Sessualità a solo fine procreativo

  • Desiderare rimuoverlo o deviarlo in altri ambiti mi pare naturale, ma dici che questo comporterebbe uno squilibrio perché noi siamo il frutto di un equilibrio tra vari aspetti tra i quali il suddetto?

    Sì tentare di rimuovere è un pensiero naturale e per tanto tempo fa mi interessai al discorso dell'ascensione. Tra l'altro, mi interessavo filosofie spirituali già di mio, quindi, per un periodo ho pensato che l'obiettivo fosse appunto trascendere la sessualità e raggiungere la pace dei sensi.


    Poi ho cambiato opinione e ho capito che ogni conflitto va compreso. In ultima analisi, comprendere il perché della propria sofferenza sul tema sessualità.


    A volte, anche se si cerca di reprimerla o rimuoverla... la si sta già reprimendo non accettando che la propria sessualità e il fatto che essa c'è e non è qualcosa di negativo in assoluto, che è una forma di "negazione" della stessa, sempre alla base di un possibile conflitto.


    Nel caso in cui la sessualità è vissuta con squilibrio, che so, "eccessivo desiderio" sessuale verso situazioni o persone: bisogna comprendere le ragioni psicologiche di tale desiderio, perché indubbiamente ci sono.

  • Dimmi qualche altro aspetto positivo, poi magari te ne dirò qualcuno di negativo provato e vissuto.

    Ovviamente, ho dato una mia visione generica di come intendo la sessualità. O forse perché non ho potuto procreare, e lo so da quando ero molto giovane di non poter procreare, che io la sessualità l'ho sempre intesa e vissuta in quel modo.

    Ovviamente, non è sempre rose e fiori.

    Se vuoi raccontare le tue esperienze, forse sarebbero utili per comprendere meglio il tuo punto di vista.

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Caro aconito, ricordo la tua storia e rispetto la tua scelta, che comunque mi pare molto sofferta, ma onestamente ipotizzare che l'umanità releghi la sua sessualità al fine procreativo mi pare utopistico (tra l'altro tecnicamente per la procreazione non sarebbe neanche più necessario il sesso). Per quel che mi riguarda (ovviamente posizione personale), fare l'amore con la persona amata è una delle cose più belle della vita.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • onestamente ipotizzare che l'umanità releghi la sua sessualità al fine procreativo mi pare utopistico (tra l'altro tecnicamente per la procreazione non sarebbe neanche più necessario il sesso). Per quel che mi riguarda (ovviamente posizione personale), fare l'amore con la persona amata è una delle cose più belle della vita.

    Tutto vero (secondo me), così come è vero che "fare lamore con la persona amata (e da cui si è amati)" non esaurisce per nulla il quadro della sessualità umana.

    Ovvero: anche a prescindere da forme di sessualità chiaramente patologiche in senso psichiatrico e conclamato, sono diffusissimi, e fieramente sostenuti, applicativi della sessualità che con l'amore non hanno nulla a vedere.

    Esempio lampo: tanto al maschile che al femminile è ormai sdoganato il "ma quale amore? Volevo divertirmi."

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Ovviamente, ho dato una mia visione generica di come intendo la sessualità. O forse perché non ho potuto procreare, e lo so da quando ero molto giovane di non poter procreare, che io la sessualità l'ho sempre intesa e vissuta in quel modo.

    Ovviamente, non è sempre rose e fiori.

    Se vuoi raccontare le tue esperienze, forse sarebbero utili per comprendere meglio il tuo punto di vista.

    Le ho già raccontate in discussioni precedenti, ripeterle qui sarebbe solo un appesantire la discussione.

    Posso solo dirti che sono piuttosto drastico nelle mie scelte, estremizzo, non ho mezze misure.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Purtroppo il reprimerla porta, nel mio caso, ad effetti opposti; come gettare benzina sul fuoco. E ti assicuro che è un disagio che mi accompagna spesso giorno e notte perché nonostante l'età funziona ancora tutto.... forse anche troppo. Accettare una parte di sé che provoca tutto ciò mi è sempre più difficile, ragion per cui, se fossi in grado di intraprendere un percorso che mi potesse dare sollievo incanalando questo eccesso di energia in altri ambiti, sicuramente vivrei meglio.

    Non devo procreare, non devo soddisfare nessuno, sarebbe utile "disattivare" o deviare questo surplus così deleterio.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Caro aconito, ricordo la tua storia e rispetto la tua scelta, che comunque mi pare molto sofferta, ma onestamente ipotizzare che l'umanità releghi la sua sessualità al fine procreativo mi pare utopistico (tra l'altro tecnicamente per la procreazione non sarebbe neanche più necessario il sesso). Per quel che mi riguarda (ovviamente posizione personale), fare l'amore con la persona amata è una delle cose più belle della vita.

