Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ciao a tutti, sono una ragazza di 24 anni e da ormai 5 anni soffro di ansia e attacchi di panico, in seguito a un episodio traumatico vissuto durante il Covid. Da allora è come se dividessi la mia vita tra prima e dopo, ma nonostante ciò ho imparato a conviverci. Solo al bisogno prendo le lexotan, ma ci sono dei periodi (specie quando subisco un cambiamento) in cui l’ansia ritorna e non mi dà tregua. Sono inoltre ipocondriaca, quindi quando ho qualche sintomo vado nel panico. Esempio di oggi: sono andata a trovare mia nonna, non ho preso l’ascensore per paura di rimanere bloccata dentro, ma allo stesso tempo, facendo 4 piani di scale, sono andata nel panico perché mi è venuta la tachicardia. Poi sono andata al supermercato, ma ho dovuto mollare praticamente tutto perché mi sentivo spaesata, come se potessi svenire da un momento all’altro, sempre con tachicardia. Io non ne posso davvero più, la cosa più sconfortante è che proprio quando sembra che inizi ad andare meglio, all’improvviso torna.

    Ciao Lorella Neri benvenuta. Quello che avverti è stato sperimentato da tutti noi. Non preoccuparti.
    Visto che sono 5 anni, magari rifletti di farti dare un aiuto specialistico.

    Se i tuoi distrurbi sono lievi, valuta uno psicologo. Per invece sono cambiati i tuoi stili di vita, limitando lo spettro di libertà, vai da uno medico psichiatra.


    Entrambi sono utili per risolvere i tuoi disagi. Molto comuni.

  • Buonasera, Pulmino. Come mai senti il ritorno dell’ansia? C’è qualche pensiero che ti preoccupa?


    Credo che la tua “tattica” del lasciare l’ansia sullo sfondo per dedicarsi a ciò che ci piace davvero sia un’ottima soluzione. Fare le cose quotidiane nonostante la sua presenza, che tanto poi lei andrà via. Spero un giorno di riuscire anche io ad applicarla. Al momento sto imparando a capirla e ad accettarla. Ma è un ottimo spunto.


    Fammi sapere come procede.

  • Buonasera, Pulmino. Come mai senti il ritorno dell’ansia? C’è qualche pensiero che ti preoccupa?


    Credo che la tua “tattica” del lasciare l’ansia sullo sfondo per dedicarsi a ciò che ci piace davvero sia un’ottima soluzione. Fare le cose quotidiane nonostante la sua presenza, che tanto poi lei andrà via. Spero un giorno di riuscire anche io ad applicarla. Al momento sto imparando a capirla ed ad accettarla. Ma è un ottimo spunto.


    Fammi sapere come procede.

    Ciao Lina21, buongiorno. Non lo so. L'ansia ha le sue fluttuazioni. Gira così. Anche secondo il parere dello specialista.
    Va a periodi, dunque, almeno questo nella mia ed altre esperienze.

    Non c'è un motivo particolare, come possono essercene. Adesso almeno non riesco a distinguerlo. Neanche mi arrovello a cercarlo. Sarebbe comunque una "scusa".


    C'è, punto e basta.

    Infatti, già da oggi è più lieve. Quel senso di tensione interiore, spossatezza, tendenza al cattivo umore si sono dissolti. Già dalla mattina ti accorgi che sei più leggero. Il bello è che non ho fatto niente di particolare. :) Fluttua.


    E noi la lasciamo fluttuare quanto vuole.


    L'ansia non la possiamo eliminare del tutto e per sempre. Tanto vale farci "conoscenza". Non dico amicizia.
    Quando c'è – come nei giorni scorsi – la cosa migliore che possiamo fare è cambiare leggermente la nostra postura: rifiutarla o negarla peggiora le cose. Questo lo sappiamo. Resisterle ci costa una fatica mostruosa.


    Sapendo che com'è venuta, andrà via, la cosa migliore è continuare a procedere. Più lentamente, molto più lentamente e rispettosi della giornata no. Magari concedersi un po' di aria aperta ed un massaggio. Roba leggera per la mente. Zac! Ecco la prima via d'uscita.

    Questo atteggiamento indulgente verso noi stessi ha un duplice effetto, nel mio caso: normalizza la situazione, non ci chiude a riccio, accresce la nostra autostima (sapendo gestire il momento) e così permettiamo alla stessa di dissolversi.


    Raccontami tu come stai. Mi fa sempre piacere leggere le novità dei percorsi di vita.

  • Donne del forum: mi rivolgo a voi.

    Sembra uno scherzo del destino che l’ansia non mi debba dare tregua. Il 27 marzo ho fatto una visita ginecologica di routine con Pap test. Entrambi nella norma e senza alcun problema riscontrato.

