Cardiofobia, cuore e ansia cardiaca

  • “Cardiofobia - Può l’ansia provocare tutto questo?” Spero di fornire un esaustivo e completo post sul problema.


    E’ una domanda che ricorre nella mente di chi, soffrendo di disturbi legati all’ansia, è colpito anche da sintomi fisici che fatica a ricondurre a cause psicologiche, anche quando gli accertamenti medici eseguiti lo suggeriscono.


    Tra i principali Disturbi d’Ansia con le varie classificazioni, ci possono essere coinvolti i cc.dd. “organi bersaglio”.


    Tralasciamo gli altri organi e parliamo del cuore.


    Questo disturbo non coinvolge solamente l’aspetto mentale, ma anche il funzionamento dell’organo in questione, portando al conseguente sviluppo di disturbi somatici che fanno parte del quadro ansioso anche quando appaiono intensi e persistenti.


    Specialmente in questi casi chi ne soffre fatica a credere che tali disturbi possano realmente dipendere dalla propria psiche e non da qualche patologia organica, e può reagire in diverse maniere. Alcuni concentrano l’attenzione sui sintomi fisici dell'ansia finchè le preoccupazioni legate all'ipocondria divengono il “focus” del disturbo, altri continuano ad essere colpiti da sintomi sia corporei sia psichici senza che i disturbi fisici siano l’ostacolo maggiore al recupero del benessere (rappresentando tuttavia un importante elemento di disturbo della serenità del soggetto), mentre in altri casi ancora il disturbo d'ansia si esprime da subito o in un secondo momento unicamente sul piano somatico, ad esempio. con attacchi di panico che coinvolgono contemporaneamente diversi distretti corporei.


    In molti di questi casi il sintomo somatico provocato dall’ansia non è riconosciuto subito come tale e si osserva il ricorso frequente (ed eccessivo) a farmaci palliativi e/o una ricerca spasmodica di immaginarie cause organiche, che si concretizza in lunghe trafile di visite ed esami medici anche ripetuti più volte nel tempo. Oltre a questo la persona finisce con l’ossessività di cercare su internet qualsiasi domanda legata alla parola, trachicardia, extrasistola, cardiopalmo etc. Non parliamo anche dell’ascoltare il battito del cuore attraverso le famose due dita messe sulla giugulare e contando sistematicamente i battiti al minuto, che guarda caso ed in modo naturale cambiano ogni minuto


    È indubbiamente necessaria una valutazione medica dei singoli casi per evitare di scambiare per sintomo d’ansia un disturbo corporeo di altro tipo, ma quando il responso medico è negativo, e indica che la causa del disturbo è psicologica, alcune persone si ostinano ugualmente a ulteriori accertamenti, anche di tipo intensivo, pensiamo all’ECG sotto sforzo, enzimi cardiaci, etc. che portano a perdere tempo prezioso e allontanano il momento in cui inizieranno il trattamento psicologico/farmacologico dell'ansia.


    I sintomi che andrò ad elencare sono tra quelli più frequenti, ma non sono solo quelli, il DSM ed. V per ben 35 pagine li associa e li annovera anche a diversi disturbi psichiatrici. Questi che elenco sono presenti con intensità e frequenza differente da caso a caso:

    • Sintomi cardiovascolari: tachicardia, palpitazioni, extrasistolia, aritmia, dolore o fastidio al petto, ipertensione o cali di pressione, svenimento
    • Sintomi respiratori: dispnea, sensazione di soffocamento, sensazione di nodo alla gola, asma (peggiora se già presente)
    • Sintomi gastrointestinali: nausea, gastrite, reflusso gastroesogageo, diarrea, sindrome del colon irritabile
    • Sintomi neuromuscolari: sensazione di sbandamento (gambe traballanti), tremore, rigidità, parestesie (sensazione di torpore e formicolio), contratture, tensione muscolare, debolezza e affaticabilità
    • Sintomi neurologici: vertigini, sensazione di “testa vuota” o leggera, sensazione di sbandamento, tremore e vampate di calore
    • Sintomi dermatologici: orticaria, rossore o pallore del volto, iperidrosi (eccessiva sudorazione)
    • Sintomi urinari: impulso improvviso ad urinare, aumento della frequenza dell’orinazione (pollachiuria).

    (N.B ho voluto inserire anche altri organi bersaglio per una maggiore chiarezza su quello che può provocare l’ansia)


    Per completezza ricordo che i sintomi psichici dell’ansia comprendono:

    • sensazione di minaccia e pericolo
    • pensieri ossessivi
    • irrequietezza
    • irritabilità
    • iperattività
    • disturbi dell’attenzione e della concentrazione
    • insonnia con difficoltà ad addormentarsi e/o a mantenere il sonno senza svegliarsi.

