Sono molto preoccupata per mio cugino

  • Mia madre ha una sorella che ha due figli, io con loro non ho molto rapporto.

    Preambolo: mia zia è stata abbandonata da piccola da mia nonna ed è stata affidata a una parente. Lei ha rapporti intermittenti con mia madre. Frequentavo i miei cugini da piccoli, poi, a 18 anni, mia zia non ha più voluto, a seguito di un litigio con mia madre, che loro parlassero con me, e quindi si sono diradati i contatti.

    Scusate la grammatica o la poca chiarezza del testo, ma sono in uno stato di agitazione.

    Ho scoperto che mio cugino maggiore, 35 anni, ha il vizio del gioco. E la sua paventata vicina laurea non è affatto vicina.

    Vive con i genitori, dice di essere contento di questa sua zona di comfort, non studia, non lavora, non esce, ha crisi epilettiche se sottoposto a stress.

    Sono tanto, tanto preoccupata e addolorata per lui, vorrei fare qualcosa, ma non so quanto sia opportuno ora cominciare un dialogo.

  • Scusa se lo chiedo come hai scoperto che ha il vizio del gioco? In questi casi, se uno è già caduto nella dipendenza, l'unica è farsi aiutare dai sert. Per quanto riguarda la laurea non posso sapere quanti esami mancano a tuo cugino, ma se ne ha ancora tanti da dare, forse a 35 anni sarebbe più saggio cercare un lavoro. Se non avete più rapporti da molti anni, è difficile cominciare un dialogo, ma credo che a questo punto tua zia non dovrebbe più intromettersi.

  • Mi pare di capire che tuo cugino viva un po’ disconnesso dalla realtà. Non lavora, non studia, e ha 35 anni. E da quello che capisco non soffre di questa situazione, anzi si trova a suo agio. Credo che l’unica cosa che tu possa fare sia far capire a chi gli sta vicino che ha assoluto bisogno di un supporto psicologico. Oppure ha fatto bene i suoi conti e sa che un domani, quando i genitori non ci saranno più, potrà contare sull’eredità per mantenere questo stile di vita.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • A prescindere dai problemi che tuo cugino ha, riallacciare il rapporto potrebbe essere positivo in generale. Senza volerlo aiutare (è un passo oltre quello che puoi fare) potresti vedere se riesci ad incontrarlo e almeno parlargli.


    Mia mamma e i miei zii avevano litigato e noi cugini siamo stati allontanati. Con gli anno ci siamo ritrovati ed è semplicemente bello sapere anche se ci mancano anni che potevamo passare insieme.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Scusa se lo chiedo, come hai scoperto che ha il vizio del gioco? In questi casi, se uno è già caduto nella dipendenza, l'unica cosa da fare è farsi aiutare dai Sert. Per quanto riguarda la laurea, non posso sapere quanti esami mancano a tuo cugino, ma se ne ha ancora tanti da dare, forse a 35 anni sarebbe più saggio cercare un lavoro. Se non avete più rapporti da molti anni, è difficile cominciare un dialogo, ma credo che a questo punto tua zia non dovrebbe più intromettersi.

    Mia madre, entrando in un bar, lo ha scoperto giocare alle slot machine. Alché lo ha chiamato e hanno parlato fino all'1 di notte, ma non vuole farsi aiutare. Dice che vorrebbe solo tornare indietro nel tempo, ma visto che non può, si rifugia nella sua zona di comfort a casa con mamma e papà...

    Mi pare di capire che tuo cugino viva un po’ disconnesso dalla realtà. Non lavora, non studia e ha 35 anni. E da quello che capisco, non soffre di questa situazione, anzi si trova a suo agio. Credo che l’unica cosa che tu possa fare sia far capire a chi gli sta vicino che ha assoluto bisogno di un supporto psicologico. Oppure ha fatto bene i suoi conti e sa che un domani, quando i genitori non ci saranno più, potrà contare sull’eredità per mantenere questo stile di vita.

    Secondo me soffre, ma non se ne rende conto, altrimenti non avrebbe certe dipendenze.

    Ma i soldi per giocare dove li prende, se non lavora?

    Non ne ho idea, per un periodo ha lavorato part-time, poi ha perso il lavoro.

    A prescindere dai problemi che tuo cugino ha, riallacciare il rapporto potrebbe essere positivo in generale. Senza volerlo aiutare (è un passo oltre quello che puoi fare), potresti vedere se riesci a incontrarlo e almeno parlargli.


    Mia mamma e i miei zii avevano litigato e noi cugini siamo stati allontanati. Con gli anni ci siamo ritrovati ed è semplicemente bello sapere che, anche se ci mancano anni che potevamo passare insieme, ci siamo ritrovati.

    Vivo all'estero, potremmo sentirci solo telefonicamente.

    Ho provato tante volte a riallacciare i rapporti, poi ho smesso perché ogni volta che mia zia comandava, loro sparivano.

    Mia zia ha chiesto la mia presenza soltanto qualche anno fa, quando l'altro cugino era in crisi e non sapeva se finire l'Uni. Abbiamo parlato tanto, ma non mi piace entrare nella loro vita come l'esempio da seguire.

    Non è di per sé mio desiderio avere rapporti con loro, perché parlano male di me alle mie spalle e non hanno mai voluto riallacciare i rapporti. Solo che questa volta sono davvero preoccupata.

  • Secondo me soffre, ma non se ne rende conto, altrimenti non avrebbe certe dipendenze.

    Si, ho letto il tuo precedente commento e mi sa che hai ragione. Non accetta il fatto di essere diventato adulto e di avere delle responsabilità. Avrebbe bisogno di un aiuto professionale, non credo tu possa fare molto per lui, purtroppo.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Vivo all'estero, potremmo sentirci solo telefonicamente.

    Ho provato tante volte a riallacciare i rapporti, poi ho smesso perché ogni volta che mia zia comandava, loro sparivano.

    Mia zia ha chiesto la mia presenza soltanto qualche anno fa, quando l'altro cugino era in crisi e non sapeva se finire l'Uni. Abbiamo parlato tanto, ma non mi piace entrare nella loro vita come l'esempio da seguire.

    Non é di per sé mio desiderio avere rapporti con loro, perché parlano male di me alle mie spalle e non hanno mai voluto riallacciare i rapporti. Solo che questa volta sono davvero preoccupata.

    Capisco, diventa effettivamente difficile in queste circostanze. Amici o conoscenti comuni che potrebbero fare da ponte ci sono?


    Mi sembra che a te non manchi assolutamente tatto e non entreresti nell sua vita a gamba tesa ma oggettivamente è difficile. Salvo dire, questa preoccupazione è prioritaria e me ne frego di tutto il resto.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

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