Pudore...o cosa?

  • Di recente ho passato una serata alle terme pubbliche, tra piscine e saune all'italiana. È un luogo molto frequentato soprattutto da turisti, anche ora, pur essendo ancora fuori stagione.


    Ho notato una cosa curiosa che non riesco a capire. Le zone pubbliche erano piene di persone che si facevano continuamente selfie e foto, anche se sarebbe vietato. Le ragazze, soprattutto, in costumi perizoma e pose ammiccanti. Negli spogliatoi le stesse ragazze non si cambiavano liberamente ma usavano i camerini chiusi e persino la doccia la facevano in costume. Evidentemente in imbarazzo.


    Ora la mia perplessità: ognuno ha il proprio limite per quanto riguarda il nudo, per uno è da evitare, altri non se ne preoccupano e fin qui, tutto okay. Ma non c'è (almeno) incoerenza in chi esibisce sedere e seno in sauna e su internet (ho scoperto che spopola su Instagram) e poi ha pudore di farsi una doccia senza vestiti?


    Osservato da fuori sembrava che la parte sessuata fosse relegata a un corpo diverso da quello di cui ci si prende cura nel privato.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Instagram distorce la percezione della realtà: Ho rimosso l'account nel 2020 .. e qualche foto audace la misi, anche se non selfie al mare con sedere a papera e pancia in dentro in quanto non è il mio stile, diciamo un pò più elaborate e professionali, che a livello di narcisismo non so quale delle due categorie sia peggio :D ... Poi nella vita ho un rapporto diverso con la nudità, molto riservata ... ma come dicevo è proprio la dinamica di quel social tossica ... riesce a tirare fuori la parte più narcisista di se stessi ...

  • Non c'è incoerenza perchè gli scopi sono diversi. Farsi selfie mezze nude per avere likes e follower è quasi un lavoro, farsi la doccia con altre donne non comporta nessuna soddisfazione, anche se in effetti in palestra la doccia non se la fa nessuno in costume...

  • Ora la mia perplessità: ognuno ha il proprio limite per quanto riguarda il nudo, per uno è da evitare, altri non se ne preoccupano e fin qui, tutto okay. Ma non c'è (almeno) incoerenza in chi esibisce sedere e seno in sauna e su internet (ho scoperto che spopola su Instagram) e poi ha pudore di farsi una doccia senza vestiti?

    Sono due livelli di "abbonamento" differenti.. Mi spiego.


    Per le giovani ragazze odierne "native" di questo paradigma: le foto postate sui social sono delle pubblicità che hanno due scopi fondamentali: alzare il loro valore per poter poi puntare a uomini più "in alto", distaccare o quantomeno pareggiare il livello medio delle altre meno audaci.


    La parte quasi sessualizzata, che è quella che vedevi fotografare, resterà poi confinata all'album di Insta, da cui pescano di tanto in tanto foto da usare nelle app di dating.


    La parte realmente sessualizzata, ovvero quella totalmente senza veli, anche se la situazione cambia solo di 5 cm quadrati di corpo scoperto: si usa rigorosamente solo nel momento in cui si mette a frutto il "livello" raggiunto con le altre foto, quindi solo "in privato", magari facendo sexting con il maschio selezionato di turno, oppure solo dal vivo.


    Il fatto che la parte residua da riservare al "livello" più in alto siano solo 5 cm quadrati di corpo è l'effetto di aver consegnato le chiavi del pudore al mondo femminile. La rivalità (quella che cito sopra) è talmente tanto alta che accessori un tempo utilizzati solo dalle più raffinate prostitute ora sono concesse anche alle adolescenti.


    Osservato da fuori sembrava che la parte sessuata fosse relegata a un corpo diverso da quello di cui ci si prende cura nel privato.

    Non è un corpo diverso: è un "livello di abbonamento" diverso.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Sull'influenza social sono d'accordo, tira fuori lati che sennò rimangono nascosti ma in effetti ci sono. In questo senso la spiegazione di Bruce che nuovaalba ha sintetizzato benissimo mi trovano assolutamente d'accordo.


    Quello che difficilmente riesco a comprendere è il dialogo con il proprio corpo ed è questo che da fuori mi "stona". Sotto quel profilo i social non c'entrano, è una questione di nudità. Le terme nordiche a pochi km da lì sono svuotate dal pudore (o altro?).


    Non so se riesco a spiegarmi. Noi donne abbiamo un dialogo molto intimo e profondo con il nostro corpo, a differenza dei maschi per cui è spesso mero mezzo/strumento. Per noi é più un corpo di risonanza, da fuori porti dentro e risuona mille diverse tonalità. La mera esibizione sessualizzata non risuona nel corpo, non è un fattore del corpo. In questo senso è un corpo differente, diventa strumento come quello maschile. Emblematico il commento di un maschio che osservava questi spettacoli....poi sono dei pezzi di legno pieni di pudore.


