Dopo quasi 18 anni di lavoro sto pensando di licenziarmi

Ciao joesatriani, non so che tipo di lavoro tu faccia, ma hai mai considerato l'eventualità di metterti in proprio? Io avevo grosso modo il tuo problema, benchè ricoprissi un ruolo dirigenziale, ed ho risolto così. Ovvio che devi avere la consapevolezza che poi di problemi ne avrai comunque, diversi ma li avrai, poi sta a te scegliere quali riesci a sopportare/gestire e quali no.

Io posso dirti che così facendo ho avuto parecchie soddisfazioni, ultima è che il mio vecchio datore di lavoro mi ha proposto un ingaggio per una commessa...

Citazione da joesatriani

Il mio problema è che non so cosa fare... non posso spiegare qui cosa faccio per ovvi motivi ma sono uno molto ansioso, mettermi in proprio mi mette molta ansia.

Bene, quindi mi pare di capire che il problema principale sia la gestione dell'ansia, quindi anche cambiando posto e colleghi di lavoro, potresti avere, in maniera minore o maggiore, i medesimi problemi....

Io ti consiglio di lavorare prima sulla gestione dell'ansia, in modo da essere poi più lucido per prendere le dovute decisioni...

Citazione da joesatriani

Diciamo che la paura del Covid mi ha dato un grosso colpo... essendo ipocondriaco forse questa è la causa principale.

Diciamo che il Covid ha rovinato parecchie persone...ma è passato...

Citazione da joesatriani

Ragazzi non ce la faccio più... sono stanco di sempre più capi sopra di me, di persone che per difendere il loro status in azienda devono demansionare i proprii sottoposti per fare quello strettamente necessario a loro. Sono stanco di dover stare a regole assurde come riunioni inutili, viaggi casa - ufficio inutili quando con lo smartworking facevo tutto e meglio da casa, dover litigare con i colleghi anche solo per aprire le finestre e cambiare l'aria... non ne posso più. Non so cosa fare... soldi ne ho ma allo stesso tempo mi spaventa trovarmi da un giorno all'altro senza lavoro e senza la routine che mi accompagna da 18 anni...

Purtroppo paghi anche tu lo scotto di lavorare in Italia.

A scapito dei quattro che vivono sulla luna: siamo ormai tutti coscienti del pessimo livello degli ambienti lavorativi del nostro Paese.

Il problema è che questa situazione è talmente diffusa che rischi di cadere dalla padella alla brace.

Ti consiglio di valutare bene prima di cambiare e nel caso mettere in atto meccanismi difensivi passivi; un po' come stanno facendo tutti.

Prima o poi (più prima che poi) arriveremo a una sorta di collasso che costringerà chi ne ha le possibilità a cambiare qualcosa. Siamo già all'assurdo di lavorare molto più della media Europea guadagnando molto meno. Il risultato di questo assetto generale è una improduttività e un malessere che si riversa su tutta la società.

Tranquillo sei in Italia, la cosa buona è che non cambierà nulla, quella cattiva è che invecchierai di lavoro. Anche se cambi difficile che trovi di molto meglio come ambiente e come caratteristiche lavorative. Io ti consiglio di lasciare andare, fare il minimo necessario senza aspettarti nulla e tirare avanti. Ogni persona che sento mi dice che ha gli stessi problemi, se tutti abbiamo gli stessi problemi evidentemente non siamo noi il problema.

Purtroppo sono problemi comuni in ogni posto di lavoro, magari cambiando ne avrai di diversi e forse peggiori...

Mi viene in mente quella storiella che dice che gli operai giocano a calcio, i dirigenti a tennis e gli amministratori a golf. Morale della favola: più piccole sono le palle, più alto è il grado!