    Il 12 aprile mi doveva venire il ciclo. L’8 aprile ho avuto delle macchie marroni scure che mi hanno fatto pensare che mi fosse venuto il ciclo, ma niente. Non è sceso alcun flusso. Ora mi preoccupa sapere se si tratti di un fenomeno di spotting sporadico o se il ciclo non mi verrà proprio questo mese. Di solito mi viene ogni 30-35 giorni. In particolare, in estate certe volte fa dei mega ritardi, ma solo una volta mi è capitato un fenomeno di spotting che però non era in concomitanza con il ciclo, ma proprio tra un ciclo e l’altro.

    Non ho nemmeno il seno teso e non ho avuto rapporti sessuali dall’ultimo ciclo di marzo. Che devo pensare? Grazie a chi mi risponderà o mi darà un suo parere. Inutile dire che l’ansia mi fa di nuovo vedere tutto negativo.

  • Allora, intanto il tuo ciclo è irregolare (30-35 giorni è un range molto ampio) e oggi è solo il 14. Un ritardo ci può stare benissimo e il fatto che hai dello spotting mi fa pensare che il ciclo ti arriverà tra qualche giorno.

    Io, da quando ho 41 anni, ho sempre spotting tra i 2 e i 5 giorni prima del ciclo vero e proprio.

    Quando avevo 30 anni, ho avuto spotting rosso vivo tra un ciclo e l'altro, feci tutte le visite del caso e non era niente.

    Se la visita che hai fatto a marzo non ha rivelato niente, stai tranquilla.

    Un ciclo può saltare a tutte le età. Visto che hai fatto la visita, la ginecologa ti ha detto se avevi ovulato?

    Se hai ovulato, il ciclo ti arriverà sicuramente fra qualche giorno.

  • Grazie, speranza, per la tua risposta. Dopo un po' di giorni, il ciclo ancora non si fa vedere... Non saprei veramente. No, il ginecologo non mi ha detto se avessi ovulato. Ora niente, aspetto, vediamo.

  • Grazie, speranza, per la tua risposta. Dopo un po' di giorni, il ciclo ancora non si fa vedere... Non saprei veramente. No, il ginecologo non mi ha detto se avessi ovulato. Ora niente, aspetto, vediamo.

    Visto che sicuramente non è una gravidanza e non può essere nulla di serio perché hai fatto una visita accurata poche settimane fa, di cosa ti preoccupi nello specifico?

  • Buonasera Pulmino, spero che la tua ansia sia ormai più leggera. Mi trovi d’accordo con il tuo pensiero ed è sostanzialmente quello che lo psicologo cerca di farmi capire: ovvero imparare a convivere con lei, capirla, ma pur sempre andando avanti nella quotidianità. Il tuo messaggio mi dà un po’ di speranza perché penso che, prima o poi, magari riuscirò a vederla in maniera cosciente così.

    Diciamo che in questo fine settimana sono stata così così per via di svariati problemi digestivi dovuti, credo io, al cambio di stagione, ma questo è terreno fertile per l’ansia, che scatta subito. È un po’ sono iniziati anche gli sbandamenti, ma non so bene a cosa attribuirli (postura o ansia). Cerco di non farmi prendere dal solo pensiero dell’ansia e vivere la mia quotidianità comunque.

    Fammi sapere come procede.

  • Buonasera Pulmino, spero che la tua ansia sia ormai più leggera. Mi trovi d’accordo con il tuo pensiero ed è sostanzialmente quello che lo psicologo cerca di farmi capire: ovvero imparare a convivere con lei, capirla, ma pur sempre andando avanti nella quotidianità. Il tuo messaggio mi dà un po’ di speranza perché penso che, prima o poi, magari riuscirò a vederla in maniera cosciente così.

    Diciamo che in questo fine settimana sono stata così così per via di svariati problemi digestivi dovuti, credo io, al cambio di stagione, ma questo è terreno fertile per l’ansia, che scatta subito. E un po’ sono iniziati anche gli sbandamenti, ma non so bene a cosa attribuirli (postura od ansia). Cerco di non farmi prendere dal solo pensiero dell’ansia e vivere la mia quotidianità comunque.

    Fammi sapere come procede.

    Ciao Lina21, eccomi. Sì, rientrata. :) Come volevasi dimostrare. Non è la prima volta.

    La ricetta del tuo psicologo funziona, per esperienza provata. Certo è che NON DEVI SFORZARTI di normalizzarti quando c’è e si fa sentire. Un conto è continuare nella quotidianità cogliendone la presenza. Un altro è ignorarla, che è cosa assolutamente da evitare.

    Come dicevo, cerca di fare tutto o quasi, senza pretese, rallentando e posticipando quello che non è essenziale. Verrà il momento in cui troverai le energie necessarie.

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