    Da qui anche una mia "preoccupazione" (relativa). L'estrema esibizione senza dialogo intimo profondo, leva la capacità di imparare a dialogare. Diventa un corpo che esiste solo se esibito.

    namasté

    Love all, trust a few, do wrong to none

  • Si tratta solo di alimentare l'ego. Facendo una doccia nude in mezzo ad altre donne questa cosa non si soddisfa.

    Nella mia testa, c'è sempre stata una stanza vuota per te..quante volte ci ho portato dei fiori, quante volte l'ho difesa dai mostri. Adesso ci abito io e i mostri sono entrati con me.

  • Sull'influenza social sono d'accordo, tira fuori lati che sennò rimangono nascosti ma in effetti ci sono. In questo senso la spiegazione di Bruce che nuovaalba ha sintetizzato benissimo mi trovano assolutamente d'accordo.

    Le mie affermazioni si basano sulla ricerca commissionata dall'allora Facebook per conto di Instagram oggi "Meta", che però sono trapelate prima che venissero "sistemate" per essere poi esposte al pubblico.


    E' la stessa ricerca da cui è stata stralciata la parte che certificava un danno per la mente delle ragazze operato dalle dinamiche sviluppatesi in Instagram.


    Al momento Meta ha una azione legale in corso contro chi ha fatto uscire le notizie, per cui anche essendo in possesso della parte "scappata" non potrei pubblicarla. Se cerchi in rete si trova qualcosa comunque. E non è nemmeno l'unica ricerca che parla dell'argomento. La iper-sessualizzazione della donna (sono queste altre parole chiave da usare) ha generato una enorme richiesta di interventi di chirurgia estetica ben prima dell'età media della generazione precedente. Molte si operano come regalo per i 18 anni. Quando il chirurgo non è d'accordo: vanno all'estero.


    Quello che difficilmente riesco a comprendere è il dialogo con il proprio corpo ed è questo che da fuori mi "stona". Sotto quel profilo i social non c'entrano, è una questione di nudità. Le terme nordiche a pochi km da lì sono svuotate dal pudore (o altro?).

    Attenzione però, perché il pudore (riguardo il proprio corpo) è un senso che esiste solo in relazione all'essere visti o "al rischio di". Il dialogo interiore con il proprio corpo è un argomento affine, ma differente. Un conto è essere in armonia con il proprio corpo, un altro è mostrarlo senza ritegno.


    La sessualizzazione del corpo è un valore. Se girassimo tutti nudi come gli animali perderemmo immediatamente il 70% del sesso a danno quasi interamente dell'universo femminile. La sessualità del maschio si basa sulle differenze del corpo tra uomo e donna: nudi ci somigliamo ancora di più. Spiccherebbero solo i bellissimi e le bellissime.


    Insomma: c'è una ragione vera per cui il corpo non va inflazionato, nemmeno se siamo in perfetta armonia: a prescindere che la si conosca consciamente o meno.


    Non so se riesco a spiegarmi. Noi donne abbiamo un dialogo molto intimo e profondo con il nostro corpo, a differenza dei maschi per cui è spesso mero mezzo/strumento. Per noi é più un corpo di risonanza, da fuori porti dentro e risuona mille diverse tonalità. La mera esibizione sessualizzata non risuona nel corpo, non è un fattore del corpo.

    Non risuona nel corpo di una donna femmina, nel corpo di una donna trans talvolta è quasi la ragione della transizione.


    Quel risuonare di cui parli "non funziona" nella parte femminile della mente umana.

    Ricordo che la parte femminile della mente umana è presente anche nel cervello maschile (e viceversa quella maschile nel cervello femminile).


    Le donne in grado di sentire quel "risuonare" sessuale di cui parli sono quelle che hanno un lato maschile molto sviluppato.


    In questo senso è un corpo differente, diventa strumento come quello maschile.

    E infatti come tale viene percepito. Ne è conferma indiretta la fine che fanno certi corpi quando non è più in prospettiva l'obbiettivo.


    Da qui anche una mia "preoccupazione" (relativa). L'estrema esibizione senza dialogo intimo profondo, leva la capacità di imparare a dialogare. Diventa un corpo che esiste solo se esibito.

    La capacità di dialogare di cui parli è solo in parte relativa alla sessualità. Riguardo a quella parte hai ragionissima, tuttavia se una non ci nasce è difficile che riesca a sviluppare un pensiero maschile dopo l'adolescenza.


    Quel "senso" è una di quelle cosa che si sviluppa/impara da piccoli e con l'aiuto indiretto della presenza anche del padre o, meglio, di una madre con quel "senso" sviluppato.


    Si tratta solo di alimentare l'ego. Facendo una doccia nude in mezzo ad altre donne questa cosa non si soddisfa.

    E' vero.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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