A quali metafore naturali assocereste l'uomo e la donna?

  • Dallo zodiaco in antichità all'alchimia medioevale, si è sempre cercato di afferrare l'essenza dell'essere uomo e dell'essere donna tramite la "teoria degli elementi", in cui si associavano metaforicamente gli elementi dell'aria e del fuoco all'uomo, all'energia maschile, e gli elementi di terra e acqua alla donna, all'energia femminile.


    Pensando a tutti i rapporti personali che ho avuto con l'altro e col mio stesso sesso, io invece assocerei l'energia maschile agli elementi Terra-Acqua, mentre quella femminile agli elementi Aria-Fuoco.

    Non prendetemi per matto, ma vi invito a guardare nelle vostre esperienze di vita e a rifletterci, ragionando con filosofia e poeticamente, come ho fatto io, divertendomi.


    Le donne sono instabili emotivamente, diventando volubili come l'aria o delicate come una fiammella che cambia forma in continuazione (fino a scomparire se non viene protetta), oppure si intestardiscono come un incendio che avanza.


    L'uomo ha sempre avuto paura del femminile perché ritenuto incontrollabile... Allora perché non associarlo al fuoco, che è oggettivamente più difficile da gestire? Mettete a confronto il focolare di un camino, che dev'essere attenzionato e domato, al contrario di una bacinella d'acqua, che se ne sta lì tranquilla.


    Come il fuoco, la femmina rappresenta la vanità in cerca di attenzioni, che indubbiamente incanta l'uomo, per poi scomparire così come fa l'aria, che nessuno sa afferrare: va e viene quando vuole lei.


    La donna sa scaldare il cuore di un uomo come un fuoco che illumina e permette la vita, così come lo può arrostire quando fa la s∙∙∙∙∙a, oppure bruciare e lasciarlo così per sempre. È dimostrato scientificamente quanto l'uomo soffra molto più della donna per una separazione. Certo, dalla cenere un uomo può rinascere, ma gli ci vorrà più tempo rispetto a una donna, la cui fiamma della passione è aleatoria e può ricrearsi anche per effetto di un fulmine improvviso.


    Anche nell'amplesso erotico assocerei l'uomo alla solidità della terra, che si lascia scaldare, così come alla fluidità dell'acqua quando raggiunge l'eiaculazione... Ricordando che in quest'unione l'acqua e la terra dominano e possono persino annientare il fuoco e l'aria. Pensiamo ai massi o alla sabbia, che spengono un fuoco a parità di materia, mentre l'aria non avrebbe nemmeno voce in capitolo... Allora ecco che abbiamo lo stupro: quando il maschile annienta il femminile, riducendolo persino al silenzio e alla vergogna.


    L'uomo è statico come la terra, se pensiamo a quant'è difficile smuoverlo dal divano per portarlo in giro. È prevedibile anche quando si smuove, decidendo di fare sempre le stesse cose... Come le onde del mare, che ripetono sempre lo stesso movimento incessantemente. Pensate agli hobby o ai posti che frequenta un uomo: dal solito locale alle partite di calcetto con gli amici, mentre una donna ha bisogno di cambiare posto ogni volta, anche solo per andare in vacanza.


    La forza bruta maschile coincide con una valanga, una slavina o uno tsunami, che ha bisogno di quei cinque minuti per distruggere e spazzare via tutto in maniera lineare, per poi tranquillizzarsi subito.


    L'incazzatura femminile si può percepire nell'aria, come quando spirano forti venti, ma a naso è difficile prevedere che arrivi un tornado o una tromba d'aria e di quale entità. Senza contare che l'aggressività maschile può essere aizzata (e manipolata a proprio piacimento) da quella femminile, così come i forti venti portano una burrasca in mare.


    La forza bruta femminile ha bisogno di giorni per sfogarsi, così come l'azione di uragani e incendi sulla povera terra e negli oceani.


    Io sono nato a fine anni '80 e certamente si può pensare che la descrizione da me fatta del femmineo corrisponda ad un'immagine moderna ed emancipata della donna, propria solo degli ultimi 100–50 anni, mentre quando era relegata a fare figli, stando zitta ed ad essere calpestata, la donna appariva più simile agli elementi Terra/Acqua, poiché la terra genera i suoi frutti lasciandosi pestare/lavorare senza dire niente.


