Fitte al petto e paura di morire

  • Buonasera a tutti. Sono una ragazza di 24 anni e da un anno la mia vita è stata stravolta. Ho deciso di parlarne qua perché non ho molti con cui sfogarmi e se qualcuno di voi è nella stessa situazione possiamo consolarci.

    È iniziato tutto l'estate scorsa quando tornando dalle vacanze, mente stavo guidando, ho avvertito una fitta al petto, mi si è informicolato il braccio sinistro e mi sono venute labbra e unghie viola. Ho chiamato subito l'ambulanza e, a parte la tachicardia (forse dovuta allo spavento), dopo numerosi esami non hanno trovato niente. Da quel giorno però la mia vita è cambiata, ho iniziato ad avere costantemente paura che ricapitasse e la convinzione di avere qualcosa al cuore. Da lì ho iniziato ad avvertire tutti i giorni fastidi al petto e al braccio sinistro, cose che magari prima non notavo. In autunno ho avuto altri due attacchi simili con battito irregolare, fitte, formicolio al braccio, caldane e sudori freddi. Ho poi imparato a calmarmi da sola e darci sempre meno peso e per fortuna per ora non me ne sono più capitati. Quello che mi tormenta adesso, a parte gli ormai quotidiani fastidi al petto, è il pensiero ossessivo della morte. Subito dopo gli attacchi mi era venuta una paura tremenda della morte improvvisa, in particolare paura di morire nel sonno. Oggi sono completamente ossessionata dal pensiero, non solo di morire da un momento all'altro, anche pensare che prima o poi dovrò morire mi terrorizza e ho sempre paura di avere chissà quale malattia, sono diventata completamente ipocondriaca. Mi sembra di stare impazzendo, è un tormento che non ha apparentemente soluzione, il pensiero mi impedisce di vivere, di godermi le cose. Prima dell'episodio della scorsa estate pensavo alla morte in maniera molto più serena, se adesso ripenso alla mia vita prima mi dico "non avevo realizzato veramente che dobbiamo morire e può capitare da un momento all'altro". Non so più come ritrovare la serenità persa, mi sembra che una volta "realizzato veramente" che si deve morire sia irrecuperabile. Qualcuno di voi sta vivendo/ha vissuto la mia stessa situazione dal punto di vista fisico e/o psicologico? Se ne siete usciti come? Grazie per aver letto.

  • Ailene

    Approvato il thread.
  • Certo, conosco bene le sensazioni, come tantissimi qui. Ho vissuto esperienze molto simili, a me prima si parlò di ipocondria, poi disturbo ossessivo-compulsivo diagnosticato in comorbilità con il disturbo d'ansia generalizzato.


    Se può consolarti, pian piano si può stare molto ma molto meglio: affidarsi a un terapeuta cognitivo-comportamentale ad esempio è un primo valido passo, leggere libri per comprendere l'ansia un ulteriore aiuto non da meno. A me aiutarono anche medicine apposite ma, in quest'ultimo caso, sarà poi uno specialista a decretare o meno l'utilità in altri.


    Comunque c'è davvero speranza di stare bene, credimi. Io iniziai a curarmi e tornare a vivere proprio a 24 anni, dunque alla tua età!


    Informati anche sulla mindfulness, esistono tanti video in rete gratuiti, anche su YouTube: bisogna lasciar scivolare i pensieri ansiogeni senza commentarli, ma facendoli fluire come nuvole soffiate dal vento. Chiaramente non è un esercizio semplice, si impara col tempo.


    Sicuramente è sbagliato il dire a sé stessi "devo smettere di pensare a queste cose", perché controproducente. Prova a non pensare a un elefante rosa ora che te lo sto scrivendo: sarà difficilissimo, vero?


    Bisogna imparare a sgomberare la mente da questi falsi pensieri. Un terapeuta può indirizzare verso questa operazione: sul territorio italiano esistono sportelli e consultori gratuiti oppure rimborsati dalla mutua (servizio sanitario nazionale: parlare col proprio medico di base in merito).


    Ciao!

  • Ciao! Praticamente hai descritto quello che provo io da alcuni anni (ma in maniera debilitante solo da metà 2020).

    Purtroppo, non saprei come aiutarti, nel senso che avrei bisogno anche io di consigli....qui sul forum tutti suggeriscono di ricorrere alla psicoterapia, quindi mi sa proprio che dovremo deciderci! 🤞 Un abbraccio! ♥️

  • Buonasera a tutti. Sono una ragazza di 24 anni e da un anno la mia vita è stata stravolta. Ho deciso di parlarne qua perché non ho molti con cui sfogarmi e se qualcuno di voi è nella stessa situazione possiamo consolarci.

