Oriente.
Faccio un esempio: Anche se ipersviluppati, corea e giappone vengono definiti oriente.
Il discorso ambiguo è l'Australia per esempio, che nonostante sia il continente più orientale è visto come paese occidentale. Probabilmente in quanto paese dell'ex commonwelth britannico.
Era una domanda retorica perché si usano termini facendo riferimento a un significato che mi pare tutt'altro che condiviso.
Per quanto possa essere utile in questo contesto...
Era una domanda retorica perché si usano termini facendo riferimento a un significato che mi pare tutt'altro che condiviso.
Per quanto possa essere utile in questo contesto...
Non è inutile, è complementare.
Del resto la politica e la società si basano su concetti che, come la libertà, sono talmente astratti che non esiste una risposta concreta a tutto.
Magari se esistesse.
Mostra di PiùRiassumendo:
La democrazia è quel sistema associativo di partiti che, eletti dal popolo su suffragio universale, inserisce i suoi rappresentanti in parlamento. Questi formano un governo in cui esistono delle coalizioni di governo e di opposizione.
E credo che fino a qua, tutti siamo d'accordo.
La democrazia funziona quando?
Quando una maggioranza fa valere il suo diritto di maggioranza, essendo questa la volontà della maggioranza del popolo.
Ma chi ha detto che anche la minoranza non sia d'accordo?
E lì nasce un problema, che non è da poco... ovvero il "pilotare" il consenso del popolo in minoranza in una guerra totale contro la maggioranza.
Mi spiego meglio. Se io, partito/coalizione di minoranza, applico le barricate a prescindere per generare un disprezzo nei confronti della maggioranza, convincendo (anche a suon di balle) che quelli della maggioranza sono degli str**i, non è democrazia, ma falsa democrazia, dove il pensiero ribelle fa da barricata alla democrazia stessa e viceversa. Se poi si sfruttano altri enti di controllo per far valere il proprio dissenso politico e improduttivo, è un casino, perché diventa una "anarchia organizzata" (un ossimoro, ma spero di essermi spiegato) dove tutti fanno di tutto per avvalersi di bloccare il processo di crescita del paese. A meno che, chi deve pagare, non è armato politicamente a sufficienza per lottare contro o a favore di qualcosa.
Un esempio: l'energia nucleare.
Due referendum in cui il nucleare non si vuole, quindi due referendum di democrazia diretta (la più assoluta delle democrazie, che bypassa anche il sistema parlamentare) e che succede?
Si parla ancora di nucleare.
Non entro in merito del pro o contro (e potenzialmente sono anche d'accordo), ma se il popolo in maggioranza ha detto no, due volte, andiamo avanti a tentativi fino a quando è sì?
E allora che democrazia è?
Altro problema è il mettere il popolo di fronte alle proprie responsabilità.
Sempre sul nucleare: secondo voi la (rispettabilissima) massaia di Rovigo, è a conoscenza davvero dei rischi/benefici del sistema sia dal punto di vista macroeconomico, che dal punto di vista geoimpattante e via dicendo?
Ecco, la democrazia ha anche quel limite, dove l'ingegnere nucleare può parlare di energia nucleare come il falegname di Belluno.
Il popolo può decidere a referendum cose non strategiche, tipo una banalità: "dove mettiamo la fontana del paese?".
Ma quando si parla di cose molto delicate, va data assoluta fiducia a enti che conoscono il problema a fondo.
E lì si aggiunge un altro problema: i nostri delegati politici, conoscono davvero certi temi?
Abbiamo avuto ministri della difesa obiettori di coscienza, ministri dell'agricoltura che una zappa manco sanno come è fatta.
Che sistema è?
Si citava il fascismo da qualche parte sopra.
Bene: all'economia ci misero Jung che era il più grande economista dell'epoca. Ci misero Gentile all'istruzione che era il più grande filosofo insieme a Croce. Ci misero Diaz alla difesa che ci fece vincere una guerra mondiale, Preziosi che tirò fuori dal cilindro quattro codici civili e penali in piena guerra, eccetera.
