Malattie veneree, come evitarle?

  • Nessuno ha ragione, nessuno ha torto. Sono modi di stare al mondo. E nessuno insegna all'altro come stare al mondo finché per ognuno la propria scelta è quella più utile.


    Quindi l'unica domanda che secondo me conta è questa: per te questa scelta è la migliore? Se la risposta è sì, chiuso il discorso.

    Esattamente! :thumbup:

    Penso che termini come suicidio psicologico, morire dentro, siano un po' esagerati riguardo al tema dell'astinenza. Ma davvero occorre usare paragoni così forti per definire l'astinenza sessuale? Sono fatto anch'io di carne, so cosa significa astenersi, so che è difficile perché ho anch'io le mie pulsioni e i miei desideri. Ma penso che la consapevolezza del rischio giustifichi una scelta drastica. Ok, esistono rischi peggiori, ok, esistono altre forme di contagio, ma io sto parlando di HPV da rapporti intimi, non di altro.

    Naturalmente io ho usato i termini e le immagini che impiego per me stessa, e concordo pienamente col quotato da la huesera .

    Vuol dire soltanto che PER ME qualunque astinenza programmatica e a vita che dipendesse da MIE scelte iper-razionali, sarebbe visssuta come una pesante auto-limitazione che inciderebbe pesantissimamente sul mio umore e sul mio piacere di vivere. E senza alcuna differenza tra i piaceri del palato e quelli sessuali, e pur essendo una che non ha mai fatto una "ragione di vita", nè dell'uno e nè dell'altro piacere.

    Resta soltanto il mio punto di vista, senza alcuna pretesa di assurgere a codice universale.

    Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiare se stesso. (L. Tolstoj)

  • Esattamente! :thumbup:

    Naturalmente io ho usato i termini e le immagini che impiego per me stessa, e concordo pienamente col quotato da la huesera .

    Vuol dire soltanto che PER ME qualunque astinenza programmatica e a vita che dipendesse da MIE scelte iper-razionali, sarebbe visssuta come una pesante auto-limitazione che inciderebbe pesantissimamente sul mio umore e sul mio piacere di vivere. E senza alcuna differenza tra i piaceri del palato e quelli sessuali, e pur essendo una che non ha mai fatto una "ragione di vita", nè dell'uno e nè dell'altro piacere.

    Resta soltanto il mio punto di vista, senza alcuna pretesa di assurgere a codice universale.

    Capisco quel che intendi.

    Rimango della mia idea, elimino alla radice il problema, tolgo intimità e sessualità.

    Hai citato i piaceri del palato ed ho sorriso perché quelli me li hanno fortemente limitati parecchio tempo fa per motivi medici, praticamente sono a zero anche là.

    Alla fine si tratta di disciplina, saper resistere a determinate privazioni è una questione di testa, di volontà: dalla sera alla mattina ho tolto dal mio piatto una lunga lista di alimenti e non ho mai sgarrato.

    Ma mi rendo conto che sto divagando e vado fuori tema.

    Mi rimane una sola forma di "piacere", quella da sforzo fisico che, forse per compensare altre mancanze, porto sempre a livelli di estrema intensità. sport dove do il 110%.


    Certi vuoti sono riuscito a colmarli a modo mio.


    Probabilmente hai trovato la parola giusta per me: iper razionale.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Rispondo all'ultima domanda: la mia scelta è quella l'unica che mi dia serenità. Strada difficile, risultato garantito.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Non ho letto tutti gli ultimi post. Una cosa voglio dire ad Aconito in modo colorito e scherzoso: dalle mie parti, quando una persona si nega un piacere per pigrizia o paura, si dice che "non mangia per non ca**re". Scusami per la franchezza, ma è quello che hai deciso di fare tu. Il rischio zero non esiste in nulla nella vita, ma concordo nel dirti che, con una relazione esclusiva con una persona sana, il rischio si abbassa notevolmente e tende allo zero.

    Poi, per l'HPV esiste il vaccino e, in caso, puoi chiedere a una partner di farlo. Protegge anche da eventuali tumori, non c'è nulla di male. Se tu, invece, hai deciso deliberatamente di chiudere con le relazioni sentimentali/fisiche, è una tua scelta, ma, se ci tieni, è un rischio che puoi correre.

