Sessualità a solo fine procreativo

  • Le ho già raccontate in discussioni precedenti, ripeterle qui sarebbe solo un appesantire la discussione.

    Posso solo dirti che sono piuttosto drastico nelle mie scelte, estremizzo, non ho mezze misure.

    Guarda, non so il tuo vissuto. Io, purtroppo, ritengo di aver sempre avuto una libido bassissima rispetto a quella che credo sia la media (forse ho dei blocchi psicologici). Addirittura potrei vivere benissimo anche senza rapporti sessuali, seppure in una relazione.

    Questo può avermi aiutato a essere fedele, forse, ma mi toglie anche tante emozioni che invece avrei voluto vivere con tanta più intensità.

    Sinceramente, non invidio chi è come me.

  • Dal mio punto di vista è una sofferenza essere schiavo di pulsioni che sono assolutamente inutili e deleterie per la mia quiete e serenità.

    È un disagio che va risolto.

    Se non erro c'è una vecchia discussione in cui se ne parlava. Forse con qualche ricerca la trovi.


    Non mi metto a sindacare sulle motivazioni che ti spingono e mi limito alle possibili soluzioni.


    Da un lato potresti leggere e vedere se trovi utilità nei processi di sublimazione o trasmutazione delle pulsioni (sessuali). Poi ci sono farmaci che incidono sulla sfera sessuale. Un dialogo sincero con un medico potrebbe esserti utile.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Tu parli di energia sessuale alla base della spinta riproduttiva: bene, esaurita quella funzione che ne facciamo?

    Io non ho partner, devo sfogarmi da solo a vita? Non ti pare ridicolo?

    Non lo accetto.

    Direi che il nodo sia qui.

    Il fatto di non aver una partner e di dare sfogo da solo a quell'energia ti crea disagio.


    E' una situazione non così rara come può sembrare: entrare in conflitto con la propria sessualità perché non si ha modo di veicolarla nella coppia. Tante persone vivono un disagio simile e sviluppano, per esempio, sensi di colpa a seguito della pratica autoerotica.


    Il desiderio sessuale diventa così una pratica che esalta la solitudine. Il bisogno di "censurare" la propria sessualità per non dover ogni qual volta percepire la solitudine (che non è una bella sensazione), è comprensibilissimo.


    In una certa misura è successo anche me in quanto ho bisogno di avere un legame emotivo per fare sesso e nel caso in cui non si trovi un partner, accade che da un lato c'è il desiderio sessuale, pure abbastanza forte ma dall'altro questo è privo di contesto. E quindi diventa una spinta "scomoda" da gestire.


    Sono sicura che sia successo anche ad altri sul Forum.


    Comunque reprimerlo non è una soluzione ma bisogna lavorare sui giudizi negativi, accettando la propria sessualità. E' una parte intima di noi, che riguarda noi stessi in primis, e così sarebbe pure se si facesse sesso con un'altra persona.

  • Poi ci sono farmaci che incidono sulla sfera sessuale. Un dialogo sincero con un medico potre

    Nessun medico sensato in Italia prescriverebbe la castrazione chimica. Riallacciandomi a quanto detto prima da Evelyn91, un po' di tempo fa ho fatto una visita di controllo. Il medico ha detto che avevo la prostata un po' ingrossata, condizione piuttosto comune alla mia età, e mi ha chiesto se avessi una vita sessuale attiva. Gli ho detto che non ho rapporti da molto tempo e allora mi ha chiesto se facessi ricorso alla masturbazione e con che frequenza. Gli ho detto di sì, ma con sempre minore frequenza.

    Al che mi ha suggerito di aumentare questa frequenza. Non mi sembra che giudicasse ridicolo per un adulto masturbarsi e parlava da un punto di vista assolutamente scientifico e razionale.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Nessun medico sensato in Italia prescriverebbe la castrazione chimica.

    Forse intendeva gli psicofarmaci.


    Ma dal mio punto di vista lo psicofarmaco, in tutti i casi in cui viene utilizzato "non è la soluzione". La molecola crea una condizione migliore rispetto a quella di partenza, magari una condizione di maggiore stabilità e quiete nell'individuo per poi tornare comunque ad un lavoro psicologico...

    DALI :hibiscus:

  • con le polluzioni notturne che posso confermare esistono anche al "femminile".

    Veramente? Mai sentita sta cosa.


    Comunque non tutti hanno i meccanismi sessuali, psichici, e ormonali uguali, anzi sono molto diversi. C'è chi se non fa sesso per una settimana impazzisce, altri che stanno pure tre mesi senza masturbarsi. Vale anche per le donne, donne addirittura che non si sono mai masturbate o non hanno mai provato orgasmi, e altre che ne hanno bisogno frequentemente.


    Se uno è abituato a reprimere la propria sessualità, non credo sia un grosso problema, a patto che non ci siano ripercussioni psichiche come frustrazione, odio verso gli altri, ecc., o fisiche. Il problema vero è per chi non è abituato a reprimerla, e si trova costretto temporaneamente a farlo per cause di forza maggiore.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Nessun medico sensato in Italia prescriverebbe la castrazione chimica

    Forse intendeva gli psicofarmaci.

    Grazie Juniz.


    Rivolgersi ad un medico per un dialogo sincero permette di avere una risposta corretta sulle scelte che si stanno facendo o che si vogliono fare. Un conto è il forum dove si discute dietro un nickname, altra cosa è parlare con un medico in carne ed ossa. Due chiacchiere dall'andrologo non credo facciano male.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Non lo so se è oggettivo. Ma credo che con l’età cambi un po'. Quando si è ragazze siamo in preda agli ormoni "impazziti", vedi preciclo, ovulazione. :) La ricordo quell’età e mi fa sorridere. Ho avuto un po' di storie, alcune lunghe, dove la passione era protagonista insieme ai sentimenti, perché senza di quelli non provavo godimento. Poi crescendo le cose sono un po' cambiate, il desiderio rimane, sì, ma non sei più in preda agli ormoni... menopausa. E diciamo che tutto prende un'altra forma, la sessualità cambia, diventa... In verità ragazzi, la sto ancora cercando e non la trovo. :rolling_on_the_floor_laughing:

  • "Non prendo sostanze dopanti, sono atleta natural al 100%

    Non ho capito la risposta in merito alla domanda di LeggeraMente


    Sì esatto, può portare ad un aumentato rischio di prostatiti.

    Inoltre l'aumento della frequenza di eiaculazione riduce il rischio di tumore alla prostata.

    Comunque si, come ha già scritto Evelyn può aumentare il rischio di prostatiti e riduce le probabilità di un k prostatico


    (Leggete le linee guida della SIU)

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

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