Vorrei farmi un giro per Roma, ma dovrei farlo da solo
Qual è il problema? Una passeggiata all'aperto (anche da soli) direi che è quasi sempre meglio rispetto a crogiolarsi nella tristezza a casa...
Vorrei farmi un giro per Roma, ma dovrei farlo da solo
Qual è il problema? Una passeggiata all'aperto (anche da soli) direi che è quasi sempre meglio rispetto a crogiolarsi nella tristezza a casa...
Ti capisco... Anche io non riesco a passeggiare da sola, mi viene l'ansia, mi fa sentire ancora più triste.
Ti capisco... Anche io non riesco a passeggiare da sola, mi viene l'ansia, mi fa sentire ancora più triste.
Il passeggiare da "soli" è una pratica utile. Quando siamo con noi stessi, in mezzo a tutto il resto che si muove, non dovrebbe provocare tristezza, ma consapevolezza. Ci stiamo forse criticando troppo?
Comunque, se il problema è la "solitudine", perché non pensare di ascoltare musica o la radio con le cuffie? È una soluzione. Oppure si può sempre trovare una compagnia di camminata.
Generalmente è l'opposto: quando si va a camminare, si cerca il contatto profondo con noi stessi, nell'azione e nel movimento.
Il passeggiare da "soli" è una pratica utile. Quando siamo con noi stessi, in mezzo a tutto il resto che si muove, non dovrebbe provocare tristezza, ma consapevolezza. Ci stiamo forse criticando troppo?
Comunque, se il problema è la "solitudine", perché non pensare di ascoltare musica o la radio con le cuffie? È una soluzione. Oppure si può sempre trovare una compagnia di camminata.
Generalmente è l'opposto: quando si va a camminare, si cerca il contatto profondo con noi stessi, nell'azione e nel movimento.
Mi sento come inadatta, non conforme, sbagliata, mentre cammino o vado in bici, vorrei farlo ma mi viene da tornare in casa il prima possibile. Scusa keiji per l'intromissione non attinente.
Mi sento come inadatta, non conforme, sbagliata, mentre cammino o vado in bici, vorrei farlo ma mi viene da tornare in casa il prima possibile. Scusa keiji per l'intromissione non attinente.
blossom capisco. La percezione è una lente che indossiamo, involontariamente. Già il fatto che ti "senta" e "non sei" è un bel distinguo.
Deduco che se accompagnata da qualcuno, queste sensazioni non ci sono. Giusto?
Scusa keiji per l'intromissione non attinente.
Non preoccuparti
Potremmo andare insieme a camminare/in bici (scherzo, si cerca di sdrammatizzare). Per il resto sono molto d'accordo con Pulmino73.
blossom capisco. La percezione è una lente che indossiamo, involontariamente. Già il fatto che ti "senta" e "non sei" è un bel distinguo.
Deduco che se accompagnata da qualcuno, queste sensazioni non ci sono. Giusto?
No non ci sono, anzi sto bene, chiacchiero e mi distraggo!
Non preoccuparti
Potremmo andare insieme a camminare/in bici(scherzo, si cerca di sdrammatizzare). Per il resto sono molto d'accordo con Pulmino73.
Insieme è più divertente.
Mostra di PiùCiao a tutti, giornate uggiose. Umoralmente, soprattutto. Mi sento ansioso-depresso e non so che fare. Vorrei farmi un giro per Roma, ma dovrei farlo da solo e dovrei studiare per lavoro. Mi sono alzato alle 14:30 perché mi è presa un po' d'ansia mista a quel vuoto che non riesco a colmare. Ho pranzato alle 15 e ciò non va bene. Sento che sto sprecando tempo e mi sento bloccato. Sto cercando di non darmi troppo addosso perché sarebbe controproducente.
Se avessi persone con cui uscire, forse sentirei meno questa tristezza, e in questi casi il pensiero va alla mia ex. Sto cercando di accogliere tutto senza pressioni, ma è dura. Ieri ho avuto un attacco di panico/calo di pressione in doccia, ma dopo un po' mi sono forzato e sono uscito.
Questo umore così mi fa rabbia e sto sprecando il weekend. Di solito mi viene in mente qualcosa, ma al momento niente... Come diavolo devo fare? So che devo trovare la forza dentro di me, ma non riesco. È frustrante. Vorrei tornare a due settimane fa, quando stavo bene, ero di umore decente, ma non si può. Questo è chiaramente uno sfogo e so che, semmai qualcuno leggerà, non potrà farmi nulla.
