predisposto" per cui più in la ricontrollati.

    Quindi sopra gli anta la prostata va già controllata, allora dal medico farò mettere nel pacchetto analisi pure questo.

    La PSA è stato il primo esame suggerito dal mio medico per il controllo della prostata. Un basso valore di PSA in assenza di disturbi è già un buon indicatore dello stato di salute dell'organo (così mi ha detto il medico).

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Già stato dal medico, mi ha negato sia i farmaci che il rimedio chimico.


    Io la partner non ce l'ho e non la cerco e ne ho parlato in discussioni passate, ma non è l'argomento in questione.

    Sulla sublimazione/trasmutazione ti sei informato?


    La disciplina ce l'hai, anche se potrebbe non essere sufficiente.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • La PSA è stato il primo esame suggerito dal mio medico per il controllo della prostata. Un basso valore di PSA in assenza di disturbi è già un buon indicatore dello stato di salute dell'organo (così mi ha detto il medico).

    Il PSA è un marcatore tumorale e va eseguito a partire dai 45 anni in assenza di familiarità per carcinoma prostatico.

    In presenza di familiarità, il test dovrebbe essere iniziato 10 anni prima.

    Va sottolineato che il PSA non fornisce una diagnosi certa dello stato di salute della prostata, ma solo un'indicazione della probabilità di una patologia tumorale.

    Un valore alterato (superiore a 3 ng/ml) richiede ulteriori accertamenti per confermare o escludere la presenza di un tumore.

    Per altre patologie prostatiche, come l’IPB (ipertrofia prostatica benigna) o le prostatiti, il PSA non è utile ai fini diagnostici.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

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