Ciao a tutti, vorrei raccontarvi la situazione in cui mi trovo. Sono una ragazza molto appariscente e mi rendo conto che attiro solo persone con problemi; evidentemente sto iniziando a pensare di avere pure io qualche disturbo, altrimenti non si spiega. Volevo un parere su questa relazione che vivo da persone estranee.
Sto insieme da un po’ di anni con un ragazzo che spesso mi umilia, maltratta verbalmente, sparisce e mi priva di molte cose. All’inizio l’ho sempre scusato perché pensavo fosse molto innamorato e che magari aveva paura di perdermi, ma ormai sta diventando insostenibile perché lui conduce tranquillamente la sua vita mentre io non posso fare nulla o avere amici se non sono suoi amici. Il problema è che spesso dice bugie, che smentisce anche davanti alla verità, pur di non farmi fare le cose perché io, ovviamente, prendo l’occasione per potermi far valere sul poter fare pure io come voglio.
Lui è una persona, secondo me, un po’ borderline perché non lo sopporta nessuno, vuole avere sempre ragione lui e urla facilmente. Tante volte ha urlato anche contro di me anche per cose stupide come prendere un bicchiere anziché un altro ecc. I genitori, anche se vedono questo comportamento, non lo sgridano mai, anzi a volte mi dicono che devo passarci sopra. Di solito quando litighiamo lui sparisce e di solito torno io perché mi manca; questa volta mi sono scocciata e dopo tantissimi giorni ho pensato di essermi addirittura lasciata, fino a quando è tornato dal nulla come se nulla fosse.
Io ora non so più cosa voglio; vorrei stare con lui ma voglio che cambi, ma allo stesso tempo so che non può cambiare e che forse dovrei pensare ad andare avanti. Io comunque ho un difetto: sono una persona che si annulla per il benessere degli altri e questo essere sempre così disponibile e debole sicuramente ha ampliato il disagio nella coppia. Ogni volta che sto male mi ha sempre lasciato sola ad affrontare tutto (questo comunque mi ha reso più forte) e anche per favori mi ha sempre detto che devo arrangiarmi sola, mentre lui quando sta male dice che sono l’unica che lo capisce. Sono davvero indecisa su cosa fare, mi sento in colpa a non tornare con lui, dato che l’altro giorno piangeva come un disperato perché dice di essere depresso e che solo io posso salvarlo, ma sono stata troppo male. Dite che sbaglio?
P.S. Vorrei aggiungere che le umiliazioni sono dirmi che non sono capace a fare niente e prendermi in giro con sua mamma sulla mia incapacità, secondo lui, di fare le cose. Con i miei genitori non porta rispetto, parla male di casa mia con tutti. Io invece sono stata sempre molto educata nei confronti dei suoi genitori, ma non sopporto più questa situazione. Spesso mi sembra che le persone ci evitino per lui e ho paura a fargli conoscere i colleghi perché mi spaventa per come si rivolge se si tocca qualche argomento.