    Certo che è una cosa sofferta, ed è anche molto ragionata, ma non mi pare di trovare una soluzione a ciò.


    Riguardo all'ultima frase del tuo messaggio, evidentemente da questo punto di vista sei stato più fortunato di me e son felice per te.


    Per quanto riguarda le cose belle della vita, ciò di cui parli non ne fa parte (per me)


    Ma forse ne avevo già accennato parlando di altre mie esperienze/problematiche.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Purtroppo il reprimerla porta, nel mio caso, ad effetti opposti; come gettare benzina sul fuoco.

    Sì certamente, mi sono espressa male: intendevo dire che la repressione non è mai un "mettere definitivamente a tacere" un impulso, quindi allorché si reprime accade che l'impulso prima o poi riaffiori con maggiore forza, o anche come pensiero ossessivo.


    Accettare una parte di sé che provoca tutto ciò mi è sempre più difficile, ragion per cui, se fossi in grado di intraprendere un percorso che mi potesse dare sollievo incanalando questo eccesso di energia in altri ambiti, sicuramente vivrei meglio.

    Non devo procreare, non devo soddisfare nessuno, sarebbe utile "disattivare" o deviare questo surplus così deleterio.

    Il mio pensiero è che se questo percorso ha come finalità l'obiettivo di "eliminare o incanalare altrove" ma senza tuttavia andare a lavorare sull'aspetto più semplicemente psicologico - che ritengo sia alla base del problema-, difficilmente può dare un sollievo reale e duraturo.


    Diciamo che un individuo "in equilibrio", non ha energie fisiche in eccesso. L'eccesso di energia, in questo caso sessuale è connessa all'aspetto mentale ed emotivo.


    Inoltre, "l'energia sessuale", fluisce in noi sempre perché il corpo tramite gli ormoni regola le sue funzioni, in sostanza, è positivo che i propri ormoni funzionino e producano tale energia perché essa è connessa al benessere-equilibrio di tutto il corpo, oltre che all'aspetto sessuale in sé stesso. Il fatto che vi sia energia sessuale quindi non vuol dire che in parallelo vi sia il bisogno di avere dei rapporti sessuali o dei pensieri-desideri a sfondo sessuale, il bisogno di dover avere un rapporto sessuale con relativo desiderio (o di praticare anche dell'autoerotismo), cioè l'impulso a procurarsi un orgasmo che soddisfa oltre che il corpo anche l'aspetto mentale, è connesso ad altri fattori, appunto psicologici e non alla presenza di energia sessuale prodotta dal corpo. Anche perché il corpo, partendo dalla mera necessità di rilasciare l'energia in eccesso si autoregola con le polluzioni notturne che posso confermare esistono anche al "femminile".


    Aggiungo e non dico sia il tuo caso, che dietro il bisogno di eliminare la sessualità dalla propria vita, anche con sé stessi poiché se si intende non fare sesso si può sempre usare l'auto erotismo come canale di sfogo, potrebbe esserci una spinta autopunitiva e non è mai una buona premessa in qualsiasi percorso o lavoro su sé stessi.

  • La sessualità è dimostrazione di amore, è complicità, è ridere, è sintonia, è incastro, è sentimento, è istinto, è desiderio, è meraviglia, è due paia di occhi che si guardano...

    Ma questo mica viene escluso da una sessualità a scopo puramente procreativo...non è che farlo solo per procreare significa escludere il sentimento e ridurre l'atto sessuale a una cosa meccanica di contatto tra 2 genitali e finita lì...


    Guardiamo una società che vedeva l'amore a scopo puramente procreativo (almeno secondo la visione ufficiale sostenuta dalla Chiesa) come quella del Basso Medioevo, quanta e quale letteratura d'amore ha prodotto, le chansons provenzali, lo stilnovo fiorentino....

  • Nel mio caso, niente sesso né autoerotismo. Il primo perché non ho né cerco una partner. Il secondo perché non mi sfiora neanche lontanamente l'idea, la vedo più come una cosa adolescenziale per conoscere il proprio corpo. Ed altrettanto adolescenziale vedo il concetto di polluzione notturna, mi succedeva a 15-16 anni e ricordo benissimo il disagio. Non credo esistano persone oltre i 50 anni con polluzioni notturne, o forse sono io l'eccezione?


    Argomento ormoni: forse ho qualche squilibrio, da quel che dici.


    E questo potrebbe essere causato dal praticare sempre attività fisica ad alta intensità: sono molto sensibile al rilascio ormonale post allenamento, ottima risposta neuro psico endocrina. Praticamente nel post allenamento son tutt'altro che fisicamente scarico, sarei pronto al coito e la cosa è davvero imbarazzante, decisamente anormale.


    Ne ho parlato recentemente in una mia discussione sulla vigoressia.


    Se tutto questo è vero ed è collegato, sono caduto in un circolo vizioso, in un loop. Non c'è uscita.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

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