    Eppure, io sono fermamente convinto che gli aspetti da me elencati di Aria-Fuoco siano intrinseci alla natura femminile e che si possano percepire anche da sotto un burqa. In conclusione, penso che l'uomo, il maschio, ne abbia sempre avuto paura ed invidia, così da sottomettere la donna (nelle civiltà euroasiatiche più complesse), inventandosi fin dall'antichità che l'uomo si possa associare ad Aria-Fuoco in quanto essere sopraelevato-spirituale, mentre la donna ad Acqua-Terra in quanto stupida e mera generatrice di figli... Considerazioni, per me, molto scarse se dovessimo abbracciare veramente a 360 gradi la natura femminile e quella maschile in tutta la loro essenza, al di là di qualsiasi cultura, latitudine o momento storico.


    Voi cosa ne pensate? Vi va di giocare con le metafore?

    Se foste vissuti migliaia di anni fa, a contatto più stretto con gli elementi della natura – dall'acqua dei mari e dei fiumi alla terra dei deserti, delle montagne e dei boschi, fino all'indispensabile fuoco, senza dimenticare l'aria che respiriamo (una volta più pura) – a quali elementi assocereste l'uomo e la donna?

  • Riflessione originale e stimolante.


    L'associazione degli elementi è interessante perché sfida gli stereotipi, ma presenta anche delle criticità. Secondo me, sarebbe più equilibrato riconoscere che ogni essere umano è un mix di Terra, Acqua, Aria e Fuoco, indipendentemente dal genere.


    Nelle antiche tradizioni simboliche, il maschile è spesso stato visto come un principio attivo, che plasma e domina, mentre il femminile è passivo e mutevole. Tuttavia, questa visione è limitante, perché la Terra non è solo statica: è anche fertile, madre, accogliente. E il Fuoco, oltre alla distruzione, rappresenta il calore del focolare. L’Acqua, pur associata alla fluidità e alla vita, può essere potente e distruttiva come un’alluvione. L’Aria, sebbene invisibile e leggera, può trasformarsi in un uragano.


    Io penso che ogni individuo racchiuda in sé tutti e quattro gli elementi, in un equilibrio che cambia con il tempo e l’esperienza.

    La natura, così come l’uomo e la donna, non è fatta di schemi fissi, ma di armonie in continuo movimento. Perciò un uomo può avere la stabilità della Terra ma anche la fluidità dell’Acqua, e una donna può essere imprevedibile come l’Aria ma anche ardente come il Fuoco.


    Così come ogni elemento possiede molteplici aspetti, anche l’uomo e la donna sono manifestazioni di una natura più ampia e complessa, impossibile da ridurre a una semplice dicotomia.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Ma se te dovessi basarti sui luoghi comuni come ho fatto io, in modo da categorizzare, come la vedresti? Che poi alcuni non lo sono neanche poi così tanto...

    Se dovessi rispondere alla domanda, basandomi sui luoghi comuni, attingerei a un insieme di immagini e concetti che riflettono visioni tradizionali associate ai due sessi.


    In ambito scientifico, per esempio, per quanto riguarda l'uomo, mi viene in mente la fisica classica e le leggi di Newton, poiché rappresentano ordine, prevedibilità e razionalità, qualità che venivano associate all’uomo: "colui che è in grado di risolvere problemi in modo logico e diretto".

    La donna, invece, la assocerei alla chimica e all'alchimia, discipline che evocano la trasformazione, la mutabilità e l’emotività. L'alchimia, simbolo di segreti nascosti e trasformazioni misteriose, rispecchiava la "natura sfuggente" della donna, pronta a cambiare e adattarsi in continuazione.


    Nel campo della letteratura, invece, lo assocerei all'eroe epico, visto che il suo ruolo era quello di conquistare, affrontare battaglie e superare ostacoli. L'uomo veniva spesso rappresentato come il guerriero che intraprende viaggi ardui e compie imprese eroiche, come Ulisse, Achille o Enea.

