Il sesso in base all'età

  • Uno dei topic aperti di recente, mi ha fatto sorgere una curiosità sull'ambito sessuale in base all'età.
    La vostra spinta sessuale quanto è calata nel corso degli anni? E quanto è importante in una relazione la frequenza dei rapporti sessuali rispetto a quando eravate più giovani?

    Io ad esempio non ho mai avuto una carica sessuale così forte, mi piace ma non sono la ragazza che lo farebbe spesso, infatti per me una relazione è 60% stare bene con quella persona a livello caratteriale e 40% il sesso, anche vero però che ho sentito uomini (probabilmente ci sono anche donne) che mettono il sesso al primo posto ed è praticamente un 80% di tutto il rapporto. Voi cosa ne pensate?

  • Odio le statistiche sul sesso tipo quante volte bisogna farlo. Ogni coppia ha una storia a sé, ogni fase della vita ha una storia a sé. Poi ovviamente i cicli biologici esistono. Chiaramente alla mia età non ho gli stimoli fisici che potevo avere a 20 o 30 anni, ma questo è del tutto normale. Quello che posso dire della mia personale esperienza è che con l'età è diminuta la quantità, ma sicuramente è aumentata la qualità, ma anche questo dipende dalla coppia nel senso che non solo io, ma anche la partner col tempo avevamo raggiunto un maggior livello di consapevolezza e libertà ma soprattutto... niente ansia da prestazione.

    I ricordi sono sempre bagnati di lacrime

  • Concordo anch'io con quanto scritto da fran235


    Sono in coppia da vent'anni e per noi l'intimità è sempre stata molto importante. Noi siamo abbastanza sicuri nell'affermare che se non ci fosse stata l'affinità che conosciamo, la nostra coppia sarebbe già scoppiata per i problemi che ci sono piombati addosso negli anni. Forse potrebbe essere valutato come superficialità ma noi non la viviamo come tale, anzi, andiamo fieri di piacerci.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • È piuttosto soggettivo, ma di certo, come ha detto Fran, la crescita ti porta ad una maggiore consapevolezza anche di certe dinamiche, magari apertura mentale e di riflesso più confidenza con il tuo corpo e la sessualità in generale. Questo comporta un aumenta della qualità che dopo i 30 (personalmente) è più soddisfacente rispetto alla quantità. Inoltre, un rapporto gratificante, la complicità, l'intesa mantengono alto il desiderio, ma logicamente le responsabilità, lavoro, famiglia e vita quotidiana limitano la frequenza. Alla fine dipende dalle priorità di ogni individuo. Magari per te ha meno rilevanza del guardare un film in dolce compagnia, creando un certo tipo di atmosfera. Mentre tiziarandom se non consuma ogni giorno con il suo partner diventa isterica e uno schermo non è sufficiente a tranquillizzarla e connetterla intimamene a lui (due della miriade di esempi esistenti).

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    "Imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti."

  • È piuttosto soggettivo, ma di certo, come ha detto Fran, la crescita ti porta ad una maggiore consapevolezza anche di certe dinamiche, magari apertura mentale e di riflesso più confidenza con il tuo corpo e la sessualità in generale. Questo comporta un aumenta della qualità che dopo i 30 (personalmente) è più soddisfacente rispetto alla quantità. Inoltre, un rapporto gratificante, la complicità, l'intesa mantengono alto il desiderio, ma logicamente le responsabilità, lavoro, famiglia e vita quotidiana limitano la frequenza. Alla fine dipende dalle priorità di ogni individuo. Magari per te ha meno rilevanza del guardare un film in dolce compagnia, creando un certo tipo di atmosfera. Mentre tiziarandom se non consuma ogni giorno con il suo partner diventa isterica e uno schermo non è sufficiente a tranquillizzarla e connetterla intimamene a lui (due della miriade di esempi esistenti).

    Ecco io credo sia importante anche sapere questo in un rapporto, se ho un partner che vuole farlo tutti i giorni credo che non ci possa essere molta compatibilità, anche perché spesso torno stanca da lavoro e non è che sia tutta questa energia. Quando ero col mio ex i primi cinque anni lo facevamo 3/4 volte a settimana ma l'intesa era pessima, a volte mi annoiavo nel mentre per dirti, sarà anche per scarsa comunicazione, lui non ascoltava me e nemmeno diceva cosa gli piacesse.

    Preferisco in ogni caso un affinità più mentale che sessuale, per carità deve esserci anche quell'aspetto, ma se dovessi farlo così spesso sarebbe pesante. Invidio le persone che riescono a viversi la sessualità in modo così appagante e stimolante dopo tanti anni insieme.

  • Invidio le persone che riescono a viversi la sessualità in modo così appagante e stimolante dopo tanti anni insieme.

