'nsomma, a Caporetto abbiamo preso una bella scoppola.
Questa è una leggenda che solo noi italiani possiamo rendere una tragedia. E tu me ne dai la conferma.
Sai come è chiamata la battaglia di Caporetto in Austria ancora oggi?
Zwölfte Isonzoschlacht. Sai cosa significa? Dodicesima battaglia dell'Isonzo.
Quindi significa che le altre undici le abbiamo vinte quasi tutte. In Inghilterra manco sanno che sia esistita, in Francia men che meno (e loro, nella battaglia delle Fiandre, ne hanno prese ben più di noi). Gli inglesi, nella battaglia dei Dardanelli, subirono un'ecatombe, ma in Inghilterra nessuno si sogna di farne un dramma. Fu una battaglia come tutte le altre, con chi vince e con chi perde. Noi, a quel giro, abbiamo perso. E fu uno dei pochi casi in cui perdemmo, avendo un esercito predisposto alla guerra offensiva.
La battaglia di Caporetto non fu una sconfitta, fu una ritirata. E lo fu perché gli austriaci non potevano andare oltre, in quanto ormai il loro comparto logistico era troppo lontano e sbilanciato per poter sopperire alle necessità belliche del loro paese. Cosa che noi italiani, avendo alle spalle tutto il comparto produttivo in Lombardia, potevamo a quel punto ambire. E non a caso, da lì a pochi mesi, gliene suonammo talmente tante che andò bene loro che crollò anche la Germania, se no salivamo noi fino a Berlino, passando da Vienna.
Che Caporetto nacque dalla stupidità di Cadorna, Caviglia e Badoglio non si mette in discussione. Ma farne una tragedia... rispetto ad altri, no. Caporetto fu una battaglia come le altre. Né più né meno.