Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Pulmino73, grazie come sempre per le tue risposte. Spero di arrivare presto anche io a vedere le cose in questo modo. Cerco di mettere impegno, ma a volte sembra che il panico abbia la meglio. Mi spavento per il minimo segnale che dà il mio corpo, e il mio psicologo dice che tutto dipende dall'energia che io metto in quel pensiero.

    Grazie tante per l’aiuto che dai su questo forum. Come procedono le tue giornate?

    Buongiorno! Le mie giornate proseguono... impegnate. Cerco sempre di trovare qualche lavoro "manuale", come preparare consegne, prendere pacchi, visitare clienti etc.

    Poi la sera mi dedico ai progetti. Un buon modo per far fluire l'ansia che invece aumenta davanti al pc (per esempio), telefonino e simili.

    Ti auguro una splendida giornata piena di cose da fare!

  • Ciao LeggeraMente, direi che sei giunto a una buona consapevolezza della gestione dell’ansia. Dovresti solo farti i complimenti per come la affronti. Sicuramente hai dovuto passare il peggio prima di arrivare a questo punto, ma ci sei arrivato ed è questo l’importante.

    Come dicevo, a volte fatico ad accettare il lato delle somatizzazioni perché anni fa non ero così, e vedermi così adesso è triste. Io cerco comunque di vivere la mia quotidianità nonostante, a volte, la presenza dell’ansia, solo che fatico a non farmi prendere dal panico e ogni minimo segnale del panico mi fa pensare al peggio.

    Grazie per le belle parole :)

    Prima di capire cosa fossero, ero terrorizzato dalle somatizzazioni. Pensavo veramente di avere qualcosa di grave, e quindi andavo in panico. Ora che ho capito cosa sono e perchè si manifestano, non mi fanno più paura.

    Ti faccio un esempio: se ho un dolore ad un dito senza aver fatto nulla, magari mi preoccupo perchè non conosco la causa. Ma se mi do una martellata, so il perchè il dito mi fa male e quindi la preoccupazione svanisce. Per me funziona allo stesso modo con le somatizzazioni. So che la causa è uno stato momentaneo di agitazione e quindi le accetto senza paura.

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Pulmino73 presente!

    Grazie, come sempre, delle tue parole e della tua presenza.

    Sicuramente hai centrato l'obiettivo della recondita insicurezza... Mi rendo conto che, anche se ho già 47 anni, il mio lavoro è ancora lungo, ma non ho fretta, o meglio, adesso ho solo fretta di sistemare l'ossessione della bocca. Spero davvero che mercoledì, quando andrò dall'altro psichiatra, mi dia una cura per uscirne. Credimi, questa cosa mi spaventa molto perché anche io, prima fatti i controlli, passavano oltre; ora invece mi sono proprio incagliata qui.

    Ho un po' di paura perché mi dico: e se neanche i farmaci mi aiutassero?

    So di essere pesante, ma non si sa mai come il cervello può reagire, e siccome io sono una testona, ho paura.

    Tra l'altro, secondo me, a furia di guardarmi e toccare sono due giorni che ho male alle guance e via di altri mille pensieri.

    Ieri è stata una giornata davvero brutta. Poi domani inizia agosto, il mese che odio di più: tutti partono ed io mi sento ancora più sola.

    Un abbraccio forte.

  • Ciao papavero, ti leggo tutte le volte, anche se non rispondo, perché non saprei cosa dire in merito ai farmaci (in verità ne ho presi pochi) e quindi non sono avvezza. Però, ora, mentre lavavo i piatti, mi è venuta in mente una frase detta dalla mia psicologa tempo fa. Premetto che non conosco il tuo vissuto, la mia psicologa sì. Mi disse: tu non conosci la tranquillità. Effettivamente non la conosco. In quel periodo, quando facevo analisi, venivo da un momento in cui anche un brufolo mi faceva andare in panico. Ogni sintomo era morte certa. Oggi ripensavo a questo e mi accorgevo che un semplice mal di gola, che ho adesso, mi scatena paura. Esempio: oddio! Adesso mi blocca il respiro, soffoco! Sono attimi, ma quegli attimi mi scatenano ansia. Poi ritorno "in me" e mi dico: ma davvero fai? È un semplice mal di gola, un raffreddore, e mi calmo e passano i sintomi dell’ansia. Pensavo al non conoscere la tranquillità, purtroppo è così. La mia vita è stata un inferno :) quindi effettivamente conosco solo l’inferno. Perché se mi fermo a pensare non ci sono cose gravi in questo momento, ma solo semplici disturbi, curabili.

