Cardiofobia, attacchi di panico e ansia

  • Infatti ha ragione! Non devi per forza strafare. A me piace fare sport ma ho iniziato tardi, prima come dice Michele, camminavo solo.

  • Condivido in pieno tutto ciò che dici... È la mia testa che appena sente il cuore passare i 100 mi fa venire le paranoie... E lo so, sono una causa persa... voglio impegnarmi a fare diversamente... In compenso, nonostante la mia poca attività sportiva, sono una persona che sta attenta all'alimentazione, infatti questa mia crisi mi ha portato a fare un piano alimentare tramite nutrizionista perché mangiavo poco e male... e ho bisogno di molta energia perché questi attacchi mi hanno spento proprio a livello fisico. Spero di smuovere questa mia testa! Comunque di nuovo Grazie!

  • Ciao a Tutti sono nuova... Soffro di ansia attacchi di panico e ho una forte paura che il mio.cuore possa non reggere più questo mio stato costante che va avanti da almeno tre mesi. Ho fatto visite su visite al.cuore e tutto sembra essere nella norma .. nulla di patologico ma quando arriva l attacco io non ci capisco più niente vado in tilt ho paura per il mio cuore . Leggendo su internet ho scoperto che questa fobia ha un nome cardiofobia e volevo sapere se qualcuno ha mai avuto una paura simile così da potermi confrontare e confortare 😔.

    Ho provato davvero di tutto , percorso psicologico, libri, mindfulness, cambiamenti di stile di vita sia alimentare che fisico ... ma niente le crisi non passano e nemmeno questa fobia che anzi ,sembra alimentarsi ogni volta di più rendendo la mia vita una non vita ... Non riesco più a guidare ad andare in posta nel supermercato o comunque dove ci sta tanta gente e confusione perché ho paura che il mio cuore si agiti ... anche l attività fisica sta diventando un problema perché temo di portare danno facendo salire i battiti.... È durissima vivere così .. anzi sopravvivere.. perché non è vivere questo . Sono veramente triste e senza speranza .

    Ciao, anchio lo sono purtroppo. In particolare lo sono diventata a maggio quando a seguito di una ricaduta dell'ansia avevo picchi cardiaci a 130,140,150 a volte di più. Iniziai a chiamare ambulanze su ambulanze ogni volta credendo di rimanerci secca. Una volta arrivata al ps era tutto ok, sì, cera tachicardia ma era sinusale e ogni volta 20 gg di valium e rispedita a casa. Feci anche 2 giorni di ricovero perche la psichiatra del ps mi disse che era inamissibile che io chiamassi ambulanze più volte al giorno. Ammetto che il ricovero un po' mi ha aiutato perché nelle crisi di tachicardia chiamavo subito un infermiere che riusciva a tranquillizzarmi però ormai la mia non era più vita. Tornai a casa terrorizzata di nuovo, mangiando sempre meno per paura della tachicardia (Calai 8 kg) ero debole e terrorizzata. Non ero in grado di accudire mio figlio perché stavo troppo male. Non vedevo una via di fuga. Poi contattai uno psichiatra privatamente e mi promise di tirarmi fuori da quella situazione. Mi sono scordata di dirti che ero assuefatta dallo xanax, ne prendevo troppo e ormai mi stava solo facendo male, non funzionava più perché più ne prendevo più ne avrei preso per sentire i suoi effetti! Insomma un incubo, mi viene da piangere a raccontarlo ma spero che la mia esperienza possa aiutarti in qualche modo, che anche nei casi più disperati si può vedere la luce! Come ti dicevo contattai questo medico e mi prescrisse la quetiapina (neurolettico) che però preso a dosi basse come le mie mi avrebbe tolto la dipendenza da xanax e calmato l'ansia. L'inizio fu devastante, stavo sempre a letto, avevo continui capogiri (già di mio ne soffro) erano sempre più forti e il cuore accelerava... ma poi tutto si è placato dopo un mesetto di terapia. Lentamente tolsi lo xanax un po' alla volta, stavo male ma sapevo che dovevo togliere quella dose massiccia! Ora sono da 7 mesi in cura: quetiapina 100 mg, xanax 0 50, paroxetina 20 mg (questa la assumo da tanti anni). Non sono guarita del tutto dall'ansia ma cerco di fare il possibile e come mi ha detto di fare lo psichiatra faccio esercizio fisico nonostante la paura di uscire, nonostante la paura Vivere! Quindi forza e coraggio, intraprendi una strada da un buon medico e vedrai che se ne esce, un abbraccio.

