Sindrome ansioso-depressiva con somatizzazione, consigli?

  • E' esattamente il mio pensiero, l'ansia anche se molto dolorosa si manifesta per proteggerci.

    Sto seguendo su instangram un neuroscienziato (theanxietymd) che ha sofferto per 30 anni di una forma d'ansia severa.

    la sua teoria è che l'ansia (e le sue somatizzazioni) siano conseguenza di un trauma subito nell'infanzia che ci ha ferito profondamente. Questo trauma, se non affrontato, rimane latente nel nostro subconscio creando uno stato di allarme nel nostro corpo, che poi da vita al rimuginamento ansioso. Durante questo allarme del corpo i nostri pensieri non sono lucidi in quanto il nostro cervello entra in modalità sopravvivenza (la famosa reazione attacco o fuga). Lui ritine che è impossibile, in questo stato, cercare di sostituire il pensieri ansiosi in pensieri razionali proprio per il fatto che l'ansia è un sentimento, una sensazione che si attiva quando il nostro subconscio ferito si sente in pericolo e non in grado di affrontare la situazione. Guarisci il bambino che è in te e guarirai dall'ansia.

    Probabilmente i fattori in gioco sono tanti e, come mi aveva detto lo psichiatra, le ansie e le depressioni non sono tutte uguali. Questa è sicuramente una lettura giustissima, l'ansia è un meccanismo di difesa ancestrale e potente, ma che se diventa costante ha forti ripercussioni sulla salute e sul nostro funzionamento. I meccanismi della depressione invece sono un po' meno chiari...


    Alcuni studiosi addirittura hanno smentito la teoria della "carenza" di serotonina e altri neurotrasmettitori, che è considerata da decenni la causa principale, per lo meno a livello biochimico. Questo potrebbe portare a terapie farmacologiche con meccanismi di azione differenti... Sicuramente sono argomenti interessanti e c'è ancora tantissima strada da fare.


    Grazie per le tue risposte e la tua esperienza! Purtroppo il bullismo è una piaga sociale troppo sottovalutata. E non bisogna pensare che sia un problema limitato a infanzia e adolescenza, ne sono vittime anche moltissimi adulti! Esempio il mobbing... Purtroppo spesso la gente ha l'empatia e la maturità di un lombrico...

  • Comunque non impauritevi coi problemi gastrointestinali, l'ansia quasi sempre provoca disordine nell'apparato digestivo. Ormai sono 9 anni che vado avanti così, può durare un giorno come qualche settimana ma i problemi fisici reali non vanno e vengono; l'unico VERO che ho avuto è stato rappresentato l'anno scorso da un calcolo renale, dolore che non passa se non assumendo un antidolorifico o con la fortuna di spostare quel sassolino a forza di muoversi, durato nel mio caso quasi sei mesi e cessato solo con l'espulsione.


    Come mi disse la psichiatra: "Non concentriamoci a vedere cosa facciamo in bagno, tiriamo lo sciacquone e meno analisi dei nostri bisogni". :grinning_face_with_sweat:

    Ciao Domenico :)


    Mi ha fatto sorridere la battuta della tua psichiatra :) Nel mio caso sono ormai perfettamente consapevole di non avere alcuna malattia "fisica", e infatti non ho paura di essere in qualche modo in pericolo quando sto male. Il mio problema sta tutto esclusivamente nella bassissima qualità di vita che questi malesseri ricorrenti e molto prolungati mi causano. Come avevo già scritto ho perso lavoro, fidanzato, amicizie, non guido più, esco poco e sempre da sola, non ho obiettivi e non ho energie, che devo "dosare" attentamente e che posso dedicare solo alle attività quotidiane di base.


    Vivo con i miei genitori da più di un anno e dipendo da loro in tutto e per tutto.

    Da un paio di mesi anche quando non ho disturbi fisici sono depressa, ansiosa, dormo male, non mangerei mai niente e ho una stanchezza cronica: anche una semplice passeggiata mi sfianca. Mi sembra di vivere a 30 anni nel corpo di una centenaria. Prima, tra una ricaduta e l'altra, facevo una vita abbastanza normale almeno. La mia paura è quella di non avere scampo, ho tentato davvero di tutto ormai... E non c'è stato nulla da fare, nessun minimo miglioramento.


    Tra due settimane ho appuntamento con un nuovo psichiatra... Ma non mi voglio illudere... Finora ho collezionato solo buchi nell'acqua e i miei genitori hanno speso una marea di soldi inutilmente. Non faccio più neanche psicoterapia, che un pochino mi aiutava a correggere certi pensieri e comunque a non sentirmi totalmente abbandonata. Ma, oltre ad essere una spesa onerosa, non ho fatto ulteriori passi avanti... Anche perché non riuscivo ad avere una regolarità nelle sedute a causa del periodico ripresentarsi dei sintomi, che durano mesi e mi costringono in casa.