    È iniziato tutto l'estate scorsa quando tornando dalle vacanze, mente stavo guidando, ho avvertito una fitta al petto, mi si è informicolato il braccio sinistro e mi sono venute labbra e unghie viola. Ho chiamato subito l'ambulanza e, a parte la tachicardia (forse dovuta allo spavento), dopo numerosi esami non hanno trovato niente. Da quel giorno però la mia vita è cambiata, ho iniziato ad avere costantemente paura che ricapitasse e la convinzione di avere qualcosa al cuore. Da lì ho iniziato ad avvertire tutti i giorni fastidi al petto e al braccio sinistro, cose che magari prima non notavo. In autunno ho avuto altri due attacchi simili con battito irregolare, fitte, formicolio al braccio, caldane e sudori freddi. Ho poi imparato a calmarmi da sola e darci sempre meno peso e per fortuna per ora non me ne sono più capitati. Quello che mi tormenta adesso, a parte gli ormai quotidiani fastidi al petto, è il pensiero ossessivo della morte. Subito dopo gli attacchi mi era venuta una paura tremenda della morte improvvisa, in particolare paura di morire nel sonno. Oggi sono completamente ossessionata dal pensiero, non solo di morire da un momento all'altro, anche pensare che prima o poi dovrò morire mi terrorizza e ho sempre paura di avere chissà quale malattia, sono diventata completamente ipocondriaca. Mi sembra di stare impazzendo, è un tormento che non ha apparentemente soluzione, il pensiero mi impedisce di vivere, di godermi le cose. Prima dell'episodio della scorsa estate pensavo alla morte in maniera molto più serena, se adesso ripenso alla mia vita prima mi dico "non avevo realizzato veramente che dobbiamo morire e può capitare da un momento all'altro". Non so più come ritrovare la serenità persa, mi sembra che una volta "realizzato veramente" che si deve morire sia irrecuperabile. Qualcuno di voi sta vivendo/ha vissuto la mia stessa situazione dal punto di vista fisico e/o psicologico? Se ne siete usciti come? Grazie per aver letto.

    Ciao Irish, ti capisco perché anche io sto passando un periodo simile, con somatizzazioni differenti dalle tue ma di fondo il pensiero è lo stesso.. che dire, dobbiamo provare il più possibile a distrarci (so che è difficile) e cercare di razionalizzare le cose il più possibile. Quando veniamo sopraffatti dalla paura non sappiamo mai, ci sentiamo nel dubbio, io ad esempio in questo momento sono convinta di non funzionare bene nonostante tutte le rassicurazioni e gli esami in regola, però il meccanismo ormai mi porta a somatizzare e l'ansia amplifica tutto. Dobbiamo uscirne piano piano senza darci colpe e senza pressioni.

  • Io riesco a razionalizzare il giorno seguente agli attacchi ma durante l'attacco di panico non c'è nulla da fare. Mi sforzo terribilmente di essere presente e di non chiamare soccorso perché so che passerà in quanto mi è già capitato, ma è uno sforzo sovrumano. Il giorno dopo mi do tutte le ragioni razionali del mondo, a me è capitato stanotte di svegliarmi di soprassalto col braccio destro insensibile e da lì mi è partito il cervello "visto che non è infarto sarà ictus"...poi gambe molli con sensazione di formicolio lato dx gamba e piede, nausea e iperventilazione... ovviamente tremori, sudorazione e voglia di urlare tutto il terrore che avevo dentro. Ho preso una bustinana di zucchero immaginando una crisi ipoglicemica, chissà come mi è venuto in mente, e piano piano i sintomi sono diminuiti. Stamattina mi sento stupido perché ho sempre torcicollo e cervicali doloranti e dormo con due cuscini, si sarà compresso qualche nervo che mi avrà causato la parestesia al braccio spalla dx, ma ieri notte ero in punto di morte. A me queste situazioni si verificano solo la notte...chissà perché... Sei giovanissima, cerca un buon terapeuta in zona. Ciao

  • Buonasera a tutti. Sono una ragazza di 24 anni e da un anno la mia vita è stata stravolta. Ho deciso di parlarne qua perché non ho molti con cui sfogarmi e se qualcuno di voi è nella stessa situazione possiamo consolarci.

    È iniziato tutto l'estate scorsa quando tornando dalle vacanze, mente stavo guidando, ho avvertito una fitta al petto, mi si è informicolato il braccio sinistro e mi sono venute labbra e unghie viola. Ho chiamato subito l'ambulanza e, a parte la tachicardia (forse dovuta allo spavento), dopo numerosi esami non hanno trovato niente. Da quel giorno però la mia vita è cambiata, ho iniziato ad avere costantemente paura che ricapitasse e la convinzione di avere qualcosa al cuore. Da lì ho iniziato ad avvertire tutti i giorni fastidi al petto e al braccio sinistro, cose che magari prima non notavo. In autunno ho avuto altri due attacchi simili con battito irregolare, fitte, formicolio al braccio, caldane e sudori freddi. Ho poi imparato a calmarmi da sola e darci sempre meno peso e per fortuna per ora non me ne sono più capitati. Quello che mi tormenta adesso, a parte gli ormai quotidiani fastidi al petto, è il pensiero ossessivo della morte. Subito dopo gli attacchi mi era venuta una paura tremenda della morte improvvisa, in particolare paura di morire nel sonno. Oggi sono completamente ossessionata dal pensiero, non solo di morire da un momento all'altro, anche pensare che prima o poi dovrò morire mi terrorizza e ho sempre paura di avere chissà quale malattia, sono diventata completamente ipocondriaca. Mi sembra di stare impazzendo, è un tormento che non ha apparentemente soluzione, il pensiero mi impedisce di vivere, di godermi le cose. Prima dell'episodio della scorsa estate pensavo alla morte in maniera molto più serena, se adesso ripenso alla mia vita prima mi dico "non avevo realizzato veramente che dobbiamo morire e può capitare da un momento all'altro". Non so più come ritrovare la serenità persa, mi sembra che una volta "realizzato veramente" che si deve morire sia irrecuperabile. Qualcuno di voi sta vivendo/ha vissuto la mia stessa situazione dal punto di vista fisico e/o psicologico? Se ne siete usciti come? Grazie per aver letto.

    Anche a me da marzo fa male il petto ed in più fatico a respirare, e per tutto il giorno è così.

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