    Come detto precedentemente, questo elenco non è esaustivo perché in realtà la manifestazione corporea dell’ansia è multiforme e varia da individuo a individuo e uno stato di ansia costante espone al rischio di insorgenza o peggioramento di molte patologie psicosomatiche (come l’asma e l’ulcera duodenale).


    Alcuni sintomi fra quelli sopra elencati sono tipici dell’Attacco di Panico (es: tachicardia, dispnea, capogiri, iperidrosi, nausea), mentre altri possono essere presenti per lungo tempo anche nei momenti in cui la persona non si sente “agitata” (fase acuta). Quando l'ansia è una condizione costante e pervasiva l’organismo vive uno stress intenso che provoca modificazioni alla sua fisiologia, ad esempio. con l’aumento dell’attività del sistema nervoso autonomo (simpatico) e della secrezione di ormoni come il cortisolo e l’adrenalina che influiscono fra l’altro sul battito cardiaco (frequenza e gittata), sulla pressione sanguigna e sul funzionamento del sistema immunitario.


    Come detto sopra, questi sintomi compaiono in differenti combinazioni nei singoli casi, ma ciò che accomuna i sintomi somatici è spesso la loro persistenza e anche intensità, che motiva la persona che ne soffre a dubitare che si possa trattare “solo” di ansia. A volte infatti si sottovaluta l’importanza e anche la drammaticità dei disturbi psicologici più comuni, e si tende di conseguenza a pensare che non possano arrecare danni o fastidi non sopportabili o non superabili con la semplice “forza di volontà”.


    Questo pensiero tuttavia non corrisponde alla realtà, dal momento che corpo e mente sono profondamente interconnessi e il disagio che una persona vive si può esprimere intensamente su entrambi piani.


    Il consiglio alle persone che si chiedono “può la sola ansia farmi stare così male?” non può che essere questo: si, l’ansia provoca questo ed altro.


    Se il responso medico, gli esami clinici e diagnostici, non indicano alcuna patologia organica che sia causa dei vostri sintomi non lasciate passare troppo tempo, perché rischiereste solo di veder cronicizzare o peggiorare i vostri disturbi: affidatevi ad uno psicologo/psichiatra, il primo per la gestione dell’ansia attraverso la razionalizzazione del pensiero ossessivo sviluppato sull’organo bersaglio, ed il secondo per la gestione della cura medica da associare.


    Evitate un utilizzo improprio ed eccessivo di farmaci che attenuano solamente i sintomi, come nel caso delle benzodiazepine, farmaci sicuramente validi ma che devono essere prescritti da un medico specialista, come anche evitare il fai da te o perché sentito dire dall’amico.


    Purtroppo, anche se siamo entrati nel terzo millennio, il concetto psichiatra=pazzia è incardinato nella maggior parte delle persone, nei nostri gangli nervosi, difficili da estirpare. Dobbiamo capire che il cervello è un organo del corpo umano, poco conosciuto nonostante le ricerche vanno avanti, e come tale può andare incontro a varie patologie. Allo stato attuale non esiste un esame clinico/diagnostico per addivenire ad una patologia psichiatrica, sia essa, ansia, depressione, etc., il tutto viene rimandato alla sintomatologia ed alla bravura dello specialista.


    Molti si chiedono: ma io non sono depresso perché mi danno gli antidepressivi oppure altre classi di farmaci. Il loro utilizzo è definito off-label, nel senso che durante la sperimentazione del principio attivo, il farmaco ha mostrato validità anche per altre patologie.


    In definitiva, il citato articolo è valido per le persone dove il problema ansia è di grado medio-severo, mentre nelle varie sfaccettature dell’ansia leggera occorre intervenire con altre terapie meno incisive, tipo fitoterapia, meditazione, rilassamento etc..


    N.B. il sottoscritto non è un medico, non ha alcuna specializzazione della materia, ma ribadisco, come sempre, che è sempre ed indispensabile un consulto specialistico, quello postato è frutto di esperienze personali.


    Per ogni domanda resto a disposizione. :)

    Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza. (Oscar Wilde)


    I miei post - N.B. non sono medico né figura similare, ma questa è un'altra storia

  • Hanno già detto tutto gli altri, anche in modo dettagliato... posso soltanto aggiungere che è proprio così, l'ansia può simulare le peggiori malattie a livello di sintomi. La parte più importante, che spetta a noi, è riuscire a ricondurre questi sintomi semplicemente all'ansia nel momento in cui li percepiamo.

  • Hanno già detto tutto gli altri, anche in modo dettagliato... posso soltanto aggiungere che è proprio così, l'ansia può simulare le peggiori malattie a livello di sintomi. La parte più importante, che spetta a noi, è riuscire a ricondurre questi sintomi semplicemente all'ansia nel momento in cui li percepiamo.