    Ognuno è fatto a modo suo. Se una cosa non è nelle tue corde o non ti interessa molto è violento voler essere diversi di come si è. Più che altro è importante trovare un partner compatibile e rimanere aperti ai cambiamenti perché non ci si conosce mai completamente e men che meno si conosce il partner e la combinazione unica che si determina nell'incontro.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Riflettendoci, siamo un complesso di energie in relazione l'una con l'altra: quella fisica, quella emotiva e mentale e dunque è difficile stabilire quale abbia influenzato l'altra; almeno così nel mio caso.


    A 20 anni percepivo un fabbisogno sessuale notevolmente alto. Sicuramente non per fattori esclusivamente fisici. Ma anche la mente e le emozioni lavoravano in quella direzione: ponevo il sesso come un piacere imprescindibile e se incontravo un bel ragazzo il desiderio scattava; comunque sia, a quell'età ero già in coppia da un po' (e la sessualità andava bene). Poi ho avuto le mie storielle, magari sul momento romanzante e idealizzate da me, ma sostanzialmente basate principalmente sull'attrazione fisica, non tutte consumate oltre il bacio in quanto sarà per la mia "iper-sensibilità", venivo sovente disturbata da qualcosa. Dunque se mi guardo indietro al periodo ventanni non posso dire sia mancata l'espressione della mia sessualità, nei rapporti stabili come nelle esperienze diciamo "di passaggio". A metà strada, verso i 25, ho conosciuto il desiderio "eccessivo" nella circostanza di una relazione tossica, l'estremo in questi casi è la parola chiave: vedasi passare dal lanciarsi i piatti al fare sesso nell'arco degli stessi dieci minuti, fare sesso in situazioni rischiose, fare troppo sesso in generale, arrivare a manipolare la realtà, gli altri, gli eventi sempre per lo stesso motivo. O l'estremo opposto del non farlo più.


    A 30, sarà per questo inizio regolare che poi è diventato una turbolenza, molto è cambiato. Di desiderare un uomo fisicamente solo perché mi piace a prescindere dal resto non mi capita più. L'importanza che attribuisco al sesso come atto di piacere meramente fisico è diventata pressoché nulla, probabilmente conseguenza di un'evoluzione personale verso visione spirituale della vita che come si evince ho intrapreso molto convintamente da qualche anno. Da questo punto di vista, ho cominciato ad osservare la sessualità sotto un'altra ottica, ossia come energia che riverbera sul nostro corpo causandone delle sensazioni ma che ha potenzialità più ampie rispetto il comune sentire, è un modo per sentirsi in un'unione con "il Tutto"; potremmo definirla una visione dunque "tantrica" (l'uso dell'energia sessuale per aumentare la propria consapevolezza) ma non seguo (né mi interessa farlo) un percorso specifico (in quanto vi sono insegnamenti con relative pratiche, da soli e in coppia, simili allo yoga), mi interessa solo l'aspetto sapienziale, come cultura insomma, per il resto seguo una via "mia", indipendente e solitaria.


    Al netto di questa visione -il sesso nelle rarissime volte- (dico dalla mia entrata nei trenta) l'ho vissuto normalmente e senza particolarità di sorta. Semplicemente, per fare un esempio, mi accorgo quando un moto di amore sale dentro di me e sento conseguentemente il corpo rispondere con una spinta sessuale (che a differenza del passato, non ritengo assoluto soddisfare), e accade anche il contrario: mi è capitato di avere una fortissima pulsione sessuale verso chi mi interessava (a causa di un input fisico, voce, profumo) ma non fare niente, spontaneamente chiudere gli occhi respirando profondamento e lasciare che questa energia mi "portasse in alto". Un tempo mi sarei torturata nel desiderio, mi sarei costernata nel non sentirmi amata o ricambiata come speravo, insomma, il desiderio quella prospettiva di piacere momentanea che poi mi ha causato lunghe sofferenze nel dopo; ovviamente mi capita ancora, infatti è un "percorso", non un punto di arrivo... Nota importante: non essere in coppia (aggiungo in modo sano, esperienza che mi manca) ma essere sola (già da un certo numero di anni) è sicuramente un aspetto corroborante di quanto affermo, forse anche l'adattamento che ho trovato per il momento circa la mia situazione, poiché, come ebbi a dire più volte in passato, ho un trascorso di dipendente affettiva e più in generale altri micro e macro problemi per la quale oggi molto probabilmente non sono in una coppia.

  • Ho sempre avuto una sessualità piuttosto vivace, non noto cambiamenti in questo senso da quando ero più giovane. Deve essere una questione anche un po' genetica, chiacchierando con le mie cugine del ramo materno è saltato fuori che anche loro sono molto "calde". Però lui mi deve attrarre, altrimenti niente, anche quando avevo 18 anni se un ragazzo non mi piaceva non c'era verso. Ricordo un episodio con il mio ex di circa un anno fa, c'era una proiezione all'interno di una mostra e siccome non c'erano altri posti a sedere lui mi fece sedere sulla sua gamba... E niente, le sue mani intorno alla vita, il suo profumo e mi è partita una risposta potente. Ovviamente non era cosa ma più cercavo di non pensarci e più aumentava, così alla fine mi sono alzata con una scusa ^^

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