Non mi sento a mio agio coi colleghi...

  • Come suggerisce il titolo, sono arrivata a questa infelice conclusione dopo un po' di tempo, non mi sento a mio agio con i miei colleghi. Non ci sono screzi, non ci sono mai state incomprensioni, semplicemente non mi sento me stessa oppure ho la sensazione di essere continuamente giudicata, soprattutto da alcune colleghe donne.


    È la mia prima vera esperienza lavorativa e sono in questa azienda da poco più di un anno e mezzo. Quando il lavoro era da remoto (per via della pandemia) tutto andava bene, un po' per il "filtro" dello schermo, un po' per la curiosità di conoscerci, parlare di noi.


    Tutto però, secondo me, è cambiato una volta visti dal vivo. Mi sento come una outsider, spesso non mi sento inclusa negli argomenti, le battute che ricevo (anche se a fin di bene) non mi fanno ridere. Sono stata criticata per fatto che sono lenta a mangiare in pausa pranzo, che poso la penna alle 18.00 (come se 10 minuti in più cambiassero qualcosa del mio lavoro di 8 ore), che prendo permesso per tornare nella mia Regione, che per una volta sono arrivata tardi per cause non dipendenti da me. Insomma, non sono accuse ma frecciatine fatte un po' ridendo, sghignazzando... Ma loro non sanno che mi feriscono tantissimo e mi fanno inc∙∙∙∙re. Oggi è successa una cosa simile e ora sono distesa al letto a ripensare alle loro battutine.


    Minano il clima disteso e sincero che tanto cerco in un posto di lavoro che purtroppo mi piace... Ma che sto sentendo sempre più lontano da me.


    Mi sono trasferita in questa nuova città proprio per il lavoro e sono totalmente sola. Non ho fatto amicizie qui e l'unico punto di riferimento sono loro (con i quali ho poche esperienze extra-lavorative). Con loro, prima di vederci dal vivo, chiedevo consigli... Suggerimenti... Per la mia vita professionale. Oggi invece vado più cauta, non voglio chiedere nulla a nessuno, sento di non fidarmi più di alcuni di loro. Questo nessuno lo sa, solo la mia compagna a cui confesso tutto e voi, spettatori esterni che possono darmi un parere oggettivo.

  • Mi dispiace, sarebbe davvero importante avere un ambiente di lavoro sereno. Tuttavia molteplici volte il rapporto con i colleghi è davvero come lo hai descritto... Sicuramente ci sono dei limiti di rispetto ed educazione che non devono essere sorpassati. Siccome a lavoro bisogna per forza andarci, a meno che tu non possa cambiare ambiente, bisogna cercare di fare buon viso a cattivo gioco, cercando ovviamente di non farsi mai davvero mettere in piedi in testa.

  • Io ho sempre supportato e difeso le donne nei luoghi di lavoro e il fatto che spesso queste frecciatine sono fatte da donne mi confonde. Invidia? "Nonnismo"? Sono confusa... Non ti nego che vorrei cambiare sede di lavoro o addirittura azienda... Troppo drastica? Sarà, il fatto è che mi spaventa non avere vie di fuga.

  • No, non è semplice, e sicuramente chi ha una maggiore sensibilità tende a vivere in maniera ancora più intensa certe situazioni spiacevoli. Cose che molti altri non sono in grado di comprendere. Ci si dovrebbe costruire una corazza attorno, e resistere, fino a che queste dinamiche non ci facciano più male. E comunque magari tutto migliora. Ti ridirei di cambiare se davvero ne hai possibilità e se credi che dei miglioramenti, nemmeno dopo un pò di tempo, siano possibili. Spero tu possa uscirne.

  • Ciao, mi ricorda tantissimo la mia prima esperienza lavorativa.

    Con una o due persone sono riuscita ad andare d'accordo, addirittura c'era una ragazza che mi aveva preso in simpatia e mi "difendeva" dagli altri, io ero la più piccola e non reagivo (nulla di grave, niente insulti, però cercavano di emarginarmi).

    Ricordo la sensazione di ansia e tristezza, vorrei poterti dire che cambierà ma difficilmente succedono queste cose, se sei molto giovane devi farti le ossa, perchè in ambito lavorativo non sempre si riescono ad incontrare le persone che vorremmo.

    Poi molti non hanno per niente il senso dell'umorismo quindi credono di essere molto simpatici anche se non lo sono..

    Dopo un po' semplicemente si impara ad ignorare, non devi per forza sorridere alle battute se sono stupide, anche se non andrai d'accordo con il gruppetto di antipatici ci saranno sicuramente altre persone che preferiranno la tua compagnia piuttosto che la loro. E poi le cose cambiano, sai a quanti cambiamenti andrai incontro?

    Magari domani la simpaticona di turno fa la battuta sbagliata e si va ad inimicare tutti i colleghi.

    Poi nel caso c'è sempre il piano b, cambi lavoro, non sei obbligata a sopportare più di quanto tu non voglia.

    Nella mia testa, c'è sempre stata una stanza vuota per te..quante volte ci ho portato dei fiori, quante volte l'ho difesa dai mostri. Adesso ci abito io e i mostri sono entrati con me.

  • Ciao. Capisco bene la tua situazione, parzialmente vissuta in prima persona. Il fatto che in luoghi di lavoro normali possa perpretarsi lo stereotipo del camerarismo è assurdo, ma purtroppo reale.


    Potrà sembrare una risposta banale, ma la dico perché (sebbene per altri motivi) a me ha giovato tantissimo di recente. Non è fattibile pensare a un cambio di lavoro?


    Considerando che è il posto in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo, o quasi, farlo in un luogo non sano non aiuta veramente in nessun modo.

  • Ho mandato delle candidature e fatto colloqui ma mi sento ancora junior per ambire ad una posizione più strutturata... L'unica cosa che mi fa rimanere è che ho uno stipendio buono e posso vivere una vita agiata nonostante tutto. Lo so che non è tutto... Ma fino a poco fa ero disoccupata, una sensazione orribile "alleviata" dalla pandemia...

  • Speriamo... Oggi nuove battutine, sempre dalla stessa persona. Ha anche riso ad un mio (banale) errore a lavoro. Ho risposto sorridendo ma poco dopo sono uscita dall'ufficio e ho fatto dei respiri profondi. Non è semplice.

    Non mostrarti innervosita o arrabbiata per le loro battutine ma al tempo stesso non sorridere, altrimenti ti percepiscono come debole e continueranno a farlo. Mostrati serena, e con tono serio, ma senza mostrare emozioni e senza mostrare che ti hanno ferita, ringrazia per averti fatto notare l'errore. Insomma devi fargli capire che la battutina non ti ha fatto sorridere, lasciandole nel dubbio che non hai gradito.


    SÌ, secondo me è una sorta di nonnismo perché sei nuova e ti vedono debole.


    Mostrati serena e sicura di te e non chiedere scusa per errori che tutti possono fare.

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