Tradire da innamorati

  • Nessuno è speciale, in realtà oggettiva, dunque non può essere una relazione a darti quel tipo di importanza personale; ed è nel volerla avere che io vedo una mancanza di maturità.

    La mia visione prospettica è diversa. Non è il fatto di essere speciale per lui, o lei, anche se ovviamente è una bella sensazione, quanto corrispondente alla realtà oggettiva è un altro discorso. Il fatto è che è lui ad essere speciale per me, e questo lo posso ben sapere io che lo provo. Si può discutere di realtà oggettiva fin che si vuole ma noi non siamo oggetti, siamo soggetti.

  • È un ragionamento che, secondo me, è talmente articolato e personale che a capo di una valutazione condivisa non ci si arriverà nemmeno tra due milioni di anni.

    È un po' come porsi le domande esistenziali della filosofia classica.

    Se dovessi guardarlo da un punto di vista fisico, ergo andare con una donna mentre ho una relazione, sarebbe soggettivamente normalità (per i punti che Bruce ha esposto, ovvero un fatto psicologico che ti porta a compiere il gesto) e oggettivamente tradimento.

    Se dovessi guardarlo da un lato metafisico del concetto di "amore" (nella sua forma più estrema di concetto spirituale), allora non potrei mai andare con una nuova fiamma, poiché sarebbe, soggettivamente, tradimento e oggettivamente normalità.

    Mi spiego meglio su questo punto:

    Un po' come le donne e gli uomini di una volta, che, rimanendo vedovi (ma anche se togliamo il vincolo matrimoniale, il discorso non cambia), non volevano più nuove relazioni, essendo legati a quella defunta. Vedendo come tradimento ogni affezione successiva alla dipartita.


    No, secondo me è troppo complesso come ragionamento per applicare un "punto" definitivo.

    Saranno solo "virgole", "punti e virgola" o "punti e a capo".

    - Tutto questo sacrificio.. solo per questo? -

  • Voler essere speciali è appunto una favola, perché nessuno lo è. Per questo si può amare una persona per un motivo e apprezzarne un'altra per un altro motivo, come nell'esempio del gatto.

    Quando hai una persona nel cuore e tu sei nel suo, si è speciali eccome per entrambi. La favola può nascere solo nel momento in cui si è disposti a far sì che nasca, senza guardarsi intorno ad ogni occasione. Chiaramente, in quest'epoca di edonismo sfrenato e immaturità dilagante, mi rendo conto che queste parole sono gettate al vento ma non per questo, per quanto mi riguarda, perdono di validità.

  • Solo il passaggio generazionale è riuscito a far entrare nella testa delle persone che gli omosessuali non sono sodomiti e che orientamenti sessuali non etero non sono il male, non sono inferiori o superiori, sono solo diversi. Penso che succederà la stessa cosa per le non monogamie etiche.

    Questa è una percezione legata al fatto che molte persone si sono adeguate al clima intimidatorio del politicamente corretto, ma molti in cuor loro mantengono le convinzioni di sempre. Quelli che hanno abbracciato le "nuove" visioni sono appunto soprattutto i giovani, le cui menti sono state plagiate con successo dalla propaganda. Che continua imperterrita, altro che "paura del nuovo".

  • Vero, ma il problema è "capire cosa è accaduto". Io so solo i racconti di questa persona, che sono integrati dalla mia empatia ipertrofica, ma questa volta manca comunque qualcosa.

    Cosa sia accaduto, nel particolare, non saprei.


    Per questo mi sono limitata ad enunciare dei principi (per me) a valore generale:

    L'amore è un sentire individuale, quindi, possibile che una persona "senta" di amare (con relativi limiti) anche quando questo amore visto dall'esterno non ha le qualità tipiche dell'amore: non è fedele, né altruista, o reciproco.


    In questo specifico caso non so di preciso cosa significa "amare" per questa persona, ma a quanto vedo è un "amare" molto classico, abbastanza conforme al sentire comune.

    "Sentire" e "significare" sono due cose diverse.


    Ti faccio un esempio: supponiamo che io fossi una personalità evitante, per me l'amore significa trascendenza, qualità ideali di ogni sorta, impegno, eccetera. Questo è quello che racconto a me stessa e agli altri risultando convincente sia con me stessa e pure con gli altri.


