Si avvicina la Pasqua e già ho l'ansia per l'incontro con i suoceri

  • Vivo all'estero con il mio compagno, la cui madre ha degli atteggiamenti che mi triggerano molto.

    È, in molti aspetti, simile a mia madre, quindi mi dà molto fastidio.

    Critica in continuazione, esige dress code, tratta il figlio come un bambino, è gelosa di lui e si aspetta che io faccia da madre al mio compagno.

    Capisco che non è colpa del mio ragazzo se ha una mamma così, ma io ho ridotto al minimo i contatti con la mia proprio perché non ho più pazienza e tolleranza verso certi atteggiamenti. Riviverli tramite mia suocera mi toglie tanta energia e positività.

    Ne ho parlato con lui, ma il problema persiste...

    Adesso, a Pasqua, verranno a fare visita, ma già la situazione parte malino. Ci siamo trasferiti in un nuovo appartamento e, durante una videochiamata, mia suocera mi chiede di mostrarle la casa. Faccio un giro e poi le dico che comunque avrà occasione di vederla meglio a Pasqua. La sua risposta è stata: "Certo, se non mi cacci..." Preciso che è sempre invitata ed è stata tutt'altro che cacciata, nonostante la sua maleducazione.

    A volte mi chiedo se valga davvero la pena addirittura rimanere nella relazione...

  • Una buona scorta di vino può aiutare?

    Scherzi a parte, immagino il tuo stato d'animo.


    Credo che più di quello che stai facendo non si possa fare. Già siete lontani, non li senti e vedi con frequenza. Forse potrebbe essere d'aiuto cercare di schivarla anche in quei giorni, magari stando di più con il suocero o, comunque, che ci sia il tuo uomo, che è sicuramente più libero nel mettere un freno alla lingua della suocera.


     

    Faccio un giro e poi le dico che comunque avrà occasione di vederla meglio a Pasqua. La sua risposta è stata "Certo, se non mi cacci..."

     

    "Se non ti fai cacciare, volevi dire", avrei risposto ;)

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Critica in continuazione, esige dress code, tratta il figlio come un bambino, è gelosa di lui, e si aspetta che io faccia da madre al mio compagno.

    Questa cosa che i genitori pensano ai figli come "cosa di proprietà", anche quando sono senzienti, sposati, conviventi e magari padri di famiglia, non la capisco né capirò mai.

    Un conto è se si comportano in modo poco ortodosso, ma gelosia... Addirittura curare l'abbigliamento... ma su di dosso.

    E poi critiche di cosa?

    Su Instagram seguo una pagina che si chiama "Il Boomer Milanese" (che mi fa scassare di risate) in cui nei suoi video continua a criticare i comportamenti delle generazioni attuali, paragonandosi a quando aveva la loro età, finendo puntualmente nel modo più indecoroso possibile, mettendo in mostra le ridicole situazioni a lui coeve nei contesti passati.

    Io credo che le critiche dei genitori siano retaggio, a loro volta, delle critiche subite dai propri; pertanto, tutti coloro che si fregiano del titolo di genitore debbano automaticamente portare avanti una sorta di continuità nel criticare i figli.

    Scommetto che se avessi voluto indagare a fondo su come erano i nostri, scommetto che avrei avuto sufficiente materiale per far tenere loro un profilo basso per l'eternità.


    Ad ogni modo...


    Una volta ci ha provato la (per fortuna ex) suocera a suo tempo. Una.

    Perché le ho dato la risposta che i genitori danno sempre ai figli, che come un boomerang presto o tardi ritorna indietro: "In casa mia comandiamo noi, nella sua faccia quello che vuole".


    E vaff∙∙∙∙lo, avrei aggiunto volentieri.

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Ma se vivete all'estero c'è già una bella distanza, perché farti condizionare l'umore da una persona che vive a mille miglia?

    Per me devi un po' sorvolare.

    Comprendo bene che possa essere fastidiosa una suocera invadente, ma pensaci: lui vive con te in altra nazione, quello che dice o pensa la suocera lascia il tempo che trova.

  • Non bevono...

    Il fatto è che anche il mio compagno non sopporta sua mamma, e ogni volta me la "sbologna" ossia parla con il padre e lei rimane sola a parlare con me, chiedendomi del rapporto con i miei genitori, la mia opinione sulle loro diatribe familiari, le presunte turbe del mio compagno, chiedendomi di aiutarlo a perdere peso etc etc :D

  • Il vaffa, o qualcosa di più tenue lo sparerei volentieri. Sono rinomatamente una che non le manda a dire.

    Io soffro perché reprimo, e lo faccio perché la suocera ha tentato il suicidio varie volte quando il mio fidanzato era bambino, quindi lui è terrorizzato che lei possa avere certe reazioni.

    Il risultato è che tengo dentro il nervosismo e me la prendo con il mio fidanzato.

  • Ma se vivete all'estero c'è già una bella distanza, perché farti condizionare l'umore da una persona che vive a mille miglia?

    Per me devi un po' sorvolare.

    Comprendo bene che possa essere fastidiosa una suocera invadente, ma pensaci: lui vive con te in altra nazione, quello che dice o pensa la suocera lascia il tempo che trova.

    Insomma, da certe situazioni non si fugge.

    Ogni anno, nella settimana del mio compleanno, siamo obbligati a trascorrere la vacanza con loro, altrimenti fulmini e saette.

    Ogni volta che lui viene nella mia città natale, lei si arrabbia da morire.

    Quando li andiamo a trovare nella loro città, io organizzo qualcosa con amici per non stare con loro tutto il tempo e lei me lo fa pesare (ma questo è il minimo, chi se ne frega).

    Il fatto è che ho il sospetto che il mio compagno sia un libero apparente, e che in realtà sia costantemente sotto ricatto della mamma.

  • Il fatto è che ho il sospetto che il mio compagno sia un libero apparente, e che in realtà sia costantemente sotto ricatto della mamma.

    Purtroppo è una caratteristica di molte famiglie italiane; a mio parere se ne esce con un po' di cortese fermezza.

    La settimana del tuo compleanno imponiti un po' e fate altro.

    Per il resto, ogni tanto si dice si, ogni tanto si dice no.

    Va risolta così.

  • Purtroppo è una caratteristica di molte famiglie italiane; a mio parere se ne esce con un po' di cortese fermezza.

    La settimana del tuo compleanno imponiti un po' e fate altro.

    Per il resto, ogni tanto si dice si, ogni tanto si dice no.

    Va risolta così.

    Si mi rendo conto che è un problema molto diffuso, io stessa ne sono investita con la mia famiglia.

    Il tutto mi genera molta insofferenza perché invade e logora il rapporto di coppia.

    Sulla settimana del compleanno, non vedo speranze. Lui riesce a festeggiare con me il mio giorno senza la sua famiglia, ma quella settimana è bloccata per sempre a quanto pare.

    Tempo fa ho detto a lui "e se io volessi partire per un viaggio in quel periodo?" lui ha risposto che non c'è problema se voglio andare con le mie amiche da qualche parte...

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