Ansia somatizzata, disturbi fisici e ipocondria

  • Ciao, sono tua coetanea e ho un problema diverso.

    Dunque, tutte abbiamo un pochino di ansia per la mammografia, il Pap test, ecc., ma lo facciamo perché non sapere se si è sani o meno è peggio.

    Pensaci razionalmente: se hai un tumore e non fai la mammografia, rischi la vita perché non sai di averlo e, quando avrai dei sintomi, sarà tardi. Se la fai e il risultato è negativo (90% delle possibilità), sei tranquilla per un annetto. Quindi, perché, razionalmente, non farla?

    La psicoterapia da quanto tempo la fai? Perché non dà risultati?

    L'ipocondria è un problema. Io credo sia molto legata ad una scarsa autostima.

    Ciao Speranza,

    Grazie per avermi risposto, purtroppo hai ragione ma quando l'Ipocondria la fa da padrona non è facile ragionare razionalmente.

    Non è solo per la mammografia tutto è molto piú esteso.

    Vivo con la paura di avere qualcosa di brutto, cosa assurda per esempio sto probabilmente entrando in premenopausa, ho gli esami ormonali da fare e non li faccio perché ho paura che mi chiamino per dirmi che c'è qualcosa che non va.

    È un loop estenuante.

    Non so se capisci...

    Un abbraccio

  • Buonasera, scrivo per chiedere qualsiasi tipo di conforto. Tra pochi giorni dovrò fare un intervento per togliere due polipi endometriali e sono terrorizzata perché mi dovranno addormentare. Ci sono operazioni ben più serie e mi dimetteranno il pomeriggio di quel giorno, ma non riesco a calmarmi, ho paura che sia qualcosa di pericoloso. Qualcuno di voi ha fatto questa anestesia generale senza intubazione?

    Grazie a chi potrà aiutarmi.

    Io ho fatto addirittura una gastroscopia in anestesia totale. Non ti preoccupare, nulla di pericoloso. Quello che fai è un piccolo intervento in day hospital ormai all'ordine del giorno. E forse, sarebbe più pericoloso che tu tenessi quei due polipi, potrebbero ingrandirsi e crearti altri problemi.

    "Niente limiti, Solo orizzonti..."

  • Salve, mi presento, per gli amici sono Tella e vorrei raccontarvi un po' la mia storia. Sono 15 anni che vivo oppressa dall'ansia, dalla depressione e dagli attacchi di panico. Ho fatto diversi percorsi psicoterapeutici, anche terapia farmacologica, ma in tutto ciò sono ancora qui con le mie problematiche. Mi fisso su tutto, ma ancora peggio focalizzo la mia ansia sul mio corpo, in particolare modo sulla pressione sanguigna. Sono veramente stanca, non ce la faccio veramente più. Mi chiedo: posso vivere la mia vita sotto farmaci? Come si fa a uscirne? A volte mi chiedo se io sono sbagliata, perché non riesco a dare frutto a tutte le psicoterapie che ho fatto e faccio tuttora. Vorrei guarire, uscirne, ma non ne sono capace, non ho la forza per agire e reagire.

    Ti capisco davvero, sentirsi così, con l'ansia che ti stringe e la depressione che ti appesantisce, è un fardello enorme. E dopo 15 anni, è normale sentirsi esausti, come se avessi combattuto una battaglia infinita. Non c'è una formula magica per uscire da questa situazione, lo so bene, e non c'è una risposta giusta o sbagliata alla tua domanda: alcune persone trovano un grande sollievo nei farmaci, altre preferiscono non usarli. L'importante è trovare ciò che funziona per te, in collaborazione con gli specialisti che ti seguono. Credimi, per esperienza personale ti dico che, anche se ora ti sembra impossibile, puoi trovare un modo per uscirne e guarire. Coraggio!

  • Buonasera, scrivo per chiedere qualsiasi tipo di conforto. Tra pochi giorni dovrò fare un intervento per togliere due polipi endometriali e sono terrorizzata perché mi dovranno addormentare. Ci sono operazioni ben più serie e mi dimetteranno il pomeriggio di quel giorno, ma non riesco a calmarmi, ho paura che sia qualcosa di pericoloso. Qualcuno di voi ha fatto questa anestesia generale senza intubazione?

    Grazie a chi potrà aiutarmi.

    Stai serena ho fatto la tua stessa operazione 3 anni fa, anche io avevo la tua stessa paura, ti giuro che non è assolutamente nulla, non farai neanche in tempo ad accorgerti di dove sei che starai già dormendo, e quando ti risveglierai starai benissimo.

    Un abbraccio.

  • Buonasera, scrivo per chiedere qualsiasi tipo di conforto. Tra pochi giorni dovrò fare un intervento per togliere due polipi endometriali e sono terrorizzata perché mi dovranno addormentare. Ci sono operazioni ben più serie e mi dimetteranno il pomeriggio di quel giorno, ma non riesco a calmarmi, ho paura che sia qualcosa di pericoloso. Qualcuno di voi ha fatto questa anestesia generale senza intubazione?

    Grazie a chi potrà aiutarmi.

    Ciao Federica88 diciamo che fra pochi giorni ti toglierai un pensiero. Che è l'aspetto principale. Non sono un medico, ma da quel che so l’asportazione è semplice e ben tollerata.

    Io ho fatto l'anestesia generale per un altro intervento da adulto (la rimozione delle tonsille). Francamente non ricordo niente se non le voci di "svegliati, svegliati, buongiorno, buongiorno, svegliati". Mi sono svegliato. rinc∙∙∙∙∙∙∙to ma sveglio.