    Ma, come "sentire", in realtà, posso esprimere un amore evitante.

    Infatti il mio comportamento evitante prima o poi "tradirà" le mie dichiarazioni.


    A 14 anni non si può amare, non in senso confermabile. A quell'età la corteccia prefrontale non è abbastanza formata per capire cosa significa.

    Certo. Era un'analogia, un esempio di quanto ho detto sopra: ognuno pensa che l'amore provato sia reale, perché l'amore è un sentire.


    Poi, si può discutere cosa sia l'amore in termini "ideali".

    Ma, una personalità borderline, il massimo che può provare (è per essa sarà reale), è l'amore tipicamente dipendente.


    Poi è possibile (e soprattutto auspicabile) che queste limitazioni si amplino e vengano riconosciute per quello che sono (ossia limiti): anche se l'amore dipendente è drammaticamente vero per chi lo prova (e io ne so qualcosa essendolo stata), si può scoprire che tale sensazione è vera, e fa anche soffrire di conseguenza, ma, è possibile "Evolversi" verso un sentire superiore. Che equivale a riconoscere l'amore dipendente con un altro nome: attaccamento.


    Non a caso ho detto che l'amore è una meta dove stiamo faticosamente andando e non un punto di partenza. Il punto di partenza è l'innamoramento, l'idealizzazione: espressioni che saranno via via sfrondate dalle esperienze e soprattutto dalla sofferenza che essere portano con sé.


    Non esiste il signore con il gatto sulle gambe e l'anello con il rubino anche nella nostra testa, a meno di non essere schizofrenici o psicotici atipici.

    Forse vorresti trovare una lettura, anzi, un "modello" a guisa di schema squisitamente psicometrico.


    In modo che ti risulti l'equazione perfetta. Magari da applicare ad altri casi.

    E' parte della tua forma mentis voler "trovare" la soluzione al problema in questi termini, scusa la mia presunzione nell'asserire implicitamente di conoscerti così bene.


    Io e Garden (non ho letto accuratamente tutti i suoi post, vista l'ora tarda di ieri), stiamo facendo una lettura più filosofica.


    Quale che sia il "modello" che la psicologia offre per spiegare una persona che afferma di amare eppure tradisce (e io non so quale sia tale modello o tale diagnosi) la lettura filosofica si occupa di mettere in discussione i presupposti sui quali si vanno a cercare le conclusioni.


    Per cui, "essere innamorati", "amare", "avere contatto con la realtà" ... tutti aspetti molto relativi fino a prova contraria. Se questa prova non v'è, anche se la psicologia non nel DSM il disturbo per spiegarlo, amore e "conoscenza di se stessi" sono ambiti veramente complessi che meritano a mio avviso letture a sé.


    miss Juniz

    Ti rispondo con una faccina a te molto cara: :/

  • Per questo si può amare una persona per un motivo e apprezzarne un'altra per un altro motivo, come nell'esempio del gatto.

    Mi sono persa l'esempio del gatto, ma mi sono persa in generale alcuni passaggi, devo andare a leggere le pagine precedenti.


    Sicuramente è una bella cosa riconoscere qualità anche negli altri e non solo in una persona. Tuttavia quando questo si traduce in un "poliamore" o in una "relazione aperta", o nel tradimento la cosa mi puzza assai.


    E mi puzza di Ego.


    La nostra anima (a mio avviso), riconosce la sua compagna di percorso. Quella che sarà l'esperienza più importante e a volte per questo motivo anche più difficoltosa e sofferta (ma per tale ragione piena di opportunità evolutive per l'anima stessa).


    A volte l'Ego ha paura e fugge, cercando conferme in altre relazioni o persone. Il tradimento, spiritualmente parlando, così lo leggo.

  • (mia richiesta: so che sto toccando temi non socialmente accettati quindi mi piacerebbe, ma non lo pretendo, non beccarmi toni aggressivi o passivo-aggressivi a caso da chi pensa che esista solo la monogamia e che sia giusta solo quella e che debba valere per tutti gli esseri umani come se fossimo fatti tutti con lo stampino. Il mondo è vario. Grazie. Ciao).

