Abbuffata di sesso, bisogno di capire cosa è l'amore

  • Proseguendo il ragionamento di Desperate, mi vado convincendo che innamorarsi è proprio come farsi un film: vedi gli aspetti positivi della persona, non riesci a trovarne di negativi, e moltiplichi nel futuro quelle che sono sensazioni attuali ed esaltanti.

    Viene inaspettato come un raffreddore, continua come una sbornia ...


    (------------- :/ -------------)

    Diciamo che innamorarsi è una sostanziale perdita di raziocinio, una distorsione della realtà.
    Il casino poi è quando passa l'innamoramento e si vedono le cose per quello che sono realmente.

  • Proseguendo il ragionamento di Desperate, mi vado convincendo che innamorarsi è proprio come farsi un film: vedi gli aspetti positivi della persona, non riesci a trovarne di negativi, e moltiplichi nel futuro quelle che sono sensazioni attuali ed esaltanti.

    Viene inaspettato come un raffreddore, continua come una sbornia ...


    (------------- :/ -------------)

    Eh sì, proprio così. Ehm...ora che mi ci fai pensare il mio ex- che mi ha lasciato e che tanto rimpiango era astemio, vorrà dir qualcosa?? :thinking_face: :winking_face: Forse sì, e di certo non aveva una gran propensione a lasciarsi andare. Sospetto di essere stata giusto un momento di ebbrezza non ricercata dovuta alla scarsa abitudine all'alcol, poi prontamente mollata appena svaniti gli effetti e recuperata la lucidità :face_with_rolling_eyes: . Io invece adoro sia innamorarmi che sentirmi un po' ubriaca, guarda un po'.

  • Eh sì, proprio così. Ehm...ora che mi ci fai pensare il mio ex- che mi ha lasciato e che tanto rimpiango era astemio, vorrà dir qualcosa?? :thinking_face: :winking_face: Forse sì, e di certo non aveva una gran propensione a lasciarsi andare. Sospetto di essere stata giusto un momento di ebbrezza non ricercata dovuta alla scarsa abitudine all'alcol, poi prontamente mollata appena svaniti gli effetti e recuperata la lucidità :face_with_rolling_eyes: . Io invece adoro sia innamorarmi che sentirmi un po' ubriaca, guarda un po'.

    Sono personalmente grato agli astemi, perché evitano di consumare vino e lo lasciano disponibile a chi ha piacere di farne uso. Scherzo, ma non troppo.


    Non gradisco bere fino ad ubriacarmi, mi dà fastidio il mal di testa e non prendo aspirine o medicine se non quando è veramente necessario.

    Forse, va in parallelo con la vita sentimentale, mi è capitato di innamorarmi e ne ho conservato un ottimo ricordo, anche se le esperienze si sono concluse e non sempre bene. Adesso, mi accontento di provare qualche momento di passione, eccitazione ma non smodata, da centellinare come un buon cognac o liquore di erbe.


    Però adoro quel senso di leggerezza mentale e di attenuazione delle inibizioni che causa un moderato consumo di alcol (ormai il mio consumo di alcol è concentrato nel vino, pochissimo nei superalcolici). Rende la vita sociale più interessante.

    Un buon bicchiere di vino, al massimo due (posso permettermelo, avendo una corporatura robusta ed un peso che sfiora il quintale), rende il pasto più piacevole.


    L'innamoramento è più raro e complicato nella vita attuale. E' bene che ci sia (stato) ma che non finisca nella illusione della sua eternità.


    Nulla è eterno ed immutabile, tutto cambia e si trasforma ...


    (--------------- 8) --------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • La rivoluzione dei costumi operata con il movimento studentesco del 1968, allorquando si predicava l'esigenza di liberalizzare il sesso, vedeva in piazza giovani che sapevano cosa era l'amore (sulla base degli insegnamenti tradizionali familiari), conoscevano poco o per niente il sesso (del quale non si parlava in famiglia ed era questione ammantata di segreto), e contestavano la correlazione amore/sesso vagheggiando una società dove l'attività sessuale fosse libera e consapevole.