Sto comunque evitando il pensiero catastrofico, sto cercando di riallinearmi con il pensiero e con lo spirito.
La butto lì: consigliate qualche lettura? Cosa dovrei fare?
Ciao keiji, come va? (domanda un po' stupida...)
Per me è più o meno uguale, pure io vorrei uscire a farmi un giro ma il fatto di essere solo mi fa sentire a disagio e quindi tendo a rinunciare. La mattina mi sveglio presto (anche troppo) ma, nonostante ciò, non concludo granché... Le giornate mi passano e sento di non sfruttare bene il tempo a disposizione...
Come lettura ti potrei consigliare "Succede sempre qualcosa di meraviglioso" di Gianluca Gotto. Ho finito di leggerlo da poco e devo dire che mi ha aiutato parecchio, fa riflettere...
Ciao Keiji, come va? (Domanda un po' stupida...)
Per me è più o meno uguale. Pure io vorrei uscire a farmi un giro, ma il fatto di essere solo mi fa sentire a disagio e quindi tendo a rinunciare. La mattina mi sveglio presto (anche troppo), ma, nonostante ciò, non concludo granché... Le giornate mi passano e sento di non sfruttare bene il tempo a disposizione...
Come lettura ti potrei consigliare "Succede sempre qualcosa di meraviglioso" di Gianluca Gotto. Ho finito di leggerlo da poco e devo dire che mi ha aiutato parecchio, fa riflettere...
Ciao Mr_Scar,
ho appena commentato il tuo thread. A me va meglio. Non è successo chissà che esternamente, ma dentro di me ho acquisito più consapevolezza che le cose posso farle. Sto un po' cavalcando l'onda: sto cercando casa in affitto con un mio amico (anche se non è così semplice), ma anche da solo ce la farei. Ce la devo fare. Sto andando ad un sacco di concerti di musica che mi piace nel fine settimana ed ogni tanto durante la settimana (cosa che faccio già da quando sono single, ossia negli ultimi sette mesi), però con la differenza che ad alcuni sono andato anche da solo. Mi metto a parlare con i proprietari dei locali e con baristi/e e sono un po' più centrato su me stesso.
Almeno per ora è così, poi sicuramente ci saranno dei periodi più "bui", ma sto cercando di prepararmi a viverli in maniera diversa, meno impattante sul lungo andare. Insomma, sto cercando di non reprimere, che per me è un fardello che mi porta ad avere un distacco dalle emozioni e le conseguenti depressioni/dipendenze affettive.
Sì, Gianluca Gotto so chi è e anche a me ha aiutato un po' quando stavo malissimo. Da più lucido mi sento di dire che la sua visione è salutare, però la mente è sempre qualcosa che ci serve per affrontare la realtà, non la si può isolare completamente. Bisogna lavorare sui pensieri, sul dare tempo alle emozioni ed ai sentimenti. Purtroppo, quando si sta male così fa veramente schifo, ma va accolto e gli va dato il tempo che ci vuole.
Tu, Mr_Scar, stai facendo tutto quello che puoi ed è un percorso onorevole. Anche se non lo senti ora o pensi che ti prenda in giro, sappi che sei molto coraggioso e sono fiero di te, perché la stai affrontando e ti stai mettendo in gioco (hai iniziato una psicoterapia e non è poco). Ora l'unica cosa che devi sapere è che ne uscirai. Se ti serve, scrivilo su un poster o un quadro ed appendilo alla parete, ma sappi che una delle poche certezze è questa. Sei forte e, senza ossessionarti, ce la fai. Ora non lo vedi ed è normalissimo: piangi e sfogati come puoi, senza farti troppo del male, e poi, quando vedrai le cose in modo più lucido, ti renderai conto che non hai colpe e che sei molto più forte di quanto pensavi.
Spero che in cuor tuo non mi insulterai per queste mie parole. Se lo farai, sarà legittimo e, in caso, lo comprenderò molto bene. Ora hai degli occhiali neri e vedi nero, ma piano piano li toglierai e vedrai tutto meglio.
D'altronde, "Non può piovere per sempre". È un dato di fatto.
Ti rinnovo il mio abbraccio.
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