Sei anni che non esco di casa e sono in una crisi terribile

  • Ciao! Navigavo sul web e per caso ho letto della tua esperienza.

    Soffro di agorafobia e non ho potuto fare a meno di immedesimarmi nella tua situazione a tal punto da decidere di iscrivermi per poterti mandare questo messaggio. Abbiamo un percorso di vita molto simile, ho 26 anni e faccio l'università ed anche io ho deciso di stare un po' dai miei perché vivere da sola con questo disturbo è molto difficile. Anche io uso farmaci (xanax e daparox) per regolare il mio stato psichico. Ti posso dire che la terapia cognitivo comportamentale ha avuto un sacco di benefici: da non uscire di casa nemmeno per fare la spesa, vivendo in uno stato di semi isolamento, ora riesco benissimo a fare tutto ciò che serve per sopravvivere (spesa, bollette, posta, piccole mansioni) e a vedere alcuni amici anche al bar! Oggi, per la prima volta dopo tre anni, sono riuscita ad andare al mare! Non so descrivere la gioia che ho sentito entrando in acqua dopo così tanto tempo; mi sono sentita "normale"!

    Tutto questo per dirti che senza terapia psicologica e il giusto supporto da parte di esperti, non sarei riuscita ad arrivare qui. Ti consiglio fortemente di provare a trovare uno specialista che faccia al caso tuo, la terapia cognitivo-comportamentale è secondo me l'approccio migliore per problemi come il nostro. E non preoccuparti, anche io faccio sedute online!

    Per quanto io non sia ancora libera come vorrei, sono grata di dove sono e tifo tantissimo per te, sono sicura che con i giusti mezzi anche tu riuscirai, passo dopo passo, a costruirti il futuro che desideri. Non demordere, ce la puoi fare! Fammi sapere come va, tutto finisce, anche le crisi! So che ora potrebbe sembrarti molto lontano, ma il tuo momento è dietro l'angolo!

    Ti abbraccio con affetto :)

  • Freya0093 Allora, lo psicologo serve a te e non ai tuoi genitori. Come ti hanno già detto, ce ne sono tantissimi che offrono terapia online, quindi basta anche solo un cellulare per fare una videochiamata. Questo aiuta entrambi. Ti aiuta perché parlare aiuta a sfogarsi, è inutile spiegare un disagio a una persona che non l'ha mai provato. È difficile far capire a qualcuno che non ha mai avuto attacchi di ansia, panico o depressione come ci si sente. Quindi il contatto con lo psicologo e il parlare con lui serve proprio a quest'ultimo per conoscerti e capire le tue sensazioni. Quando stavo male, telefonavo al mio dottore e giustamente mi diceva che tutto quello che gli descrivevo poteva essere tutto o niente, e doveva vedermi di persona per cercare di capire se un dolore era fisico o solo mentale.


    Non sono arrivato alle tue condizioni, ma ricordo dei giorni in cui dovevo fare la spesa a circa 200 metri da casa mia e a volte sentivo come se non avessi la forza di stare in piedi. L'altro giorno mi sentivo da solo e senza forze, e la psicologa mi ha consigliato di andare in farmacia e farmi misurare la pressione. Ero terrorizzato anche solo all'idea di fare quei 100 metri che mi separavano dal portone del mio palazzo. Il giorno dopo mi sono svegliato, ho passato due ore al parco col cane e ho anche preso la macchina.


    Sono tre anni che vivo da solo, e non preoccuparti, ho avuto gli stessi sintomi tante volte... Posso solo dirti che stare chiusa in camera ad aspettare non risolve nulla. La tua casa non è magica e non ti protegge mentre fuori c'è la strega cattiva pronta a farti del male. Serve un percorso psicologico e farmacologico lungo e costante, e non devi aspettarti miracoli improvvisi. Serve tanta, ma tanta pazienza e fiducia in te stessa per fare un passo alla volta.


