Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Se mi giri qualche link ti ringrazio, io ho provato la terapia breve strategica, poi uno psicologo che lavorava sulle emozioni, infine uno psicologo che scavava nel mio passato per spiegarmi le cause della mia ipocondria (tutto interessante ma la terapia?). Conclusione: non mi sono serviti a niente...

  • Se mi giri qualche link ti ringrazio, io ho provato la terapia breve strategica, poi uno psicologo che lavorava sulle emozioni, infine uno psicologo che scavava nel mio passato per spiegarmi le cause della mia ipocondria (tutto interessante ma la terapia?). Conclusione: non mi sono serviti a niente...

    Ciao, anche io ho provato varie terapie. Alcune hanno funzionato meglio di altre. Ho alternato momenti buoni con altri meno buoni. C'è anche da dire che l'esito della terapia dipende anche dal rapporto che riusciamo a instaurare con il terapeuta, che deve essere di totale fiducia. E se uno è ansioso ipocondriaco, parte già con grande diffidenza. Con questa nuova terapia mi hanno addirittura fatto una diagnosi molto dettagliata all'inizio, dove spiegavano proprio questo, che la mia tendenza a non voler superare le mie resistenze mi fa partire un po' svantaggiata. Sicuramente la terapia non è un atto di Fede perché è un processo scientifico, però un po' bisogna crederci, dovremmo affidarci alla scienza, si dovrebbe imparare a capire che siamo in grado di migliorare, di essere d'aiuto per noi stessi e che le persone intorno a noi possono darci degli strumenti per raggiungere questo obiettivo. Tutto molto bello ma difficile a farsi, Io ci sto provando...

    Ecco il link:


    https://www.ipsico.it/compassion-focused-therapy-cft/

  • Ciao, anche io ho provato varie terapie. Alcune hanno funzionato meglio di altre. Ho alternato momenti buoni con altri meno buoni. C'è anche da dire che l'esito della terapia dipende anche dal rapporto che riusciamo a instaurare con il terapeuta, che deve essere di totale fiducia. E se uno è ansioso ipocondriaco, parte già con grande diffidenza. Con questa nuova terapia mi hanno addirittura fatto una diagnosi molto dettagliata all'inizio, dove spiegavano proprio questo, che la mia tendenza a non voler superare le mie resistenze mi fa partire un po' svantaggiata. Sicuramente la terapia non è un atto di Fede perché è un processo scientifico, però un po' bisogna crederci, dovremmo affidarci alla scienza, si dovrebbe imparare a capire che siamo in grado di migliorare, di essere d'aiuto per noi stessi e che le persone intorno a noi possono darci degli strumenti per raggiungere questo obiettivo. Tutto molto bello ma difficile a farsi, Io ci sto provando...

    Ecco il link:


    https://www.ipsico.it/compassion-focused-therapy-cft/

    Grazie, sei stata davvero gentile. Buona serata.

  • Ciao Vixen, io vorrei iniziare la Compassion Therapy anche online, sembra perfetta per il mio caso. Tu hai un nominativo da suggerirmi?

    Quando ho gli attacchi da Doc sto ancora peggio perché vedo gli effetti sui miei familiari, quindi oltre all'ansia c'è pure il senso di colpa e la depressione perché non vedo come uscirne.

    Ci vuole tanto coraggio per resistere al proprio Doc ma visto che è frutto di una fobia e io per definizione di coraggio ne ho poco e di voglia di star male ancora meno, metto in atto tutta una serie di attività per sentirmi al sicuro da una cosa che mi terrorizza, ma questa continua comunque a farlo perché quello che metto in atto non è mai abbastanza per avere la certezza di essere al sicuro. Lo so che dovrei scardinare questo circolo vizioso evitando di evitare ma, come dicevo prima, chi ha il coraggio di mettersi contro il Doc che poi non ti fa dormire e non ti fa uscire? Volevo chiedete agli altri partecipanti se tra di loro c'è qualcuno che ha tratto giovamento dal fatto di andare a vivere da solo e quindi non dover più far pesare sui familiari il proprio disturbo. Grazie.

  • Ciao Vixen, io vorrei iniziare la Compassion Therapy anche online, sembra perfetta per il mio caso. Tu hai un nominativo da suggerirmi?

    Quando ho gli attacchi da Doc sto ancora peggio perché vedo gli effetti sui miei familiari, quindi oltre all'ansia c'è pure il senso di colpa e la depressione perché non vedo come uscirne.

    Ci vuole tanto coraggio per resistere al proprio Doc ma visto che è frutto di una fobia e io per definizione di coraggio ne ho poco e di voglia di star male ancora meno, metto in atto tutta una serie di attività per sentirmi al sicuro da una cosa che mi terrorizza, ma questa continua comunque a farlo perché quello che metto in atto non è mai abbastanza per avere la certezza di essere al sicuro. Lo so che dovrei scardinare questo circolo vizioso evitando di evitare ma, come dicevo prima, chi ha il coraggio di mettersi contro il Doc che poi non ti fa dormire e non ti fa uscire? Volevo chiedete agli altri partecipanti se tra di loro c'è qualcuno che ha tratto giovamento dal fatto di andare a vivere da solo e quindi non dover più far pesare sui familiari il proprio disturbo. Grazie.

    Ciao, io sto utilizzando un sistema di psicoterapia online. Non posso pubblicizzare il nome, però se cerchi online puoi scoprire che utilizzano questa nuova terapia.

  • Ciao, io sto utilizzando un sistema di psicoterapia online. Non posso pubblicizzare il nome, però se cerchi online puoi scoprire che utilizzano questa nuova terapia.

