Il peso dei continui litigi con mia madre

Ieri sera ho avuto l'ennesimo litigio con mia madre, o meglio, lei ha litigato da sola con me, come al solito.

Quando vivevo con lei, era arrabbiata con me 4/5 giorni alla settimana, tutte le settimane.

Ieri si è arrabbiata perché ho aperto la telefonata chiedendo perché lei e mia nonna paterna non mi avessero chiamata sabato, come prestabilito.

Si è infuriata, ha alzato la voce, ha detto che lei ha dei problemi e che io so solo farle domande inopportune.

Ogni volta mi sento molto debilitata.

Mi prometto di chiudere i rapporti con lei, ma il pensiero mi dà molto stress.

Mi viene anche un po' da compatirla, perché credo che il tutto sia frutto di gravi problemi psicologici.

Ultimamente, quando fa così, lascio correre. Mi sento triste, ma ci passo sopra.

Però forse è ingiusto.

Ho sentimenti misti rispetto a questi litigi.

Citazione da la huesera

In che senso?

Mi prometto di chiudere i rapporti con lei, ma il pensiero mi dà molto stress.

Mi viene anche un po' da compatirla, perché credo che il tutto sia frutto di gravi problemi psicologici.

Distanza fisica c'è, visto che lei vive a Roma e io ad Amsterdam; distanza emotiva la sto costruendo negli anni.

Ho deciso di non richiamarla, lei si aspetta che io telefoni e le chieda scusa...

Ho provato negli anni a elaborare strategie per non farla arrabbiare, ma sembra impossibile. Credo di essere il suo capro espiatorio.

Sono tornata a Roma per le vacanze di Natale.

Ogni mio rientro schiarisce qualche informazione sul mio passato.

Me ne sono andata all'estero per prendere le distanze dalla confusione mentale che mi causava la mia famiglia.

Riesco a vedere bene solo adesso l'immenso egoismo di mia madre, quanto abbia cercato di isolarmi e sabotarmi per rendermi fragile e sentirsi importante per me, la sua invidia per le mie amicizie e le mie relazioni, i suoi tentativi di distruggere il rapporto con mio padre, e la mancanza di responsabilità di mio padre verso la sua vita e il rapporto con me.