    Purtroppo mi sto ormai piano piano rassegnando al fatto che questa sarà la mia nuova "vita"... Chi lo avrebbe mai immaginato... :( :(

  • Ti capisco perfettamente. Già essere cosciente di non avere nulla di fisico è un grosso passo in avanti, più che altro perché l'ansia si alimenta delle nostre insicurezze e se si inizia con un sintomo poi se ne aggiungono altri ed il malessere non può che aumentare. L'ansia non ti uccide, ma ti pone in uno stato di allerta che ti blocca per periodi di tempo in cui credi di non poter fare nulla. Posso dirti che anche io ero a casa coi miei genitori, ma sono ormai quasi due anni che vivo da solo e negli ultimi mesi nonostante abbia avuto i soliti attacchi ho resistito aspettando che passassero, mentre prima avrei chiamato mio padre nel bel mezzo della notte per farmi venire a prendere e portarmi a casa loro.


    Il disagio che provi rappresenta la frustazione razionale di non saper risolvere il problema. Ancora in questo momento in cui scrivo ho un malessere al collo che perdura da tutto il giorno, e come te penso che domani è il primo giorno di scuola di mio nipote e che magari potrei non godermelo appieno, oppure che il pomeriggio devo dare una mano a mia sorella e non so se all'ultimo momento dovrò dirle di non essere in grado di farlo...


    Sarebbe buono cercare di non preoccuparsi continuamente, oltre a non essere sempre pessimisti e credere che un giorno tutto questo non possa finalmente passare. :smiling_face_with_smiling_eyes:

  • "Il disagio che provi rappresenta la frustazione razionale di non saper risolvere il problema. Ancora in questo momento in cui scrivo ho un malessere al collo che perdura da tutto il giorno, e come te penso che domani è il primo giorno di scuola di mio nipote e che magari potrei non godermelo appieno, oppure che il pomeriggio devo dare una mano a mia sorella e non so se all'ultimo momento dovrò dirle di non essere in grado di farlo..."


    Hai descritto perfettamente cosa provo anch'io quando sto bene...

    In realtà ho sempre un basso livello di energia e una facile stancabilità...

    Mi fa piacere che tu abbia imparato a gestire meglio i tuoi problemi!

    C'è qualcosa in particolare che ti aiuta a farlo, che ti fa realmente sentire meglio?

    Grazie mille per il tuo messaggio!!!

  • Hai descritto perfettamente cosa provo anch'io quando sto bene...

    In realtà ho sempre un basso livello di energia e una facile stancabilità...

    Mi fa piacere che tu abbia imparato a gestire meglio i tuoi problemi!

    C'è qualcosa in particolare che ti aiuta a farlo, che ti fa realmente sentire meglio?

    Grazie mille per il tuo messaggio!!!

    I metodi credo siano tanti ed ognuno ha il suo, quindi non scoraggiarti se provandone uno scopri che non funziona. Io ad esempio quando mi prende l'ansia forte cammino per casa, e se ci pensi farlo quando ti senti svenire parrebbe un controsenso camminare per un'ora o magari anche due di seguito. Il fatto è che la mente si pone in uno stato di allerta, se riesci a distrarla sufficientemente questo sparisce.


    Una volta sono uscito col cane quando già mi trovavo nello stato di cui parli, ed una persona mi ha convinto a fare una passeggiata al parco più lunga del solito. Nei primi minuti credevo non ce l'avrei fatta, ma alla fine ho smesso di pensarci ed ho camminato per più di due ore e mezza macinando diversi chilometri.


    L'ansia è solo un campanello d'allarme che avvisa di stare in guardia perché potrebbe succedere qualcosa, ma dopo che passano le ore senza che accade nulla progressivamente scema. Non suggerisco di prenderla di petto, qui sul forum chiunque sconsiglia di lottarci insieme sperando di avere la meglio, ma devi accettare che esiste e trovare un percorso che possa portarti a conviverci e continuare con la tua vita. Io prima stavo giorni interi a letto senza muovermi dalla paura, ora anche se sto male la notte il giorno dopo esco comunque.

  • Il mio problema sono principalmente i sintomi fisici, non tanto l'ansia "classica".

    Nel senso che sto proprio male fisicamente, come se avessi un'influenza che non passa...

    Comunque grazie per i tuoi suggerimenti e la tua storia :smiling_face_with_smiling_eyes:

    Con sintomi fisici intendi la sensazione di sentirti debole ma non troppo? Come se all'idea di fare qualcosa potresti sentirti mancare e magari finire con lo svenire? Se così fosse purtroppo sono anche questi sintomi dell'ansia, il corpo è talmente all'allerta alla ricerca di potenziali pericoli che il costante stress risultante conferisce questo permanente senso di debolezza.

  • Con sintomi fisici intendi la sensazione di sentirti debole ma non troppo? Come se all'idea di fare qualcosa potresti sentirti mancare e magari finire con lo svenire? Se così fosse purtroppo sono anche questi sintomi dell'ansia, il corpo è talmente all'allerta alla ricerca di potenziali pericoli che il costante stress risultante conferisce questo permanente senso di debolezza.