  • Ciao, anchio lo sono purtroppo. In particolare lo sono diventata a maggio quando a seguito di una ricaduta dell'ansia avevo picchi cardiaci a 130,140,150 a volte di più. Iniziai a chiamare ambulanze su ambulanze ogni volta credendo di rimanerci secca. Una volta arrivata al ps era tutto ok, sì, cera tachicardia ma era sinusale e ogni volta 20 gg di valium e rispedita a casa. Feci anche 2 giorni di ricovero perche la psichiatra del ps mi disse che era inamissibile che io chiamassi ambulanze più volte al giorno. Ammetto che il ricovero un po' mi ha aiutato perché nelle crisi di tachicardia chiamavo subito un infermiere che riusciva a tranquillizzarmi però ormai la mia non era più vita. Tornai a casa terrorizzata di nuovo, mangiando sempre meno per paura della tachicardia (Calai 8 kg) ero debole e terrorizzata. Non ero in grado di accudire mio figlio perché stavo troppo male. Non vedevo una via di fuga. Poi contattai uno psichiatra privatamente e mi promise di tirarmi fuori da quella situazione. Mi sono scordata di dirti che ero assuefatta dallo xanax, ne prendevo troppo e ormai mi stava solo facendo male, non funzionava più perché più ne prendevo più ne avrei preso per sentire i suoi effetti! Insomma un incubo, mi viene da piangere a raccontarlo ma spero che la mia esperienza possa aiutarti in qualche modo, che anche nei casi più disperati si può vedere la luce! Come ti dicevo contattai questo medico e mi prescrisse la quetiapina (neurolettico) che però preso a dosi basse come le mie mi avrebbe tolto la dipendenza da xanax e calmato l'ansia. L'inizio fu devastante, stavo sempre a letto, avevo continui capogiri (già di mio ne soffro) erano sempre più forti e il cuore accelerava... ma poi tutto si è placato dopo un mesetto di terapia. Lentamente tolsi lo xanax un po' alla volta, stavo male ma sapevo che dovevo togliere quella dose massiccia! Ora sono da 7 mesi in cura: quetiapina 100 mg, xanax 0 50, paroxetina 20 mg (questa la assumo da tanti anni). Non sono guarita del tutto dall'ansia ma cerco di fare il possibile e come mi ha detto di fare lo psichiatra faccio esercizio fisico nonostante la paura di uscire, nonostante la paura Vivere! Quindi forza e coraggio, intraprendi una strada da un buon medico e vedrai che se ne esce, un abbraccio.

    Grazie mille per avermi raccontato la tua esperienza 🙏... Mi dispiace tanto, soprattutto averti ricordato quello che hai passato... Ti Auguro il meglio... ❣️

  • Dobbiamo cercare di normalizzare le nostre vite. Io raramente mi misuro, so che facendo una vita come quella consigliata dal neurologo in linea di massima sto in un range, un range di normalità cui anche voi dovete mirare. Consigli non ne ho se non lasciare che le cure facciano effetto, cercare di dominare noi stessi e senza superare i ns limiti, ergo se non te la senti magari anzicchè farti 2 ore di camminata ne fai 30 minuti poi aumenti in modo graduale e soprattutto riposi bene, respiri bene, magari fai meditazione, preghi, ascolti musica prendi una tisana. Cerchi di importi dei ritmi salutari e benefici.

  • Solo una cosa.. secondo voi quando almeno in una giornata ci sono episodi di tachicardia che porta il cuore ad avere sui 120/130. Battiti anche se per pochi minuti può con il tempo danneggiarlo? Questa è senza dubbio lammia più grande ossessione...

  • Solo una cosa.. secondo voi quando almeno in una giornata ci sono episodi di tachicardia che porta il cuore ad avere sui 120/130. Battiti anche se per pochi minuti può con il tempo danneggiarlo?

    Questa è senza dubbio la.mia più grande ossessione...

    Non mi sono mai posto il problema e nemmeno so risponderti. Ricordo che in palestra sulle ciclette da spinning c'era un grafico con una curva dei battiti che se non ricordo male per le attività aerobiche poteva arrivare fino a 150-160 battiti al minuto (non voglio dire eresie), ma penso che pochi minuti non facciano una particolare media, inoltre perchè sottoporsi a tutte queste misurazioni? Mi sa di masochismo. Se un medico dice che stai bene e lo dimostrano gli esami perchè torturarsi?