    Non è così facile quando i medici non rispondono...o addirittura sembra che girano attorno al problema...la mia vita è diventata invivibile.

  • Non è così facile quando i medici non rispondono...o addirittura sembra che girano attorno al problema...la mia vita è diventata invivibile.

    Se ci fosse un problema grave pensi che i medici non ti avrebbero detto cosa fare o non fare? Perché pensi che ci girino intorno? Credimi, oggi giorno se c'è qualcosa che non va te lo dicono subito, ti parlo per esperienza. (Non del mio problema ma di persone a me care)...

  • Se ci fosse un problema grave pensi che i medici non ti avrebbero detto cosa fare o non fare? Perché pensi che ci girino intorno? Credimi, oggi giorno se c'è qualcosa che non va te lo dicono subito, ti parlo per esperienza. (Non del mio problema ma di persone a me care)...

    Mia zia ( cugina di mia mamma ) ha avuto un'arresto cardiaco ed io ho troppa paura..sto troppo male.

  • Mia zia ( cugina di mia mamma ) ha avuto un'arresto cardiaco ed io ho troppa paura..sto troppo male

    Anche mio nonno paterno è morto d'infarto... capisco benissimo la tua paura in fatto di genetica, quello che voglio dirti è che se i dottori avessero riscontrato un problema serio ti avrebbero detto cosa fare... Se l'unica cosa che ti hanno diagnosticato è ansia (in base a tutti gli esami che dici di aver fatto insieme al cardiologo) io credo e ripeto che dovresti provare a sentire uno psicoterapeuta... a meno che non sei già in cura, non lo so...

  • Anche mio nonno paterno è morto d'infarto... capisco benissimo la tua paura in fatto di genetica, quello che voglio dirti è che se i dottori avessero riscontrato un problema serio ti avrebbero detto cosa fare... Se l'unica cosa che ti hanno diagnosticato è ansia (in base a tutti gli esami che dici di aver fatto insieme al cardiologo) io credo e ripeto che dovresti provare a sentire uno psicoterapeuta... a meno che non sei già in cura, non lo so...

    Non sono in cura...non mi fido di loro.

  • Che situazione devastante. Sono quasi le 4 di mattina e sono sveglio dall'una, solito attacco anzi peggio perché ho fastidi sempre nuovi che associo a chissà quale problema. Ho avuto episodio come di allucinazione perché mi sembrava di essere sveglio a letto ed invece stavo dormendo, da lì panico assoluto... Mi alzoe prendo metà xanax da 0.25 e torno a letto, mi sveglio dopo mezz'ora col cuore in gola, una fiammata calda in mezzo al petto e blocco lo stomaco... Inizia il mio attacco di panico, mi misuro i battiti e sono 84, saturazione 99. Per me vuol dire panico e iperventilazione perché di solito sto a 48 bpm e 97 di saturazione. Tremori... fitte alla spalla dx, cerco di calmarmi, mi metto mascherina per respirare meno ossigeno, vado in sala... non voglio svegliare la mia famiglia, per me è imbarazzante. Penso che sto per svenire sul pavimento e che inizierò ad urlare, sveglierò il condominio e verrà chiamata un ambulanza, mi vergogno da morire ma sento il mio stomaco bloccato, sento anche l'intestino teso, ho letto che l'infarto può dare queste sensazioni allo stomaco e mi terrorizzo sempre di più, ho freddo e mi sto scaldando una camomilla. Mi dico che mi è già successo, che è lo stesso film ma non riesco a calmarmi, mi guardo i risultati degli ultimi esami: eco cardio ok, enzimi cardiaci ok... ma non mi sento sicuro negli enzimi, non c'è la troponina, non l'anno messa, allora magari mi sta sfuggendo qualcosa, non ho fatto ecg da sforzo magari lì si sarebbe vista una debolezza al cuore. Penso anche che sto prendendo degli alfalitici che possono influire sul cuore, domani lo dirò al medico di nuovo... Penso che l'anno scorso ho avuto il covid, magari mi ha indebolito o danneggiato il cuore e con solo eco cardio ed enzimi non si vede. Ho dei pensieri tremendi, vorrei morire nel sonno senza portare avanti questa sofferenza per me e per la mia famiglia, cerco di dissimulare ma si accorgono di tutto, lo sentono che il papà è strano. Ho scritto un papiro... portate pazienza ma mi serve per buttare fuori il disagio che mi porto dietro... Ho 48 anni, mi sento alla fine..? non posso continuare così, vorrei mollare tutto e farmi ricoverare un mese. Capisco tutte le vostre sofferenze e penso che non sia giusto vivere a metà. Un grande abbraccio a tutti.

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