Posts by Melodia

    Betilla molto intelligente e lungimirante, ti apprezzo per aver comunque raccontato la tua sofferta esperienza, sulla quale alcuni hanno sputato sopra purtroppo.


    Anche io mi dileguo definitivamente: tutto quello che dovevo scrivere l'ho scritto, ma la mia persona è stata sminuita più volte da un linguaggio sottilmente manipolatorio che io, purtroppo, subito visualizzo (è il motivo per cui non ho avuto modo di scivolare in certe domande di natura tutt'altro che desiderosa di confrontarsi).


    A insulti e manipolazioni non cedo, mi dispiace. Ognuno poi continui secondo la narrazione che preferisce seguire, ma ci mancherebbe. Io, in altri thread, continuerò tuttavia ad aiutare chi ha più bisogno. Gente che, se leggesse le cose scritte qui dentro da alcuni, il s******o se lo potrebbe provocare davvero, perché a detta di certi utenti non esisterebbe alcun rimedio o cura ai loro mali, i farmaci inventati esclusivamente per generare ulteriori malattie ed effetti collaterali (?)


    Saluti e Auguri

    Betilla e Gloria hanno già scritto tutto quel che avrei potuto aggiungere e hanno lasciato trapelare i motivi per cui uno, di fronte a fittizi confronti tutt'altro che etici (perché non è etico prendere la popolazione generale per sentirsi in diritto di valutare come curare la minoranza di soggetti realmente sofferenti), discussioni dunque mascherate dove in realtà se non dai ragione vieni bollato come ipocrita, ignorante, superficiale etc, prende le proprie cose e se ne va con un sorriso.


    A me comunque non interessava tutto questo fiorir di (aspettata - perché si sa che va così) polemica ma mi bastava, in massima buona fede, dare una voce a chi sta davvero male, perché i farmaci a volte son manna pura, salvezza che scende dal cielo. Questi miei interventi, seppur espressi in massima gentilezza e in totale rispetto senza attaccare nessuno, sono stati colti con astio da alcuni qui: la dimostrazione che le mie parole risuonano e continueranno a farlo, perché quelle verità (quelle personali di cui io o Betilla, ma anche Ayrton e Gloria hanno parlato) ad alcuni fanno male e risultano assai scomode: è inaccettabile, in quando va profondamente in contrasto alla narrazione desiderata da determinati utenti qui dentro.


    Fatevene una ragione: i farmaci aiutano e salvano chi sta davvero male, e non lo scrivo certo io, bensì lo asseriscono le numerose ricerche. Chi cerca trova ma... attenzione al cosiddetto "cherry picking"! :winking_face:

    L'abuso non ha senso: se io ho difficoltà al lavoro non prendo medicine, vado da uno psicoterapeuta (ed eventualmente da un bravo avvocato, oltre che farmi refertare tutto dal medico dal lavoro).


    Volevo però dire che non tutti i farmaci stordiscono o rendono obnubilati, per dire abbiamo citato l'Aripiprazolo che di base non porta assolutamente a questi effetti, anzi.


    Per Betilla : se le iniezioni fossero state per altre terapie, che so interferone per patologie autoimmuni, ti saresti sentita egualmente sporca, in difetto, "messa male"? Chiedo, domando innocentemente...

    Ciao,


    la psicodinamica secondo chi mi ha seguito è eccellente per chi soffre di depressione o disturbi di personalità (io ad esempio per la prima ne ho tratto preziosi aiuti), mentre rischiosa o controproducente nei disturbi d'ansia, in quanto tende facilmente a generare false paure, falsi ricordi, false ossessioni etc, che poi si insinuano pericolosamente nella mente dell'ansioso (già tendente a rimuginare in modo angosciante).


    Psicoterapia cognitivo-comportamentale straordinariamente efficace su ansia e pensieri ripetitivi, gestione attacchi di panico anche: per me veramente fondamentale seguire un percorso di questa natura, se si soffre di turbe ansiose.


    Venlafaxina e Lamotrigina assunte nel lontano 2015 se non vado errato, entrambi ottimi medicinali in quanto su di me con minimi effetti collaterali, specie la seconda citata, però bisogna stare attenti alle reazioni sulla pelle con la Lamotrigina, in quanto potrebbero diventare gravi (meno di una persona su un milione le ha, va specificato ciò eh, però bisogna essere informati). Mio psichiatra ad esempio mi mise in guardia: se avessi avuto prurito o pustole, avrei subito dovuto interrompere.