  • Non mi sono mai posto il problema e nemmeno so risponderti. Ricordo che in palestra sulle ciclette da spinning c'era un grafico con una curva dei battiti che se non ricordo male per le attività aerobiche poteva arrivare fino a 150-160 battiti al minuto (non voglio dire eresie), ma penso che pochi minuti non facciano una particolare media, inoltre perchè sottoporsi a tutte queste misurazioni? Mi sa di masochismo. Se un medico dice che stai bene e lo dimostrano gli esami perchè torturarsi?

    Perché è la mente che non funziona come dovrebbe... Quando non avevo periodi di forte stress, che sono durati anni, almeno 17, io non facevo caso mai al mio cuore... Il primo attacco avevo 20 anni per la perdita prematura (14 anni) di una mia conoscente, poi per 17 anni più nulla, spariti... Si sono ripresentati nel 2017 senza motivo e sempre con la tachicardia, da lì iniziai a fare esami su esami perché avevo preso una fissa che il cuore avesse problemi, dopodiché grazie a un lungo percorso cognitivo comportamentale ne sono uscita, ad aprile di quest'anno, nonostante abbia avuto il covid e preoccupazioni di ogni genere... Poi però a settembre ho perso una mia cara giovane cugina e sono ripiombata nell'abisso, il sitnomo? Cuore a mille. Conseguenze? Come se gli esami fatti non valessero più nulla. Quando entri nel loop è dura ragionare, so bene che dovrei farlo ma oggi come oggi non sono lucida per poter ricominciare, sono abbattuta. Comunque un passo l'ho fatto, ho ricontattato il mio terapeuta... e si ricomincia.

  • Perché è la mente che non funziona come dovrebbe... Quando non avevo periodi di forte stress, che sono durati anni, almeno 17, io non facevo caso mai al mio cuore... Il primo attacco avevo 20 anni per la perdita prematura (14 anni) di una mia conoscente, poi per 17 anni più nulla, spariti... Si sono ripresentati nel 2017 senza motivo e sempre con la tachicardia, da lì iniziai a fare esami su esami perché avevo preso una fissa che il cuore avesse problemi, dopodiché grazie a un lungo percorso cognitivo comportamentale ne sono uscita, ad aprile di quest'anno, nonostante abbia avuto il covid e preoccupazioni di ogni genere... Poi però a settembre ho perso una mia cara giovane cugina e sono ripiombata nell'abisso, il sitnomo? Cuore a mille. Conseguenze? Come se gli esami fatti non valessero più nulla. Quando entri nel loop è dura ragionare, so bene che dovrei farlo ma oggi come oggi non sono lucida per poter ricominciare, sono abbattuta. Comunque un passo l'ho fatto, ho ricontattato il mio terapeuta... e si ricomincia.

    Hai descritto perfettamente il loop in cui finisce un ipocondriaco (nel tuo caso, un cardiofobico). Anche io, nonostante i vari controlli cardiologici effettuati (manca soltanto la prova da sforzo, ma sono i medici a dirmi che non ho bisogno di farla), solo momentaneamente mi tranquillizzo; poi, al primo sintomo, ripiombo nel pensiero ipocondriaco "e se i dottori non fossero riusciti a rilevare un reale problema di salute?". E, come dici tu, tutto ciò accade solo perché la nostra mente "non funziona bene".

  • Hai descritto perfettamente il loop in cui finisce un ipocondriaco (nel tuo caso, un cardiofobico). Anche io, nonostante i vari controlli cardiologici effettuati (manca soltanto la prova da sforzo, ma sono i medici a dirmi che non ho bisogno di farla), solo momentaneamente mi tranquillizzo; poi, al primo sintomo, ripiombo nel pensiero ipocondriaco "e se i dottori non fossero riusciti a rilevare un reale problema di salute?". E, come dici tu, tutto ciò accade solo perché la nostra mente "non funziona bene".

    Anche a me manca la prova da sforzo... Se avessimo una mente razionale in momenti come questi non staremmo a rigirare e rimuginare il problema tutti i giorni, e quando abbiamo momenti tranquilli (non tantissimi ma a volte per fortuna ci sono) ci chiederemmo come abbiamo fatto a pensare a certe cose... Come ho fatto ad avere paura di un cuore che batte quando fa attività fisica? Mi sento quasi sciocca ad aver pensato certe cose, però succede anche quando funziona tutto nella normalità, perché quando ci sei dentro e non stai bene psicologicamente non ci sono Santi che ti salvano, ti senti morire, punto. Almeno a me succede questo. Poi fosse solo la tachicardia in sé... è anche quello che lancia scariche di adrenalina, tremori, sensazioni di freddo spasmi... Io sono sfinita quando ho un forte attacco. Tutto parte dalla testa, siamo e diventiamo quello che pensiamo...

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