Penso sempre a quando mio padre non ci sarà più

  • Io ho un carattere "poco affettuoso e solitario", solo una volta abbracciai mio padre e ricordo benissimo il momento, era quando lasciai casa mia per andare dall'altra parte dell'Italia. Non per mancanza di affetto, io gli voglio un gran bene, solo che sono fatto così ?( ora ho il rimpianto di avergli dimostrato poco quando potevo.

    Sta tranquillo, quell'unico abbraccio è stato uno dei momenti più felici che la vita gli ha donato... mi ci gioco quello che volete.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Ricordo che da piccolo non dormivo la notte, pensavo e ripensavo alla perdita dei miei, un po' come fai tu e come immagino facciano in molti.

    E' vero. Io da piccola ero terrorizzata dalla morte dei miei nonni per esempio, ricordo che una volta mi misi a piangere pensando al momento in cui mia nonna non ci sarebbe stata più. Erano un po' come dei genitori per me perché da piccola ero ogni giorno da loro e il fatto che fossero già grandicelli (per come li percepivo io) mi portava a temere moltissimo questa eventualità.

    Nello specifico, ho perso mia nonna proprio lo scorso anno e non è stata per nulla un'esperienza dolorosa. Anzi, date le grandi sofferenze e anche l'età importante, l'ho vista come una cosa del tutto naturale e anche giusta (passatemi il termine, le ero legatissima, ma essere costretti a letto e non riconoscere più nessuno non è una gran vita).

    Questo per dire che realtà e paure di fatto corrono su due fili distinti e quello che immaginiamo in un determinato momento potrebbe non rispecchiare per nulla ciò che poi andremo a vivere.

  • Ciao, hai la fortuna che tuo padre adesso stia bene, goditi ogni singolo momento con lui.


    Ho perso mia madre a causa di una brutta malattia, e quando mi dissero che le rimanevano pochi mesi di vita, il mio mondo è crollato. Sai quanto darei per tornare indietro nel tempo e dirle tutte le cose che non ho avuto il tempo di dirle?


    Tuo padre è vivo, sta bene e ti ama profondamente. Se hai questa grande paura, onoralo ogni giorno. Dedica ogni momento libero a lui, fagli un regalo, abbraccialo, digli quanto gli vuoi bene.


    Io avevo una sorta di sesto senso e sapevo che mia madre non avrebbe vissuto ancora a lungo. Ma cercavo di scacciare via questo pensiero perché temevo di essere troppo catastrofica e perché queste cose non vanno pensate, altrimenti ti tormenti inutilmente. La sua età non conta, potrebbe vivere anche fino a 100 anni, ma se ti ossessioni con questo pensiero, rovini tutto.


    Adesso sta bene, no? Dimostragli il tuo amore in tutti i modi che conosci, e considerati fortunato perché lui ti ama. A me invece mio padre mi schifa proprio, e da anni non provo più amore per lui. Mia madre invece era tutto per me... e quanto avrei potuto apprezzare di più i momenti in cui era ancora in salute! Certo, l'ho amata, l'ho vissuta, coccolata, riempita di regali e attenzioni, ma se ci ripenso, ho fatto troppo poco.


    Non pensare al domani, vivi il presente. Però capisco che questi tuoi pensieri provengono da uno stato ansioso. L'ansia è una brutta bestia che ti fa vivere male tutto ciò che è bello. Ma finché tuo padre sta bene, ritieniti fortunato.


    Se pensi che prima o poi si ammalerà, rischi solo di portargli sfortuna. Quindi sorridi! Lui è lì con te, e ogni giorno con lui è una festa.


    Organizzagli belle feste di compleanno e di onomastico, se vedi qualcosa che gli piace compraglielo, cucina per lui il suo piatto preferito, portalo con te a fare viaggi, parlagli di te, guardate film insieme, fate una bella passeggiata, abbraccialo il più possibile, digli che gli vuoi bene.


    Insomma, esistono infiniti modi per dimostrare quanto si vuole bene a qualcuno. Non commettere il mio stesso errore, perché così ti rovini con l'ansia i momenti belli. Ne avrete ancora un sacco di anni da passare insieme, quindi sorridi!

  • Ciao, anche a me capita.

    Ho una situazione diversa dalla tua, ma sono andata a vivere da sola e, quando succede, ti accorgi di chi ti è vicino sempre, in ogni caso, cioè i tuoi genitori.

    Ogni tanto mi spaventa l’idea di rimanere sola al mondo.

    Anche se ho mio fratello, che però vive lontano, gli altri non si cureranno mai di te come fanno i genitori, e temo appunto di trovare poche persone su cui contare.

    Però, comunque, mi sto creando un gruppo di conoscenze e amicizie sincere. Lo so che non è uguale, ma tra le tante persone potresti trovare chi ti tende una mano e magari togliere un po’ di questa paura.

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