Ci è arrivato un maestro di Predappio su come gestire, seppur alla frusta, un paese che probabilmente, se non fosse stato per uno sciagurato conflitto, sarebbe andato avanti per decenni ancora.
E quindi la domanda sorge spontanea: non ci arrivano quelli che noi votiamo oggi a fare similarmente?
Non sfruttare l'ideologia per fare il bene del paese, ma sfruttare il meglio del paese per accrescere la democrazia?
Poi il dissenso esisterà sempre. Ma un conto è il dissenso pratico, concreto. Un conto è quello ideologico del: "se loro dicono A, io dico Z", perché allora non ci si sorprenda se le cose vanno male.
Ragazzi mi sembra che stiamo facendo un minestrone immenso. Ci sono diritti inalienabili, sanciti dalla carta dei diritti dell'uomo. Credo che nessuno possa dire che la pedofilia non è un reato, i matrimoni combinati non lo siano, l'infibulazione non lo sia. E quindi che si fa, non si aiutano queste persone? Ogni popolazione si fa i fatti suoi?
Ragazzi mi sembra che stiamo facendo un minestrone immenso. Ci sono diritti inalienabili, sanciti dalla carta dei diritti dell'uomo. Credo che nessuno possa dire che la pedofilia non è un reato, i matrimoni combinati non lo siano, l'infibulazione non lo sia. E quindi che si fa, non si aiutano queste persone? Ogni popolazione si fa i fatti suoi?
Certo. Tipo in Arabia Saudita, che anziché andare a dirgli, appunto, che fanno tutte le cose che tu citi, ci facciamo accordi commerciali.
O in Corea del Nord. O in Cina. O in Venezuela.
Che facciamo allora?
Scassiamo di mazzate tutti facendo finire sottoterra gli innocenti?
Io ho visto sulla mia pelle la cosa e non è cambiato nulla.
E credimi, quel minestrone che tu dici, ce lo dobbiamo mangiare per forza.
Edit: su questo principio giustificheresti persino l'invasione italiana dell'Etiopia, sai?
E ti spiego perché: la prima legge promulgata da Mussolini fu quella che abolì lo schiavismo, la mutilazione, le torture delle popolazioni etiopi da parte delle caste superiori.
Io non intendo "aiuti" armati. Intendo aiuti alla popolazione. Per quanto mi riguarda, avrei bloccato tutti i rapporti con l'Egitto dopo il caso Regeni, ma ci sono interessi economici troppo grandi. Il mondo è così, ma dare addosso solo all'Occidente mi pare una forzatura. In Ucraina siamo intervenuti perché è in gioco la nostra economia, punto.
In altri paesi non interveniamo perché economicamente non ci conviene. Nelle guerre non esiste moralità.
Domanda: la Cina si considera ancora "Oriente" o è "Occidente"?
La Cina si considera ancora Oriente, perché fa la distinzione tra modernizzare e occidentalizzare: loro dicono che stanno modernizzando il paese, ma non lo stanno occidentalizzando.
Io non intendo "aiuti" armati. Intendo aiuti alla popolazione. Per quanto mi riguarda, avrei bloccato tutti i rapporti con l'Egitto dopo il caso Regeni, ma ci sono interessi economici troppo grandi. Il mondo è così, ma dare addosso solo all'Occidente mi pare una forzatura. In Ucraina siamo intervenuti perché è in gioco la nostra economia, punto.
In altri paesi non interveniamo perché economicamente non ci conviene. Nelle guerre non esiste moralità.
E secondo te in quei paesi, gli aiuti alla popolazione arrivano davvero alla popolazione?
Ammiro il fatto che credi che ci siano enti che possano supportare davvero la povera gente.
Ma fidati che ho toccato con mano la dura verità.
È il Dio denaro quello che comanda, e dopo di lui, il Dio potere.
Anche l'ente che dovrebbe essere il più limpido e morale a riguardo (la Chiesa Cattolica) è il più vile e corrotto di tutti.
La prossima volta la breccia di porta Pia andrebbe fatta con lo Schwerer Gustav (cercare su Wikipedia se non si sa cosa è).
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