Perché si stava meglio quando si stava peggio?

  • Prendo questo post di Bruce da un altro thread per non andare off-topic:

    Un tempo per una televisione o un videoregistratore si spendeva molto più di quello che si spende oggi per comprare 5 (cinque) famosi smartphone della Apple di ultimo modello.

    Al contrario una marea di beni oggi costano estremamente meno del passato; fino a poco tempo fa: persino le automobili. A mancare è il potere d'acquisto per comprarli.


    Le rilevazioni sul potere d'acquisto le fanno proprio in rapporto al costo/spesa.

    In Germania i lavoratori dipendenti hanno scioperato più volte perché circa il 30% del loro stipendio andava in spese fisse. In Italia quella cifra varia dal 70 al 150%, dove il 50% in esubero viene foraggiato dalla famiglia.

    La domanda e' semplice: perche' e' successo questo? Perche' una volta si stava meglio? Perche' paradossalmente si stava meglio proprio quando c'era Berlusconi e quando facevamo debito pubblico a palate fregandocene dell'Europa, quando avevamo la lira? C'e' chi come ipposam dice che sono cambiati i tempi, e chi come bruce0wayne dice che e' colpa di qualche tipo di corruzione e amoralita', ma nessuna di queste ipotesi mi soddisfa, sono troppo vaghe e qualcosa non quadra.

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Intanto rispetto a molti anni fa non c'è più prospettiva, quindi se un'azienda prima faceva debito per crescere oggi fa debito per sopravvivere..

    Se le banche tolgono i fidi alle aziende il sistema crolla all'istante, questo tristemente è anche il problema di molte famiglie.


    Poi ci sono persone che noi paghiamo profumatamente per non fare nulla o poco nulla, basta entrare in certe realtà della pubblica amministrazione nei nostri comuni per vedere, nelle partecipate pubbliche..questi sono costi che gravano sulle tasse che noi versiamo, gente che lavora poco e guadagna troppo.


    Ci sarebbe anche da chiedersi cosa ha fatto questo paese per la politica industriale e fiscale negli ultimi vent'anni, praticamente nulla. Ripeto come si spiegano che le buste paga sono ferme a dieci anni fa?

    E questo piaccia o no non esiste in altri paesi europei che noi definiamo "occidentali".


    Un'altra cosa di cui nessuno parla sono i tassi dei mutui, con l'ultima manovra macro economica dell'Unione Europea l'aumento dei tassi al 4% oltre a mettere ko chi ha il mutuo a tasso variabile, ha chiuso le porte a chi voleva acquistare una prima casa o prendere un finanziamento, sostanzialmente strozzinaggio legalizzato di cui nessuno parla. Le stesse banche in un report hanno ammesso il crollo delle richieste di mutui e finanziamenti, senza considerare chi nel frattempo è diventato moroso.


    Oggi una retribuzione media non copre le spese fisse in molti casi, quello che si è perso è il benessere della società.

    Chi è entrato in questo vortice si è incattivito, l'invidia si è portata a livelli che mai prima erano stati toccati, la guerra tra poveri è all'ennesima potenza. Chi sta bene ha capito tutto questo, e difende costi quel che costi il privilegio che ha, vuoi esso lavorativo o sociale.

    Se la difesa comporta affossare ancora di più qualcun altro pazienza, oggi molto più di vent'anni fa vige una sola regola "morte tua, vita mia" .

  • Intanto un tempo lo stipendio di un operaio bastava per mantenere tutta la famiglia e la donna poteva scegliere se lavorare oppure stare a casa ad accudire i figli. I beni di consumo erano maggiormente durevoli, c'era la cultura del risparmio e della riparazione ed in generale mancavano tutti quei bisogni artificiali che la società dei consumi ci ha imposto negli ultimi decenni, importando anche abitudini culturali aliene dalla nostra tradizione.


    Poi è senz'altro vero che il nostro Paese sconta già dal Risorgimento in poi la pressoché totale assenza di meritocrazia, e ciò non può che ripercuotersi negativamente sull'intera collettività, ancora più maggiormente quando la coperta diventa troppo corta come ora, e non riesce più a coprire le vergogne sotto un manto di benessere diffuso e relativamente agevole da ottenere.


    La polarizzazione tra ricchi e poveri procede a ritmo serrato e le manifestazioni più deteriori di questo andamento devono ancora realizzarsi appieno, ma cominciamo ad averne un assaggio e non è affatto gradevole.


    Inutile dire che l'UE lungi dall'essere stata il salvagente che ci avrebbe permesso di restare a galla, si è dimostrata invece la zavorra che ci sta portando inevitabilmente a fondo. Altro che lavorare un giorno di meno e guadagnare un giorno di più, direi che è accaduto esattamente il contrario ed anche peggio.

