Nel massimo rispetto dell'altrui sensibilità soggettiva, io penso che quello che un po' tutti stiamo cercando di dire è che sì, ok, la garanzia assoluta del rischio zero non esiste in fatto di malattie sessualmente trasmissibili, e per l'HPV il rischio zero esiste ancora meno, giacchè può essere contratto anche da oggetti in ambienti pubblici, e a prescindere da qualunque attività sessuale (Tanto quanto HIV ed epatite C possono essere contratti anche per una trasfusione o per un intervento odontoiatrico!)
Ciò dato, credo che un po' tutti stamo cercando di segnalarti che una castità "programmata a vita", e solo per conquistare la massima prossimità al rischio zero, rischia - umanamente - di essere un rimedio peggiore del male.
Poi chiaramente dipende dalla tua indole, dalla tua età, dal ruolo che attribuisci al sesso nella tua vita personale e sentimentale, ecc.
Ma se questa castità autoimposta dovesse deprimerti...ti saresti procurato un danno certo per non rischiarne uno potenziale e anche abbondantemente governabile.
Dopo questa esperienza, che ha lasciato in me un segno indelebile, l'idea che ho del sesso è che sia davvero una delle cose più sporche e rischiose che ci siano. Penso che l'astinenza sia solo una questione di forza di volontà, che impone grossi sacrifici, ma ben ripagati da una serenità che non ha prezzo.
Poi non ho capito perchè sia un rimedio peggiore del male.