Da oltre dieci anni abuso di alcool.
Da adolescente non bevevo, complice l'anoressia che mi faceva temere l'alcool come fonte di grassi e calorie. Poi ho provato della birra a stomaco vuoto e si è creata l'associazione positiva "alcool-benessere". Quella sera mi sono sentita al settimo cielo, sollevata per la prima volta da tutto il mio dolore. Da allora non ho più smesso di bere. Ho cominciato a svuotare casa di mia madre di tutti i superalcolici che c'erano, ho fatto carte false per racimolare qualche spicciolo per procurarmi la mia "droga", sempre avversata e odiata dal resto della famiglia perché per loro era una vergogna.
Ho fatto scene pubbliche, mi sono ubriacata in pubblico, quindi tutto il contado sa della mia dipendenza; quando bevo non sono violenta o aggressiva come diventano alcuni, anzi divento gentile e dolce più del solito, piango tantissimo e sto da sola. Però la mia famiglia mi odia per questo lo stesso, mia madre mi chiama "ubriacona".
Oggi pomeriggio ho avuto una vera crisi per l'alcool... ho iniziato a piangere a dirotto e poi, rompendo la promessa di non bere mai più, sono andata al supermercato sotto casa e ho acquistato cibo e una bottiglia di amaro...
Ho bevuto un bicchiere, non di più, e non ho mangiato nulla perché non avevo fame... mi sentivo anzi nauseata e depressa... Pago il mio alcool con la mia pensione da invalida che mi danno ogni mese (300 euro in tutto), perché mia madre giustamente non mi passa un soldo...
Ogni giorno mi impongo di smettere e ogni giorno cedo a sera...
Mia madre dice che perderò il mio compagno così facendo... ed è vero: immaginatevi che noi conviviamo normalmente (adesso io sono tornata dai miei per vacanze), lui torna a casa da lavoro ogni sera e mi trova lì ubriaca come una m∙∙∙a a piangere, e poi lo scongiuro di andare a cena fuori, o di accompagnarmi a comprare altro alcool... tutto questo deve finire, ma non so come.
Nel servizio pubblico sono seguita da una psichiatra e mi ero rivolta a un servizio per l'alcoolismo tipo SERT, ma per alcune antipatie in campo sanitario sono stata diffamata presso il medico del servizio alcolismo e lui mi ha scaricata dicendomi di rivolgermi agli Alcolisti Anonimi (AA).
Ho chiamato gli Alcolisti Anonimi ma non mi convince quel servizio... perché non c'è nessun medico, solo persone che soffrono e si confrontano...
Mentre io vorrei essere aiutata concretamente... perché ne va della mia salute (ho il fegato grasso) e della mia vita (perderò tutto)...