    Io presi entrambi i medicinali citati per disturbo dell'umore non altrimenti specificato (NAS), in quanto all'episodio depressivo maggiore alternavo fasi disforiche, quindi avevo bisogno di stabilizzatore insieme a semplice antidepressivo. Lamotrigina mi aiutò ad esempio, perché è molto usata nei disturbi dell'umore dove prevale umore depresso.


    Venlafaxina dà una bella carica, però attenzione perché a me ha portato a forte calo dell'appetito e aumento della libido inaspettato, in genere fa perdere peso, quindi pure questo va segnalato. In complesso tira molto su e anche rapidamente, a me entro 15 giorni già diede i primi effetti!


    Se hai bisogno di altri consigli fammi sapere, fermo restando che qui nessuno si deve sostituire agli specialisti di riferimento.


    Un caro saluto 👋🏻

    Lo psichiatra che mi seguì posteriormente al ricovero, specialista privato molto preparato oltre che ricercatore, con me ebbe un approccio che oggi definiremmo "olistico": alla prima visita non solo si rifiutò di prescrivermi medicine, ma proprio di farmi una qualsiasi diagnosi.


    Prima volle farmi fare una serie di analisi, dalle urine al sangue, capire se avessi delle ipovitaminosi o degli squilibri ormonali, es. tiroide. Poi valutare.


    Io continuo a parlare di casi specifici perché il vero confronto, secondo me, è anche e soprattutto accettare la sofferenza di chi ha qualcosa da raccontare in quanto vissuto in prima persona. Troppo facile parlare tramite generalizzazioni, oltre che poco etico detto francamente.

    Come ipposam, sono purtroppo o per fortuna (?) una persona dotata di un certo "sesto senso" e riesco facilmente a capire: 1) se chi si interfaccia a me è solo interessato a soldi o favori; 2) se mi cerca per esclusiva soddisfazione intima e 3) se potrebbe essere sinceramente interessata/o a me o per amicizia o per altre forme di affetto. Il risultato di tutto ciò è che, detto sinceramente, non credo avrei bisogno di arrivare a questi trucchetti o stratagemmi...

    A me non interessa né della serotonina né del presunto squilibrio chimico, io la faccio veramente semplicissima: gente con deliri e allucinazioni o depressi gravi che tentano il suicidio (che come detto sono una minoranza, ma io per quella devo parlare) vanno aiutati con le medicine, farmaci che per loro diventano preziosi come oro fuso. I casi meno gravi possono agire tramite psicoterapia e non lo scrivo io, ma proprio le linee guida.


    Io mi rivolgo, coi miei esempi, esclusivamente a questi soggetti: affetti da sindromi psicotiche e/o paranoidi, deliranti etc; affetti da depressione suicidaria; affetti da disturbo bipolare di primo tipo (dunque mania, psicosi etc); affetti da disturbo borderline di personalità pieno con comorbilità di altre patologie psichiatriche; affetti da forme ossessivo-compulsive invalidanti, dove i pensieri diventano psicotici (tipo una ragazza che conobbi in reparto che, per essere sicura di non voler uccidersi davvero, aveva tentato seriamente il suicidio --> capite che qua l'ansia è andata a finire verso una psicosi neanche troppo celata, cioè ma ci rendiamo conto della gravità del gesto? perdita di lucidità sconcertante, la mamma piangeva ogni volta che andava a trovarla); infine, last but non least, affetti da disturbi del sonno gravi o invalidanti, anche solo di origine neurologica (es. sindrome ipernictemerale), che poi portano il soggetto a riposare meno di 3-4 ore a notte, con rischio cumulativo di epilessia, psicosi e tentato suicidio.


    Ecco, così ho chiarito bene di cosa sto parlando. Non mi sognerei mai di consigliare a individui con disturbi d'ansia o distimia di agire subito con farmaci, esiste la psicoterapia apposita per questi soggetti. Però, come detto, se il disturbo d'ansia scivola in deliri vari o la distimia cade in un episodio depressivo franco... beh, qualcuno mi scriva perché un suicidio dovrebbe essere preferibile ai farmaci psichiatrici (in questi soggetti!)

    Anche gli antipsicotici atipici quelli considerati di seconda (moderna) generazione hanno tanti effetti collaterali di tipo metabolico, e endocrinologico. Gli effetti extrapiramidali e di tipo neurologico, tipo la Discinessia Tardiva sono inferiori ma non certo assenti, suvvia non parliamo certo della panacea a tutti i mali.

