...Eccomi di nuovo qui, dopo avere riflettuto su ciò che mi avete scritto e su quanto è accaduto in passato. Penso che non ci sia modo di avvicinarlo, perché probabilmente ho sottovalutato la componente "orgoglio", in particolare per quanto riguarda il sesso.
Quindi avevo ragione?
Credo che lui pensi che non riuscirà mai ad avere rapporti soddisfacenti perché non si libererà mai delle bdz ed è questo il motivo principale di tanta "ostilità".
Sì, avevo ragione.
Per me è una cosa terribile...mi sforzo di capirlo, ma non posso fino in fondo perché non sono un uomo. Paradossalmente, comunque, "io" (proiezione) sono la fonte delle sue frustrazioni. Non accetterà mai aiuto e sicuramente mai da me.
Si tratta di uno stigma, una forzatura sociale molto invalidante e piuttosto diffuso e che non tende a scemare nel tempo. Parlo dell'uomo sempre pronto e prestante. ...Che poi se vai a vedere di uomini così ce ne sono relativamente pochi, a prescindere dalle benzodiazepine, e sono sempre meno a causa del crollo del testosterone medio.
Credo però che questo tipo di pressione sociale non scemerà mai, poiché comunque si basa su meccanismi realistici, anche se un po' "tirati".
Anche se all'inizio può non sembrare un problema grosso: la mancanza di prospettive rispetto al risolvere il problema sessuale di un uomo di solito spinge alla ricerca di alternative, che è l'atro peggiore incubo maschile.
Insomma: ha torto, ma lo capiamo.