A me sembra che metterla sul religioso e sul culturale non porti molto lontano. Avere paura della morte è naturale; semmai, la cultura e la religione ti danno gli strumenti per superarla, sia per un greco con la sua accettazione della scadenza naturale, sia per un cristiano che vede un aldilà.
Io eviterei di parlare di influenze culturali e più semplicemente direi che passare la vita a rincorrere i beni materiali ti espone a queste paure. A prescindere che fossero culti pagani o cristiani, credere in qualcosa di soprannaturale ti aiuta. Se no, ti va bene fino a un certo punto, ma poi evidentemente ne paghi le conseguenze. Il problema non è il Cristianesimo ma l'Illuminismo con la sua pretesa di eliminare la dimensione metafisica. E ti ripeto, in epoca alessandrina, quando sul mondo mediterraneo si affacciò l'ombra della secolarizzazione, seppure in misura minore rispetto a oggi, i suoi abitanti, anche i greci, affrontavano problemi simili.
Nemmeno io credo che porti lontano questo discorso, anche perché non mi pare che l'opener riflettesse sulla paura della morte (e nemmeno io).
Il riferimento iniziale era questo:
PPS. sono inferocito con Dio che non mi ha reso credente.
Buona vita, ciao.