    Ciao, ho trovato il sito di riferimento e penso che inizierò questo percorso, nella speranza che stavolta funzioni. Ho fatto quasi 2 anni di psicoterapia e più di uno di terapia breve strategica, ma non riesco a mettere in pratica i buoni consigli quando sono attanagliata dalla paura e dell'ansia. Vincono sempre loro sia sulla razionalità che sulla determinazione. E sì che c'è in ballo la mia felicità e quella della mia famiglia, ma di fronte al Doc mi sento annientata e incapace di oppormi.

  • Ciao, ho trovato il sito di riferimento e penso che inizierò questo percorso, nella speranza che stavolta funzioni. Ho fatto quasi 2 anni di psicoterapia e più di uno di terapia breve strategica, ma non riesco a mettere in pratica i buoni consigli quando sono attanagliata dalla paura e dell'ansia. Vincono sempre loro sia sulla razionalità che sulla determinazione. E sì che c'è in ballo la mia felicità e quella della mia famiglia, ma di fronte al Doc mi sento annientata e incapace di oppormi.

    Ciao, imparerai con la terapia che proprio non è questione né di razionalità né di determinazione. Perché avere disturbi di ansia non significa essere meno determinati degli altri o meno razionali, semplicemente abbiamo un problema e il cervello funziona in una determinata maniera.

  • A proposito di cervello che funziona in un certo modo... ho letto che per curare il Doc si possono usare anche delle stimolazioni (elettriche o magnetiche, non ho ben capito) su alcune parti del cervello. Qualcuno ne sa qualcosa o ha provato? Io sono un po' scettica...

  • Ciao a tutti, mi presento: mi chiamo Luisa e diciamo che da sempre soffro d'ansia e cali d'umore. Dico "diciamo" perché la causa scatenante è stato un intervento ginecologico che, anche se si è risolto per il meglio, mi ha lasciato uno stress molto forte. Da allora, dopo la prima vera crisi di ansia e panico, diciamo che ho imparato a conviverci. Sono totalmente ipocondriaca, ma non nel senso di chi si fa visitare ogni 3x2; io, al contrario, evito tutto ciò che riguarda il farsi visitare. Oltre alle innumerevoli volte che ho pensato di avere qualsiasi malattia, adesso da circa 3 settimane ho una pulsazione nella piega naso-labiale destra, quella dove si forma la ruga sorridendo. Questa pulsazione è visibile a occhio nudo, e per la prima settimana è stata fissa; poi, una sera, è scomparsa per qualche giorno. Adesso è da 3 giorni che ce l'ho continuamente. Ogni tanto avverto anche una pulsazione al labbro inferiore, e se strofino anche la palpebra, ma solo per pochissimi attimi. Sono andata dalla dottoressa e questa, insieme al suo collega dentista, mi ha detto che si tratta di una fascicolazione benigna. Inoltre mi è stata riscontrato un'apertura a scatto della mandibola sempre a destra. Sono andata anche dal dentista, ma non ha minimamente menzionato questa pulsazione. Io sto già pensando alla SLA, SM e, più verosimilmente, a un'emiparesi facciale. Ma che devo fare? Dovrei andare in pronto soccorso? Vi è mai capitato? Grazie se qualcuno riuscirà a tranquillizzarmi; sto pensando che a breve diventerò pazza.

  • Ciao a tutti, mi presento: mi chiamo Luisa e diciamo che da sempre soffro d'ansia e cali d'umore. Dico "diciamo" perché la causa scatenante è stato un intervento ginecologico che, anche se si è risolto per il meglio, mi ha lasciato uno stress molto forte. Da allora, dopo la prima vera crisi di ansia e panico, diciamo che ho imparato a conviverci. Sono totalmente ipocondriaca, ma non nel senso di chi si fa visitare ogni 3x2; io, al contrario, evito tutto ciò che riguarda il farsi visitare. Oltre alle innumerevoli volte che ho pensato di avere qualsiasi malattia, adesso da circa 3 settimane ho una pulsazione nella piega naso-labiale destra, quella dove si forma la ruga sorridendo. Questa pulsazione è visibile a occhio nudo, e per la prima settimana è stata fissa; poi, una sera, è scomparsa per qualche giorno. Adesso è da 3 giorni che ce l'ho continuamente. Ogni tanto avverto anche una pulsazione al labbro inferiore, e se strofino anche la palpebra, ma solo per pochissimi attimi. Sono andata dalla dottoressa e questa, insieme al suo collega dentista, mi ha detto che si tratta di una fascicolazione benigna. Inoltre mi è stata riscontrato un'apertura a scatto della mandibola sempre a destra. Sono andata anche dal dentista, ma non ha minimamente menzionato questa pulsazione. Io sto già pensando alla SLA, SM e, più verosimilmente, a un'emiparesi facciale. Ma che devo fare? Dovrei andare in pronto soccorso? Vi è mai capitato? Grazie se qualcuno riuscirà a tranquillizzarmi; sto pensando che a breve diventerò pazza.

    Ciao, può essere tranquillamente un tic nervoso.

    Ci sono due categorie di ipocondriaci. Quelli che si controllano di continuo dallo specialistica e quelli che sviluppano una fobia delle visite mediche. Ti consiglio di approfondire, ci sono molti libri a riguardo.

    A proposito di cervello che funziona in un certo modo... ho letto che per curare il Doc si possono usare anche delle stimolazioni (elettriche o magnetiche, non ho ben capito) su alcune parti del cervello. Qualcuno ne sa qualcosa o ha provato? Io sono un po' scettica...

    Non è che stai confondendo col biofeedback?

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