Ciao a tutti.
Intanto auguri di buon fine anno ed inizio 2024.
Come forse ricorderete, io e la mia compagna abbiamo un bimbo di poco più di 1 anno. La mia compagna all'età di circa 4 mesi è tornata al lavoro e il piccolo ha iniziato senza problemi a frequentare il nido.
Grazie al mio lavoro che mi concede parecchi giorni di sw e ritmi abbastanza tranquilli, in casi di emergenza mi sono sempre fatto "carico" Io di tenere il piccolo, recuperarlo al nido in caso di malattie e spesso il pomeriggio in attesa del rientro della madre. Ci appoggiamo comunque molto anche sui nonni materni che sono vicini e ci danno una grossa mano, a patto di lasciarli liberi da questo impegno nel week end.
La mia compagna fa invece orari più duri, lavora lontano e resta fuori casa tutta la giornata. Al rientro è ovviamente molto stanca e ho la percezione che passi poco tempo con nostro figlio, cosa che un po' mi preoccupa ma sulla quale non so se fare ulteriori riflessioni per ora.
Lei lavora anche il sabato, giornata in cui il piccolo resta con me tutto il giorno. Questa cosa, fattibile fino a poco tempo fa, ora mi rendo conto che non riesco più a gestirla. Nostro figlio è molto vivace, tanto, richiede un impegno che non immaginavo o forse, per il quale non sono pronto. Il sabato è l'unico giorno in cui posso rilassarmi, riposare e dedicarmi un po' a me. Peraltro a breve cambierò lavoro, quindi sto affrontando uno stress enorme perché ho molta paura di questa scelta fatta, lasciando un posto pubblico a buone condizioni dopo molti anni in quanto non mi sentivo più realizzato. A breve inizio in nuova azienda e sono già sicuro che avrò carico di lavoro maggiore e meno tempo a casa. Per cui a rendere la mia settimana lavorativa tornerà ad essere molto impegnativa.
Ieri ho avuto una crisi da solo con mio figlio, non riuscivo a tranquillizzarlo e lui non ha dormito un attimo dalle 7 del mattino alle 8 di sera.
Ho chiesto alla mia compagna di avere una mano il sabato perché così non reggo, fosse anche una baby sitter per qualche ora, ma quando sollevo il punto, mi sento semrpe giudicato ma mai compreso. Mi sento esausto. In questi mesi ho lasciato completamente andare il lavoro per la famiglia, la mia vita sociale e privata (la mia famiglia vive lontana e la vedo pochissimo, idem i miei amici più cari), i miei hobby. Mi sento di aver spinto troppo e da un lato di non chiedere chissà cosa, ma dall'altra mi sento tremendamente in colpa per non essere un padre all'altezza.
Dove sbaglio?