    Ho letto i tuoi post, le parole giudicanti e spregiative che hai usato quali "pensiero medio", eccetera. No non ricambierò l'aggressività che tu stessa hai rivolto per prima ai partecipanti della discussione.

  • Sono diversi, nessuno è migliore dell'altro. Questa cosa sembra assurda, spaventa, ma diventerà gradualmente accettata e capita, serve solo TEMPO.


    Io personalmente ho capito che non ho intenzione di spingermi molto a spiegare, perché so che è inutile tentare di far entrare questi concetti in una porta chiusa. Non entrano e spreco tempo.

    Ti spiego perché i tuoi toni risultano aggressivi, prima ancora delle risposte, che comunque non lo sono state. Come quella di Alba, con la quale potrai non essere d'accordo ma comunque lei ha argomentato il perché della monogamia (un perché per me condivisibile, anche se io ho la mia visione personale in merito).


    Sei entrata a gamba tesa come se tu possedessi delle verità in tasca che non si possono dire per via di una supposta ottusità verso questi argomenti.


    A me piace leggere le argomentazioni invece, non solo le affermazioni. Le argomentazioni credo siano sempre rispettabili anche se non condivisibili.


    Ammesso e non concesso che la monogamia sia un retaggio culturale da superare, quali sono le argomentazioni a favore delle relazioni non-monogame?


    Il fatto che esistano non è sufficiente, per me. Perché non posso sapere se una persona vive una relazione aperta per egoismo, e dare quindi per scontato che sia tutto oro quello che sembra luccicare.


    Questo senza voler negare a priori queste realtà. Sono disponibile a comprenderle, a capirne le motivazioni e chissà magari arrivare a condividerle (anche se ne dubito), ma vorrei prima poterle vagliare al mia logica prima di accettarle e basta.


    Che siano presentate come dati di fatto, e che l'argomentazione sia che non sono socialmente accettate, non è sufficiente a sostenerne la "validità", per me.


    Al netto del fatto che per quanto mi riguarda ognuno è libero di fare ciò che vuole e "amare" quante persone vuole.

  • Ne sono abbastanza convinto anche io, ma so che certi disturbi di personalità po

    Anche io ne sono convinto. In assenza di disturbi della personalità, una persona che ama non tradisce. Posso ammettere (non giustificare) un mero cedimento di natura prettamente sessuale, ma sui sentimenti no. So che esistono le persone poliamorose, non giudico, probabilmente sono una nicchia, ma dal mio punto di vista personale se amo, non tradisco.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Ciao Juniz


    Vorrei chiarire questo:

    In alcune risposte sul tema non c'è curiosità nel cercare di capire, c'è chiusura mentale e io non posso farci niente e ho capito che è inutile mettermi a parlare a muri. Pensassero quello che vogliono di altri esseri umani come se in una categoria tutti sono il male: questa è paura del diverso e del nuovo... Dico solo che non siamo tutti uguali e vedere la non monogamia come sbagliata a prescindere o che chi ne fa parte ha per forza problemi è banalizzante, sminuente, denigratorio.

    Ho scritto "alcune" risposte, non ho scritto "tutte" le risposte. Non mi stavo riferendo a te, non mi stavo riferendo a tutti.


    e in particolare ho risposto a questo:

    voler "amare" più persone contemporaneamente indica un vuoto interiore, una mancanza di maturità emotiva o l'incapacità di gestire le complessità di una relazione profonda

    e io ho risposto che:

    In alcune risposte sul tema non c'è curiosità nel cercare di capire, c'è chiusura mentale e io non posso farci niente e ho capito che è inutile mettermi a parlare a muri. Pensassero quello che vogliono di altri esseri umani come se in una categoria tutti sono il male: questa è paura del diverso e del nuovo... Dico solo che non siamo tutti uguali e vedere la non monogamia come sbagliata a prescindere o che chi ne fa parte ha per forza problemi è banalizzante, sminuente, denigratorio.

    Stop, mi fermo qui e spero di essermi spiegata :slightly_smiling_face:

    We are whispers from the past fading into the future.

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