    Ecco nello specifico per cosa stai provando terrore ;) stai tranquilla!

  • Buonasera a tutti, questa mattina mi sono fatta forza e sono andata a fare gli esami ormonali. Da allora non faccio altro che pensare al peggio. Ho paura che mi chiamino per dirmi che c'è qualcosa che non va o che, al ritiro, ci sia qualcosa di anomalo e quindi debba farne altri per accertamenti.

    Continuo a cercare su internet cosa si può vedere da quegli esami.

    Qualcuno di voi ha questa paura?

    Vi prego, mi dite come l'avete affrontata? Cosa fate per gestire queste paure, che poi si riducono alla terribile paura di avere un male non curabile?

    Un abbraccio.

    Grazie.

  • Ciao, l’ipocondria è veramente una rompiscatole :)

    Io fino a qualche anno fa ero come te, anzi pure peggio perché somatizzavo parecchio. Ho risolto (almeno al 90%) con la psicoterapia e i farmaci. La psicologa mi ha fatto capire quanto sia irrazionale e immotivato questo comportamento, anzi potenzialmente dannoso per la nostra salute.


    La prevenzione medica ci da la possibilità di scoprire eventuali patologie in tempo utile per curarsi, guarire e tornare alla propria vita.

    Poi è naturale e comprensibile essere un pò preoccupati, ma in ogni caso la nostra preoccupazione non è in grado di ribaltare una diagnosi, quindi è inutile e serve solo a farci soffrire.


    Inoltre, non siamo ancora in grado di prevedere il futuro, quindi tutte le ipotesi, anche le più catastrofiche sono solo frutto della nostra mente e non hanno alcun collegamento con la realtà.


    Anni fa avevo letto un articolo scritto da un oncologo, e che parlava proprio della paura di alcune persone di avere un tumore appena avvertivano un qualunque sintomo. Concludeva con questo simpatico aneddoto: “se stai passeggiando in campagna e dietro di te senti un rumore di zoccoli a cosa pensi? A qualcuno a cavallo o a un bufalo che ti sta attaccando?” :)

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

  • Ciao LeggeraMente,

    Grazie per avermi risposto. Purtroppo, come ben saprai, quando sei dentro nei momenti peggiori non è facile essere razionali.

    Quello che più non sopporto è non riuscire a trovare pace, tranne quando la sera prendo Xanax da 0,75 e, fortunatamente, dormo.

    Prendo anche Maveral da 100 per i pensieri ossessivi. Sono stata l'altro ieri dal mio psichiatra, che non reputa opportuno aumentare l'antidepressivo.

    Ho ripreso a fare anche psicoterapia da luglio, ma con decisamente scarsi risultati. La mia psicologa mi continua a dire che devo tenere la mente occupata, ma non lavorando e vivendo da sola è difficilissimo.

    Ti chiedo una cosa: che tipo di terapia hai seguito? Come ti ha aiutato la psicologa? Usavi delle strategie? E che farmaci hai preso o stai ancora prendendo?

    Insomma, come ne sei uscito o uscita?

    Pensavo di approcciarmi alla terapia breve strategica.

    Sperando in una risposta, ti mando un sorriso ed un grande abbraccio.

    E.

  • Ciao Papavero1978, grazie per il sorriso e l'abbraccio che ricambio di cuore :)


    Come farmaci prendevo Anafranil 10/20 mg e Xanax (15 gocce distribuite al mattino, pomeriggio e sera).

    La psicoterapeuta che mi seguiva era anche psichiatra, quindi dosava direttamente lei i farmaci in base ai progressi che facevo.


    Psicoterapia analitica classica, piuttosto dolorosa, perché abbiamo scavato a fondo, ma mi ha aiutato a capire il perché di tutto quello che mi stava accadendo.


    Fondamentale è stato il rapporto di totale fiducia fra medico e paziente. Io mi sono fidato ed affidato senza incertezze e le ho sempre parlato di tutto, senza mai nascondere nulla di me, mi sono aperto completamente. Sapeva sempre come tranquillizzarmi, mi spiegava le cose in un modo che, a volte, mi sembrava di assistere ad una lezione di psicologia. Credo abbia fatto anche leva sulla mia componente razionale e logica, perché a volte mi trovavo a pensare: "Ma è proprio così, come ho fatto a non arrivarci da solo?".


    È stata molto brava, indubbiamente, anche perché ero talmente disperato in quel periodo da non riuscire a razionalizzare, sempre in preda all'ansia ed al panico.


    Ricordo una delle prime sedute: parla quasi sempre lei per tutta l'ora. Alla fine le dico che non avevo capito quasi nulla di quello che mi aveva detto. La sua risposta: "Io non stavo parlando con te, ma con il tuo subconscio. Sarà lui, nei prossimi giorni, a spiegarti quello che ho detto". Anche nello stato di agitazione nel quale mi trovavo, era riuscita a comunicare con la mia parte razionale e, in effetti, nei giorni successivi mi ritornavano alla mente le cose che aveva detto e pian piano riuscivo a comprenderle.


    Ecco, questa in breve è la mia storia. Oggi affronto in maniera diversa le cose che una volta mi terrorizzavano. Un po' di ipocondria c'è ancora: se sento un dolorino da qualche parte, la mente si fionda subito sul peggio, ma riesco a razionalizzare le mie paure e a renderle meno invasive e debilitanti.


    Uscirai da questo incubo, affidati ad un serio professionista ed abbi fiducia in te stessa. La vita ti aspetta, coraggio. :red_heart:

    Accettare non significa rassegnarsi - Mai giocare a scacchi con un piccione

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