Buonasera, scrivo qui perché al momento non vedo una via d'uscita compatibile con una vita che si possa chiamare tale.
Ho più di trent'anni, da quando ne avevo poco più di sette ho vissuto la violenza fisica e verbale da parte di mio padre e il silenzio di mia madre.
I miei fratelli hanno risposto (beati loro) a questo sviluppando freddezza e apatia verso me e i genitori e a oggi, sebbene più piccoli, sono riusciti a costruire una vita professionale e personale soddisfacente.
Io purtroppo ho reagito fin dalla prima infanzia diventando debole e inerme e per questo sono stato bullizzato in tutti i contesti, dalle elementari al liceo, con conseguenti difficoltà di conoscere ragazze e sviluppando tendenze masofeticistiche.
Per uscire da questo inferno e non suicidarmi ho cercato rifugio in una ragazza conosciuta per caso, che però dopo alcuni anni di fidanzamento si è trasformato in manipolazione. Mi ha coinvolto in situazioni folli che mi hanno distrutto psicologicamente e che le hanno poi permesso di spingermi a cercare uno psichiatra in quanto ho iniziato a soffrire di devastanti somatizzazioni all'addome e alla testa.
Lo psichiatra, che lei mi aveva consigliato, mi ha preso in cura, mi ha aiutato a togliermi dalle sue grinfie ma poi per i successivi dieci anni mi ha imbottito di psicofarmaci senza mai risolvere nulla.
Nel frattempo mi sono laureato ma purtroppo avevo maturato ambizioni enormi e anche perché i farmaci mi hanno anestetizzato a livello familiare e sociale, ho iniziato a studiare per un concorso altrettanto folle e adesso mi ritrovo a più di trenta anni senza un lavoro e senza competenze professionali, solo con una capacità di studio.
Nel frattempo ho trovato due professionisti, psicologo e psichiatra, che mi stanno aiutando a ridurre i farmaci e a cercare di ricostruirmi una vita.
Purtroppo però vivo con i miei, mio padre è sempre uguale, mia mamma ammalata fisicamente e psicologicamente e i miei fratelli continuano a mettermi in situazioni di umiliazione a livello sociale, per cui mi sto facendo terra bruciata attorno.
Mia madre dice che sono pazzo, mio padre e i miei fratelli lo stesso, sto studiando per dei concorsi pubblici ma non riesco ad andare avanti e non so cosa fare.
In teoria sarebbe la cosa migliore per avere un lavoro con un minimo di sicurezza, ma in pratica ogni giorno è sempre più difficile alzarmi dal letto prima, e uscire di casa poi.