    La donna, al contrario, in molte opere è vista come un’ispirazione passiva, la musa che motiva l’uomo ma che non agisce direttamente nell’epopea. Spesso descritta come la donna angelicata o l’oggetto ideale di desiderio, come Beatrice nella "Divina Commedia" o le figure romantiche della "donna lontana".


    In filosofia, assocerei l'uomo alla razionalità e alla logica, con pensatori come Aristotele che lo vedevano come l'essere pensante per eccellenza, capace di raggiungere verità universali. La donna, invece, è stata tradizionalmente vista come più emotiva e intuitiva. Molti filosofi antichi consideravano che la donna fosse meno razionale, e che il suo ruolo fosse quello di nutrire, sostenere e ispirare attraverso il cuore e i sentimenti, piuttosto che attraverso la mente analitica.


    Questi esempi, però, riflettono delle visioni stereotipate che hanno condizionato e limitato il modo in cui uomini e donne sono stati visti nella storia. Oggi sappiamo che questi schemi sono troppo semplicistici.

    E ribadisco che ogni individuo, indipendentemente dal genere, è molto più complesso di qualsiasi classificazione basata su vecchi pregiudizi. L’uomo e la donna sono esseri dinamici, con capacità razionali, emotive, creative e pratiche, che vanno ben oltre le etichette tradizionali.


    In definitiva, anche se i "luoghi comuni" ci mostrano una divisione chiara tra l’uomo come "razionale e attivo" e la donna come "emotiva e passiva", la realtà è molto più sfumata e fluida. Ogni individuo possiede in sé un mix di qualità che sfida queste definizioni rigide.

    Teniamo quello che vale la pena di tenere e poi, con il fiato della gentilezza soffiamo via il resto. George Eliot

  • Sulla prima parte in ambito scientifico sei d'accordo con me, l'uomo è prevedibile e la donna è fluida.


    Sulla seconda parte, cioè letteratura, oggi i ruoli si ribaltano: è l'uomo che non ha mai voglia di smuoversi dal divano mentre la donna vuole andare ovunque e viaggiare anche da sola.

    Ahahahah

    Grazie comunque per aver risposto a ste cavolate almeno te!

  • Anche se Ailene mi ha tirato le orecchie e già cancellato il post, mi prendo le responsabilità nel dire che sono contento che sto buffone autore del post è bannato; prima o poi, ritornerà in auge con le sue patetiche distorsioni cosmiche fatte di tante chiacchiere, fuffa metafisica e discorsi esoterici che non stanno né in cielo né in terra... (e ne ho letti di tomi a riguardo), mettendo in bocca alla gente pure frasi che nessuno dice. E spero che sotto le ennesime mentite spoglie legga queste mie righe in modo tale che possa percepire come lo stia guardando dall'alto verso il basso, come una giraffa osserva un verme.


    A sto cialtrone è un miracolo che non abbia attivi i messaggi privati, perché lo avrei linciato verbalmente non solo per il comportamento scorretto nei confronti degli utenti, al singolare, femminili o maschili che fossero, ma anche al forum stesso. E mi limito ai soli messaggi, perché uno così sarebbe da prendere e appendere fisicamente al muro come un quadro.


    Magari condito con due schiaffi.


    Detto questo, so già che Ailene mi rimprovererà, ma mi assumo la responsabilità di ogni mia singola parola.


    E detto ciò, mi taccio.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Detto questo, e so già che Ailene mi rimprovererà, ma mi assumo la responsabilità di ogni mia singola parola.

    Questo ti fa senz'altro onore, d'altronde penso immaginassi già quali sarebbero state le conseguenze di questa tua intemerata, dopo che eri stato avvisato in privato. Non si ignorano le osservazioni della moderazione e non si commentano i ban e nemmeno i comportamenti degli utenti che hanno condotto ad essi. Inoltre, ti invito a moderare l'aggressività e la violenza verbale che talvolta traspaiono dai tuoi interventi, come in questo caso.


    Considera questo un richiamo ufficiale, e tieni presente che sto chiudendo un occhio, anzi due.


    Chiudo il thread.


    Ailene per lo Staff di moderazione

  • Ailene

    Thread chiuso.

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