    La discinesia tardiva presenta un tasso inferiore all'1% nelle cure a base di farmaci moderni, oggi tra l'altro esistono finalmente terapie per questo disordine di tipo neurologico iatrogeno. Nessuno comunque ha parlato di panacea di tutti i mali, ma semplicemente di vite oggettivamente rese migliori, tutto qui!:rainbow:

    Esattamente, la mia amica ha preso proprio Aripiprazolo, inizialmente le facevano la puntura mensile e lei stessa era d'accordo, cosa non sempre comune in chi è psicotico, dopodiché notata la fortunata compliance della paziente il CSM propose le pillole gestite dalla sua famiglia in un primo momento, poi date direttamente a lei con una certa diminuzione del dosaggio nel tempo.


    Non tutti tollerano questo farmaco, viceversa non tutti tollerano l'Olanzapina. Ci sarebbe un mondo da dire, ma penso sia etico tentare di mantenere un livello minimo di empatia cognitiva sì da realizzare che, su spazi online pieni di sofferenza come questo, non avrebbe alcuna utilità generare allarmi estremi. Facciamo benissimo, dunque, a rimanere lungo questa linea.


    A me Olanzapina, per dire, aiutò tantissimo anni fa: l'insonnia grave dovuta a depressione e ansia prolungate mi aveva portato a un circolo di anoressia e temporanea psicosi atipica (in realtà nell'insonne spesso le allucinazioni, come avvenne a me, sono date anche da epilessia del lobo temporale). L'Olanzapina datami in ricovero, inizialmente, mi aiutò a gestire questo quadro: dovevo dormire e dovevo tornare a mangiare. Non sono farmaci innocui per tutti, vanno presi nei giusti momenti e per il dovuto tempo. Pensate che persino alla mia amica fanno fare svariati periodi di interruzione: finché, però, continua a farsi seguire ogni tot al CSM e fa la psicoterapia (che, come sapete, nello psicotico ha dei limiti - ed è qui che i farmaci devono subentrare nel discorso di "sana psichiatria", quello misurato e mirato pertanto).


    Come scrivi tu stessa, quali alternative potremmo offrire a queste persone e ai loro cari? Il punto sta qui, per me. La psicoterapia non basta, non per questo sottotipo di assistito se non altro. Che poi né quest'ultima né i farmaci possano farti diventare come tutti gli altri, darti il lavoro dei tuoi sogni, i soldi di cui hai bisogno etc siamo d'accordo, ma questi due mezzi (psicoterapia e farmaci) possono darti LA BASE per conquistare tu certe cose. La mia amica oggi guadagna fino a 5000 euro al mese, si è sposata e ha una casa tutta sua: se li è conquistati lei, poi, certi obiettivi raggiunti.


    Lo stesso dicasi per me: le cure mi hanno fatto riprendere a esistere e tornare pian piano alla vita degna d'esser chiamata tale, ma il resto poi ho dovuto mettercelo io. Oggi ho un bellissimo lavoro, ho un posto dove abitare, persone magnifiche a circondarmi che non sono più tristi o in pensiero per me. Quante cose sono cambiate da allora: io prima ero una larva, mi spiace usare un termine così forte, ma altrimenti dovrei dire vegetale.

    La psichiatria non era perfetta in passato e non è assolutamente scienza esatta oggi, per me il discorso è solo questo: i farmaci vanno presi se la tua qualità di vita è gravemente compromessa. Prendo il caso di una mia amica schizofrenica: voci nella testa, deliri assurdi, talora auto ed etero aggressività, rischio di perdere i lavori per cui veniva assunta, terrorizzare tanto la sua famiglia e fidanzato (immaginatevi il calvario anche delle persone intorno). Coi farmaci giusti e moderni è diventata una persona lucida senza essere però, di contro, trasformata in un automa cerebralmente morto come avveniva dopo una lobotomia o dopo dosi estreme di vecchi farmaci neurolettici di prima generazione. Io in questa psichiatria confido, perché ho avuto anche in famiglia persone in queste situazioni e vederle cambiare è stato... miracoloso. A volte queste benedette pillole diventano fondamentali, ma non per tutti ci mancherebbe. È tuttavia per persone come loro che a me sembra, scusatemi davvero se insisto, doveroso riportare questi esempi.