Ciao a tutti. Racconto un po' cosa è successo e come mai sto così male.
Ho 40 anni e ho reincontrato una ragazza della mia stessa età. Una donna, diciamo, con la quale non ci vedevamo da anni. Eravamo stati insieme ai tempi della scuola, ricordo che mi piaceva molto e che anche io le piacevo.
Iniziamo a risentirci. Scopro che lei è sposata con 3 figli, ma che col marito non va bene e sono praticamente amici. Mi fa capire che non avrebbe problemi a intraprendere una conoscenza extraconiugale. Iniziamo così a sentirci, mandarci messaggi. Non solo del tipo "come stai" ecc., ci sentiamo tutto il giorno, dalla mattina alla sera, nonostante il lavoro.
Io le dico che mi sto affezionando, che mi piace molto. Ci vediamo al lavoro da lei, parliamo ore. Ci scambiamo sguardi di intesa. Ci diciamo che vorremmo vederci, baciarci, stare insieme ecc. Va avanti così, con questi scambi di messaggi e chiamate. Vado a trovarla in continuazione. Mi accorgo che mi sto innamorando e le dico di non giocare con me perché potrei farmi male, visto che ho preso diverse fregature. Ma lei mi rassicura, dice che mi vuole.
Fino alla sera prima mi scrive: "Quando ci vediamo? Notte, sogni d’oro" ecc. Dal mattino dopo, sparita. Le mando il buongiorno come sempre. Nessuna risposta. Messaggi vari nemmeno letti. Dopo 6 ore di attesa vedo che legge i messaggi e mi dice: "Non posso".
All’inizio penso abbia problemi suoi. Poi, dopo un altro po' di insistenza (visto che ci siamo sempre sentiti senza problemi), mi dice che è stata tutta la notte sveglia a pensare e ha deciso che non vuole intraprendere relazioni extra. Vuole dedicarsi solo ai suoi figli, perché sente che pensando a me, oltre al resto, toglie tempo a loro.
Io sono sbigottito. Una lama avrebbe fatto meno danni. Un dolore lancinante. Premetto che non ho mai messo pressione o altro per vederci, non ho mai detto di togliere tempo ai figli ecc. Anzi, sono sempre stato in punta di piedi. Chiedo spiegazioni. Dico: "Scusa, ma ieri sera mi hai scritto se passavo da te, che non vedevi l'ora di vedermi, e ora mi molli così?" L’avevo avvisata che mi stavo affezionando e che mi piaceva molto. Le ho chiesto se avesse intenzione di continuare o no.
Eppure, ho preso una fregatura mostruosa. Dalla sera alla mattina ho preso una cantonata e ho pianto come un disperato. Sono dovuto stare anche a casa dal lavoro perché ho avuto una crisi di panico assurda. Riesco a farmi chiamare, visto che non voleva nemmeno parlarmi al telefono, ma continuava a dirmi: "Basta, ti prego, non mi scrivere più".
Io volevo sapere cosa stava succedendo, perché dalla sera alla mattina non mi voleva più. Ovviamente in lacrime da ore, le rispondo. Lei mi ripete che ora deve dedicarsi ai figli e non può pensare a nessun altro che non sia loro. Mi chiede scusa, dice che ha sbagliato lei e che non avrebbe nemmeno dovuto iniziare.
Certo, il problema però ora è che io sono a pezzi. Sono a terra, non mangio, non faccio nulla. Sono sul divano come un'ameba e non riesco a darmi una spiegazione. Lei dice che è meglio ora, che magari se andavamo più avanti ci stavo peggio.
Ma io sto malissimo lo stesso. Che sia una settimana, due, un mese o due non cambia nulla. L’amore è amore e la sofferenza è assurda. Addirittura mi ha detto: "Rimaniamo amici perché mi trovo bene a parlare con te". Sono allibito. Sono distrutto. Aiutatemi, per favore.