Non esiste il male minore perché dipende dalla situazione, molti traditori asseriscono che perderebbero un sacco di soldi, la casa, dovranno pagare gli alimenti e robe del genere. Dicono tali cose sempre per giustificare la menzogna e ci si dimentica fondamentalmente che dall'altra parte c'è una persona, non un oggetto e magari si hanno anche dei figli sui quali ricadrebbe la cosa anche su di loro. Un conto è un divorzio consensuale dove entrambi i genitori si mettono a spiegare i motivi ai figli e che può capitare che le persone non si amino più, un altro conto è metterli davanti al fatto che c'è stato tradimento e doverli far scegliere da che parte stare visto poi il casino che ne deriverebbe.
Secondo me tradire oggi giorno (con i tempi che corrono) non è la soluzione di niente e andrebbe punita e non tollerata come pratica (nel matrimonio). Secondo wikipedia nel 2018 si è arrivati al 46.88% di divorzi in Italia, quindi non si può parlare di mancanza di libertà nel divorziare. Negli anni bui, quando c'era la legge che negava all'uomo di portarsi le concubine a casa e di mandare in prigione la moglie se tradiva, si è fatta rivoluzione abrogando tale legge, ma non si è messa parità nella pena, ma libertà di tradire per entrambi, quindi, politicamente parlando, si è "accettato" il tradimento a livello legale. Chiunque perciò parli contro il tradimento diventa un moralista che non sa accettare la realtà dato che la legge non lo vieta e io personalmente questo lo trovo disgustoso, ma solamente perché non sono uno di quelli che tradisce.