    Per questo credo che tu abbia un "blocco" psicologico in questo periodo.

    Non capisco perché si insista con lo psicologo. Non penso di essere così bisognoso d'aiuto.

    Ho semplicemente deciso di fare una scelta che implica una buona dose di coraggio, determinazione e volontà.


    Se, per ipotesi assolutamente assurda ed irrealizzabile, dovessi trovarmi nella situazione di avere una partner che mi convincesse ad avere rapporti intimi (ovviamente protetti), la consapevolezza del poter essere contagioso, del fatto che il preservativo non protegge sempre al 100% perché si può essere contagiosi anche in zone non protette, il timore di recarle danni futuri.... meglio lasciar perdere, si spegnerebbe tutto in pochi attimi.


    Lo shock che mi ha causato l'essere contagiato (e forse ancora contagioso) è stato potente. Si, forse è un trauma che ha determinato in me la scelta di determinati comportamenti e privazioni.

    Ho già preso provvedimenti, intendo proseguire su questa strada.


    Dici che il rischio zero non esiste: dissento. Se non ho rapporti con nessuna, non contagio nessuna.

    Zero rapporti, zero contagi: talmente banale! Drastico, direi, e lo sono molto spesso.


    Non accetto il concetto di rischio "quasi" zero, perché sì tratta della salute di un'altra persona messa potenzialmente a rischio da me.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Forse solo dopo aver subito un contagio si può capire veramente il mio punto di vista.

    Ho subito anch'io il contagio, una piccola verruchina in zona inguinale che poi dal dermatologo ho scoperto essere un condiloma da papilloma virus, eliminato con crioterapia, e poi non più ripresentatosi.


    Non è stata un'esperienza traumatica, solo un piccolo contrattempo, e non condivido affatto il tuo punto di vista.

  • Rispondo all'ultima domanda: la mia scelta è quella l'unica che mi dia serenità. Strada difficile, risultato garantito

    Amen.

    Chiuso il discorso.



    Devi solo mettere in conto che "la gente" potrebbe non comprendere e/o condividere. Succede con tutte le scelte estreme. Tornando alle valanghe: quelli che escono con pericolo 5 così come quelli che non escono dopo il primo fiocco caduto troveranno molte persone che non capiscono e/o condividono.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Amen.

    Chiuso il discorso.



    Devi solo mettere in conto che "la gente" potrebbe non comprendere e/o condividere. Succede con tutte le scelte estreme. Tornando alle valanghe: quelli che escono con pericolo 5 così come quelli che non escono dopo il primo fiocco caduto troveranno molte persone che non capiscono e/o condividono.

    Penso che il paragone rischio valanghe/rischio contagio non abbia alcun senso. Ok che si tratta sempre di rischio, ma in ambiti troppo diversi.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Ho subito anch'io il contagio, una piccola verruchina in zona inguinale che poi dal dermatologo ho scoperto essere un condiloma da papilloma virus, eliminato con crioterapia, e poi non più ripresentatosi.


    Non è stata un'esperienza traumatica, solo un piccolo contrattempo, e non condivido affatto il tuo punto di vista.

    Da quel che ne so, quel piccolo contrattempo potrebbe creare grossi problemi nella vita intima. Anche a me non si son più ripresentati i sintomi dell'HPV, e quindi sono apparentemente sano.

    Ma la certezza non me la può dare nessuno.

    "In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia" - Cicerone

  • Penso che il paragone rischio valanghe/rischio contagio non abbia alcun senso. Ok che si tratta sempre di rischio, ma in ambiti troppo diversi.

    Credo che la huesera volesse dirti che la percezione del rischio non è per tutti uguale, in qualunque ambito, alcuni lo sopravvalutano mentre altri lo sottovalutano troppo. E nessuna delle due situazioni è condannabile ma potrebbe generare delle incomprensioni perché trattasi di valutazioni estreme e quindi poco comuni.

    Detto questo, hai preso la decisione che ritieni possa darti la maggior serenità, per cui a posto così :)

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