Il pandoro solidale della Ferragni

Una schifezza unica. Tra l’altro ha pubblicato delle stories da Biancaneve fatina dei boschi dicendo che le spiace se la gente ha frainteso la sua campagna... e che quello che conta è che il macchinario sia funzionante e operativo in ospedale.

Si, macchinario che ha pagato per intero l’azienda che ha prodotto il pandoro, mesi prima venisse lanciato il prodotto sul mercato. L’influencer in questione non ha sganciato un euro di beneficienza ma si è presa il merito della campagna benefica. Tra l’altro leggevo sul Sole che tale campagna è stata anche un fiasco: l'azienda ci ha rimesso, il 20% dei pandori rimasti invenduti. Ora pure la multa. Un successone.

Non ho seguito la vicenda, quindi non so nemmeno di cosa state parlando. Dico solo che qualsiasi cosa sia successa sarà uno schifo a prescindere, come sempre per tutto quello che riguarda i Ferragnez e compagnia bella (bella magari solo esteriormente, ma marcia putrida dentro).

Un vero schifo! Unfollowrata subito.

Questo e' il riassunto:

Balocco dona 50.000 euro per un macchinario ospedaliero, indipendenti dalle vendite del pandoro (gia' versati in anticipo, a maggio, prima di ogni vendita natalizia).

Balocco crea il pandoro Pink Chirstmas marchiato Ferragni, che non e' nient'altro che il semplice pandoro Balocco da 4 euro venduto pero' a 9 euro, cambiando solo la scatola e il colore dello zucchero a velo.

Balocco paga un milione di euro alla Ferragni per la collaborazione.

I consumatori che comprano il pandoro Pink Christmas a 9 euro non contribuiscono manco un euro alla beneficenza, in quanto totalmente indipendente dalle vendite, e gia' versata in precedenza (quei miseri 50.000 euro).

L'Antitrust multa Balocco (400.000 euro) e Ferragni (un milione di euro) per pratiche commerciali scorrette, per aver fregato i consumatori che erano convinti di fare beneficenza comprando il pandoro, mentre invece i guadagni sono andati tutti a Balocco, che tuttavia afferma di aver chiuso l'operazione in perdita.

Sui giornali viene riportato che l'operazione e' stata fallimentare, che i pandori prodotti sarebbero stati oltre 360.000, ma che il 20% non sarebbe stato venduto e sarebbe stato distrutto. Distrutto? Oltre 70.000 pandori rosa buttati via? Spero non sia vero, altrimenti non so se riuscirei ad accettare poi la morale sugli sprechi, la CO2, la fame nel mondo, e l'euro da donare all'associazione di turno. In ogni caso spero che i calcoli siano sbagliati, perche' 5 euro di sovrapprezzo sull'80% di 360.000 pandori, sarebbero un milione e mezzo di euro, di cui soltanto 50.000 euro in beneficenza.

Non capivo come avessero già potuto tirare le somme dell'intera operazione, visto che Natale deve ancora arrivare e che comunque le vendite di Pandori durano almeno tutte le Feste, ma poi ho letto che la vicenda si riferisce all'anno scorso...

Vicenda un po' squallida ma, purtroppo, non sono certo i primi vips che si approfittano della solidarietà per far cassa.

Io, comunque, continuo a non capire come sia possibile che la gente sia disposta a spendere parecchio di più solo per avere la griffe Ferragni su un prodotto alimentare. Davvero non comprendo cosa possa portare qualcuno a comprare un dolce Ferragni rispetto ad uno ordinario.

Citazione da La Marina

Vicenda un po' squallida ma, purtroppo, non sono certo i primi vips che si approfittano della solidarietà per far cassa.

Io, comunque, continuo a non capire come sia possibile che la gente sia disposta a spendere parecchio di più solo per avere la griffe Ferragni su un prodotto alimentare. Davvero non comprendo cosa possa portare qualcuno a comprare un dolce Ferragni rispetto ad uno ordinario.

E' una semplicissima strategia di marketing che si basa sull'esclusività di un prodotto, capita in ogni settore ed è la base delle sponsorizzazioni pubblicitarie.

Può non piacerti la Ferragni (che a onor del vero è una persona simpatica ed estremamente alla mano che ho avuto il piacere di conoscere) ma ha un seguito di persone che la apprezzano enorme e viene, giustamente, reclutata per aumentare l'hype di un prodotto.

Il problema di questa faccenda è supporre che sia stata lei direttamente a chiudere un contratto con Bauli e non il suo staff, lei poi ovviamente si è presa la valanga di sterco (essere famosi ha anche molti lati negativi) ma dovremmo chiedere conto a chi viene pagato da Chiara per sponsorizzare la sua immagine.

Capisco bene il meccanismo lato azienda (tizia ha un grosso seguito, la uso per sponsorizzare un mio prodotto) ma non lo capisco lato consumatore. Insomma, capirei comprare un prodotto di moda con griffe Ferragni ma fatico a capire il comprare un dolce... insomma, un dolce più caro me lo aspetterei firmato da uno chef, non da un'influencer di moda.

Ammetto, però, che io sono poco social e poco interessata alla moda e per me il fenomeno Ferragni è un po' incomprensibile.

Citazione da La Marina

Capisco bene il meccanismo lato azienda (tizia ha un grosso seguito, la uso per sponsorizzare un mio prodotto) ma non lo capisco lato consumatore. Insomma, capirei comprare un prodotto di moda con griffe Ferragni ma fatico a capire il comprare un dolce... insomma, un dolce più caro me lo aspetterei firmato da uno chef, non da un'influencer di moda.

Ammetto, però, che io sono poco social e poco interessata alla moda e per me il fenomeno Ferragni è un po'

Ritengo che la Ferragni sia una bravissima imprenditrice digitale, e per Milano, nel periodo della pandemia, si è impegnata molto.