  • Ciao papavero, ti leggo tutte le volte, anche se non rispondo, perché non saprei cosa dire in merito ai farmaci (in verità ne ho presi pochi) e quindi non sono avvezza. Però ora, mentre lavavo i piatti, mi è venuta in mente una frase detta dalla mia psicologa tempo fa. Premetto che non conosco il tuo vissuto, la mia psicologa sì. Mi disse: tu non conosci la tranquillità. Effettivamente non la conosco. In quel periodo, quando facevo analisi, venivo da un momento in cui anche un brufolo mi faceva andare in panico. Ogni sintomo era morte certa. Oggi ripensavo a questo e mi accorgevo che un semplice mal di gola, che ho adesso, mi scatena paura. Esempio: oddio! Adesso mi blocca il respiro, soffoco! Sono attimi, ma quegli attimi mi scatenano ansia. Poi ritorno "in me" e mi dico: ma davvero fai? È un semplice mal di gola, un raffreddore, e mi calmo e passano i sintomi dell’ansia. Pensavo al non conoscere la tranquillità, purtroppo è così. La mia vita è stata un inferno :) quindi effettivamente conosco solo l’inferno. Perché se mi fermo a pensare non ci sono cose gravi in questo momento, ma solo semplici disturbi, curabili.

    Ciao leila19, grazie anche a te di essermi vicino :*. Dalle parole che leggo sì, neanche tu devi aver passato dei bei momenti e credimi, anche se non ti conosco, me ne dispiaccio.

    Io devo essere sincera, ho sempre probabilmente avuto un'ipocondria latente, più orientata verso il DOC senza compulsioni, dalla quale più o meno ne uscivo sempre abbastanza in fretta e senza strascichi. Calcola che il mio primo attacco di panico l'ho avuto a 14 anni, ora ne ho 47; devi dire che di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima, tra cui anche la derealizzazione, altro sintomo tremendo.

    Dico questo per dire che, come ripeto, caz∙∙rola, ne sono sempre uscita, ma una cosa come stavolta mi ha davvero disarmato.

    Pensa che oggi ho mandato ancora una foto all’ORL perché ho visto un’altra cosa strana.

    Purtroppo, e giuro non lo auguro al mio peggior nemico (forse a qualche ex sì ;)), la bocca, non essendo un organo interno, la puoi continuare a vedere quanto vuoi ed è questa, secondo me, la difficoltà nello spezzare l’ossessione.

    Scusami, mi sono dilungata. Comunque io non credo che la vita sia un inferno e sotto sotto sono convinta che lo sai anche tu.

    Io ho deciso che, se ne esco, inizierò ad essere veramente molto più grata al presente e a tutte le piccole cose che ora non percepisco.

    Un abbraccio.

  • Ciao a tutti, mi sono appena iscritto e saluto tutti gli utenti del forum. Soffro di ansia da una vita. Qualcuno di voi può dire di averla sconfitta? Grazie in anticipo se qualcuno mi risponderà.

    Ciao e benvenuto!

    Non so se l’ho sconfitta, ma sono circa 5 anni che l’ansia non si fa viva. Ho dei momenti (rari per fortuna) di ‘agitazione’, ma è una sensazione totalmente diversa rispetto al vero attacco di ansia, tranquillamente gestibili e che non spaventano. L’ansia si nutre delle nostre paure e dei nostri pensieri ossessivi, dobbiamo imparare a non temerla. Non è un nemico da sconfiggere, ma un segnale che ci dice che qualcosa dentro di noi non va. Non va sconfitta l’ansia, ma vanno risolti i motivi che la causano. Io ci sono più o meno riuscito con la meditazione mindfulness e, principalmente, con la psicoterapia e i farmaci.

    Se ti va di raccontarci qualcosa di più ti leggiamo con piacere. Non sei solo.

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  • Ciao e benvenuto!

    Non so se l’ho sconfitta, ma sono circa 5 anni che l’ansia non si fa viva. Ho dei momenti (rari per fortuna) di ‘agitazione’, ma è una sensazione totalmente diversa rispetto al vero attacco di ansia, tranquillamente gestibili e che non spaventano. L’ansia si nutre delle nostre paure e dei nostri pensieri ossessivi, dobbiamo imparare a non temerla. Non è un nemico da sconfiggere, ma un segnale che ci dice che qualcosa dentro di noi non va. Non va sconfitta l’ansia, ma vanno risolti i motivi che la causano. Io ci sono più o meno riuscito con la meditazione mindfulness e, principalmente, con la psicoterapia e i farmaci.

    Se ti va di raccontarci qualcosa di più ti leggiamo con piacere. Non sei solo.

    Buongiorno e Buona Domenica a tutti. LeggeraMente anch'io soffro di ansia da anni purtroppo. Potrebbe indicarmi uno psicoterapeuta a cui potrei rivolgermi? La ringrazio.

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