    Anche al ricovero stesso non devi pensarci come il male assoluto. La tua camera non è il paradiso, non ci sono esseri o forze soprannaturali che ti proteggono. Al contrario, determinate strutture sono fatte apposta per affrontare ogni tipo di pericolo per le persone con i nostri disagi e problemi mentali. Spero di averti aiutata nonostante la durezza ma concretezza del mio messaggio :slightly_smiling_face:

  • Ciao Domenico, in realtà il dottore che mi segue tramite i miei genitori ha acconsentito a seguirmi in questo modo in attesa di conoscermi in autunno. Perché in estate mi viene davvero impossibile uscire, mentre in autunno per quanto sia difficile posso fare un tentativo. Quindi per ora si limita ad aiutarmi senza eccedere, proprio perché non mi conosce ha rimandato la prescrizione dell’antidepressivo. O è con lui o mi faccio ricoverare. Per ora preferisco la prima strada anche se soffro come un cane. Intanto il valium al posto dello xanax è già qualcosa perché non cambiavo ansiolitico da 5 anni. Sono molto spaventata ma questo dottore sembra molto umano e un po’ mi sono sentita rassicurata e ho più speranza. Per ora devo soffrire, d’altronde come hai detto anche tu le cose non vanno via magicamente da un giorno all’altro, il percorso è lungo e io sono solo agli inizi. Ma caspita quando è difficile.

  • Freya0093 ti sconsiglio senza alcun dubbio il ricovero: rischi seriamente di trovarti in una situazione da cui poi è difficilissimo uscire, ammesso e non concesso che tu riesca poi ad uscirne.

    Consideralo esclusivamente in presenza di pericolose e concrete pulsioni autolesioniste gravi, ma non mi pare il tuo caso.

    Hai ottime possibilità di risolvere, e di diventare più forte di prima, ma serve il corretto approccio che non ho letto in alcuna risposta che hai ricevuto, IMHO.

    Scusa se sono così sintetico, nei prossimi giorni mi prenderò il tempo di sviluppare e chiarire quello che penso.

  • Freya0093 Ho provato a contattarti in MP ma il regolamento non lo permette sino al raggiungimento di tot activity point, se ricordo bene 1000.

    Comunque tengo il messaggio in "bozze", appena potrai riceverlo te lo mando.

    Dato che per motivare il mio pensiero ho bisogno di riferirmi a miei vissuti personali, per me è imprescindibile utilizzare tale modalità.

  • Freya0093 Ho provato a contattarti in MP ma il regolamento non lo permette sino al raggiungimento di tot activity point, se ricordo bene 1000.

    Comunque tengo il messaggio in "bozze", appena potrai riceverlo te lo mando.

    Dato che per motivare il mio pensiero ho bisogno di riferirmi a miei vissuti personali, per me è imprescindibile utilizzare tale modalità.

    Allora attendo che arrivi. Grazie per avermi dedicato il tuo tempo. :folded_hands:

  • Io spero che non si faccia pagare perché in tal caso lo sta facendo solo per guadagnare.


    Te lo dico per esperienza: un VERO dottore ti dirà sempre di andare da lui per un consulto in presenza. Una volta stavo malissimo con dolori improvvisi alla testa, ho chiamato disperato per un parere telefonico, e GIUSTAMENTE mi ha detto che per telefono non era possibile, perché per darmi una diagnosi circostanziata dovevo andare da lui e farmi visitare.


    Come ho già detto per lo psicologo non serve per forza un incontro diretto, ce ne sono tantissimi che lo fanno a distanza e quindi senza dover per forza uscire. Ma comunque ha bisogno di sentire la tua versione in prima persona. Io stesso le prime volte ero restio e schivo a parlare, poi ho capito che con la psicologa dovevo tirare fuori tutto senza vergogna e paura, cosa che non avrei mai potuto fare tramite i miei genitori quali intermediari.


    La cosa peggiore che puoi fare è aspettare, e te lo dico per esperienza. Pensi che come è arrivata sparisce dal nulla...no, purtroppo l'unica cosa che può cambiare è l'aggressività con cui torna e si stabilisce nella tua vita. Io a forza di rimandare ho solo alimentato quel mostro esterno a fare i suoi comodi. Solo quest'anno ho deciso di prendere seriamente in mano la cosa: sedute psichiatriche e psicologiche, terapia farmacologica e mentale, analisi precise e anche comportamenti diversi nello stile di vita. Quattro mesi e già noto piccoli miglioramenti, anche se so che dovrò lavorarci sopra per molto tempo ancora...


    Scusa la crudezza del post, ma aspettare e soffrire come un cane, senza accettare di avere un problema e solo trattandolo in modo indiretto mi ha fatto pensare alla mia estate di 10 anni fa. Se invece di attendere avessi deciso di affrontare la situazione come sto facendo dall'inizio di quest'anno, molto probabilmente non sarei neanche qui a scrivere su questo forum...

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