    Ciao Domenico! No... Se leggi i miei primi messaggi di questa discussione ho descritto i miei sintomi :smiling_face_with_smiling_eyes: Grazie per la tua risposta! :slightly_smiling_face:

  • Ciao a tutti! Era un po' che non rompevo le scatole. :grinning_face_with_smiling_eyes: Spero che stiate tutti bene, nonostante tutto. :hugging_face: Volevo aggiornare, per chi mi aveva risposto così gentilmente in passato, la mia situazione e come sempre chiedere qualche confronto.


    Ho cambiato psichiatra, devo dire che mi trovo benissimo. Mi ha cambiato la terapia ed ora ho iniziato da due settimane venlafaxina 75 mg, che poi ha intenzione di aumentare lentamente. Inoltre ha aumentato lamotrigina a 100, dicendo che probabilmente anche questa sarà pian piano da aumentare. Essendomi trovata così bene dopo tre visite gli ho chiesto se poteva farmi anche da psicoterapeuta. Ha risposto che ci avrebbe pensato perché secondo lui la terapia più adatta sarebbe quella cognitivo comportamentale (io gli ho detto che purtroppo non mi ha aiutato, anche perché stavo spesso male e saltavo parecchie sedute). Lui è uno psicoterapeuta a indirizzo psicodinamico. Ha detto che ne parleremo la prossima volta e che cercherà il modo migliore per aiutarmi. Nel frattempo vado sempre avanti con "alti" e bassi, sono stata di nuovo male ad agosto, ma con sintomi più leggeri e di durata minore.


    Tuttavia sono sempre molto debole, come se fossi in una perenne convalescenza... Dormo sempre troppe ore, non ho appetito e ogni giorno da quando mi sveglio inizia la battaglia contro il mio corpo che non collabora. Cerco comunque di sfruttare al massimo i momenti in cui mi sento un po' più in forma, che purtroppo coincidono con la sera/notte e anche per questo ho il ritmo sonno-veglia sempre sballato.


    Le mie domande sono queste:


    -Qualcuno ha avuto esperienze con venlafaxina e lamotrigina? Per quali disturbi?

    (So che la prima è simile agli SSRI, ma con un'azione più ampia sui recettori a seconda della dose, e la seconda è uno stabilizzatore dell'umore off label).


    -Opinioni sulla terapia psicodinamica?


    -Consigli su altre domande da fare allo specialista? (È estremamente disponibile e mi ha detto di contattarlo in qualunque momento e per qualsiasi dubbio e che lavoreremo insieme per trovare una soluzione che mi faccia stare concretamente meglio...).


    Grazie come sempre a chi vorrà aiutarmi e un abbraccio!

  • Ciao,


    la psicodinamica secondo chi mi ha seguito è eccellente per chi soffre di depressione o disturbi di personalità (io ad esempio per la prima ne ho tratto preziosi aiuti), mentre rischiosa o controproducente nei disturbi d'ansia, in quanto tende facilmente a generare false paure, falsi ricordi, false ossessioni etc, che poi si insinuano pericolosamente nella mente dell'ansioso (già tendente a rimuginare in modo angosciante).


    Psicoterapia cognitivo-comportamentale straordinariamente efficace su ansia e pensieri ripetitivi, gestione attacchi di panico anche: per me veramente fondamentale seguire un percorso di questa natura, se si soffre di turbe ansiose.


    Venlafaxina e Lamotrigina assunte nel lontano 2015 se non vado errato, entrambi ottimi medicinali in quanto su di me con minimi effetti collaterali, specie la seconda citata, però bisogna stare attenti alle reazioni sulla pelle con la Lamotrigina, in quanto potrebbero diventare gravi (meno di una persona su un milione le ha, va specificato ciò eh, però bisogna essere informati). Mio psichiatra ad esempio mi mise in guardia: se avessi avuto prurito o pustole, avrei subito dovuto interrompere.


    Io presi entrambi i medicinali citati per disturbo dell'umore non altrimenti specificato (NAS), in quanto all'episodio depressivo maggiore alternavo fasi disforiche, quindi avevo bisogno di stabilizzatore insieme a semplice antidepressivo. Lamotrigina mi aiutò ad esempio, perché è molto usata nei disturbi dell'umore dove prevale umore depresso.


    Venlafaxina dà una bella carica, però attenzione perché a me ha portato a forte calo dell'appetito e aumento della libido inaspettato, in genere fa perdere peso, quindi pure questo va segnalato. In complesso tira molto su e anche rapidamente, a me entro 15 giorni già diede i primi effetti!


    Se hai bisogno di altri consigli fammi sapere, fermo restando che qui nessuno si deve sostituire agli specialisti di riferimento.


    Un caro saluto 👋🏻

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