  • La domanda e' semplice: perche' e' successo questo? Perche' una volta si stava meglio? Perche' paradossalmente si stava meglio proprio quando c'era Berlusconi e quando facevamo debito pubblico a palate fregandocene dell'Europa, quando avevamo la lira? C'e' chi come ipposam dice che sono cambiati i tempi, e chi come bruce0wayne dice che e' colpa di qualche tipo di corruzione e amoralita', ma nessuna di queste ipotesi mi soddisfa, sono troppo vaghe e qualcosa non quadra.

    Credo che le risposte siano insufficienti perché superficiali, nel senso che ad un problema complesso non si può pretendere di dare una risposta semplice.


    Andrebbe prima -secondo me- inquadrato l'oggetto che si vuole analizzare. Di che lasso di tempo stiamo parlando? Vogliamo paragonare gli anni ottanta ad oggi, oppure l'introduzione dell'euro, oppure ancora più indietro il periodo post-guerra? Oltre al quando, vediamo "cosa": parliamo del mercato di lavoro, parliamo dei beni di consumo, parliamo di realizzazione personale o addirittura di salute (mentale e non)?

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none


  • Andrebbe prima -secondo me- inquadrato l'oggetto che si vuole analizzare. Di che lasso di tempo stiamo parlando? Vogliamo paragonare gli anni ottanta ad oggi, oppure l'introduzione dell'euro, oppure ancora più indietro il periodo post-guerra? Oltre al quando, vediamo "cosa": parliamo del mercato di lavoro, parliamo dei beni di consumo, parliamo di realizzazione personale o addirittura di salute (mentale e non)?

    Ho aperto questo thread per non andare offtopic in un altro, in cui si parlava di lavoro, quindi credo che l'argomento sia principalmente economico. Ovviamente l'economia e' strettamente legata a tutto il resto, quindi si puo' parlare di un po' di tutto.


    Ma il senso di questo thread e' appunto capire cosa e' andato storto esattamente in Italia, visto che chiunque ormai si lamenta di tutto. Come abbiamo fatto a trasformare il "paradiso terrestre" che era l'Italia in questo disastro? Si stava veramente meglio o e' solo un idea distorta che abbiamo del passato? Ho sentito che perfino Piero Angela in uno dei suoi ultimi libri si era lamentato delle condizioni dell'Italia, dicendo se non sbaglio che siamo ridotti male nonostante una volta fossimo un popolo molto creativo.


    Le risposte che ho letto finora elencano principalmente una serie di differenze, reali o presunte, con il passato, ma non vedo molti ragionamenti sulle cause. Ad esempio sento spesso dire che si pagano persone per non fare nulla, ma in passato era veramente diverso? Cioe', i dipendenti pubblici in passato si ammazzavano di lavoro? Non credo. Bruce ad esempio poi si lamenta della corruzione e degli incompetenti, ma non spiega come si sia arrivati a questo. Dubito che gli italiani in passato fossero tutti geni, santi, e onesti. Gli italiani sono sempre stati un popolo di furbetti. E allora cosa e' cambiato e soprattutto perche'?

    Attenzione: i miei post possono provocare vertigini, nausea, visione offuscata, allucinazioni.

  • Ciò che è cambiato diverso è proprio quello, cioè reiterare determinati comportamenti che alla lunga portano alla rovina.


    Se io sul mio posto di lavoro rubo quotidianamente un po' di incasso, arriverà un punto in cui verrò licenziato e denunciato dal mio datore di lavoro.

    Qui invece chi ha sbagliato, ed anche molto a livello politico, previdenziale, economico e via dicendo, continua ad avere ruoli determinanti, alla peggio viene riciclato.

    Quante volte abbiamo sentito dire, "quello ha fregato mezzo mondo e guarda come stà tranquillo a prendere il caffè", questa frase si sente in ogni bar d'Italia. E' il sistema che non ha funzionato ed alla lunga è imploso su se stesso, questa è la causa secondo me..se parliamo poi di politica è meglio stendere un velo pietoso.


    L'Italia è ancorata a cinquant'anni fà, d'altronde lo vediamo ovunque, chi ha in mano il tessuto imprenditoriale e di comando del nostro paese sono i "vecchi". Se conosci qualcuno all'interno di enti di vario genere diventa fondamentale, anzi in alcuni casi è un requisito necessario: sono l'amico di, il fratello di, mi manda tizio etc. etc.


    Come si possono favorire politiche attive verso i giovani e politiche innovative a livello industriale se chi comanda ha mediamente 60/70 anni?

    Tutto questo inevitabilmente porta a delle conseguenze, scelte fatte negli anni 80 e 90 avrebbero avuto ricadute sul medio lungo periodo, oggi viviamo questo "medio lungo periodo", adesso purtroppo non puoi fare più niente, la situazione non è più reversibile. Stiamo vivendo un "si salvi chi può", chi fa parte dei "chi può" si è accorto della tragedia in corso e sfrutta tutto in suo favore con buona pace di chi non ha e mai avrà.


    Tutto questo sfracello come viene pagato e da chi soprattutto? Basta leggere anche molti thread aperti su questo forum per capire chi paga e soprattutto a che prezzo.

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