    Adesso, 50 anni dopo, dopo diverse generazioni che si sono susseguite nell'era di Internet, del trionfo della comunicazione diffusa e senza vincoli, si scopre che l'indigestione fatta di sesso in tutte le forme (e gratis) fa ricercare l'amore come rapporto essenziale per la crescita degli adolescenti e degli esseri che si apprestano ad entrare e vivere nella fase della giovinezza.

    Credo che la risposta sia proprio questa sotto:

    Credo che il problema sia più ampio, non limitato all'amore.

    Ciò che manca è educazione, nel vero senso della parola. Giovani che non comprendono ciò che sentono, spesso fermi al mero impulso.

    Chi non comprende le emozioni non può nemmeno vivere i sentimenti, è come cose parlare senza conoscere l'alfabeto. L'amore sta dentro in quel segmento. Il sesso relegato a resto meccanico, eseguito come imparato (perlopiù dai porno).

    La questione è stata presa in seria considerazione anche dai addetti ai lavori (dai cui comunicati stampa nascono articoli come quello pubblicato da Pivaldo). Come sempre in ambito scientifico non ci sono risposte certe e immediate, ma l'ipotesi accreditata dai più è proprio la mancanza di educazione.


    Per educazione non s'intende il "non dire le parolacce", ma proprio l'educazione a riconoscere e comprendere quali comportamenti possano portarci a farci più male di quanto bene non vi sia nel soddisfare un desiderio immediato ed effimero (di solito istintivo).


    Molti ragazzi (e ragazze) si sono letteralmente rovinati/e la reputazione pubblica proprio in virtù di questa diseducazione.
    Per esempio durante il primo lockdown dell'epoca covid (marzo, aprile 2020 e successivi) sono apparsi in rete vari post social di apparentemente insospettabili giovani che dichiaravano spudoratamente (sotto l'effetto dell'ormone e della diseducazione) l'astinenza da sesso e vogliosità. Tutti/e single, ma un minimo di astinenza non l'avevano mai vissuta. Video di TikTok in cui le ragazze mezze nude in atteggiamento esplicito inneggiano all'organo sessuale maschile, spronando (via messaggi privati) i migliori follower a trasgredire il lockdown per accontentarle.


    Molti di questi video e foto con scritte sono stati anonimizzati e messi agli atti prima che fossero eliminati da una presa di coscienza dell'autore/autrice o di soggetti terzi (genitori/amici).

    Altri di questi contenuti sono ancora li a disposizione di chiunque, in attesa che vengano ripescati al momento sbagliato in un futuro, magari a margine di un colloquio di lavoro.


    Ho avuto modo di visionarne parecchi e nella stragrande maggioranza dei casi non vi è cenno di ironia: sono dichiarazioni serie mosse da una pulsione reale non filtrata da alcuna educazione. La spudoratezza pura. Pulsioni prese e lanciate nella folla senza preoccuparsi delle conseguenze.


    Le moderne generazioni (tipicamente dal 1990 in poi) sono state educate dal computer, dal marketing da due soldi, dallo smartphone e dai porno. Cercano nella vita di tutti i giorni quello che i loro educatori gli hanno insegnato: notizie veloci, soluzioni facili, soddisfazione immediata di bisogni effimeri, soddisfazione di bisogni generati per stimolo di gruppo, sesso facile senza compromessi, etc.


    Il tutto accade perché nessun autorevole soggetto più consapevole (di solito un genitore) s'intromette in questo flusso di sviluppo perverso.

    Spesso i genitori (specie i più giovani) sono meno consapevoli dei figli, poiché nati in un epoca di valori sbiaditi e cresciuti nel mito della trasgressione.


    I ragazzi così "liberati" da ogni pudore e resistenza sociale si trasformano in donne che si svalutano usando il proprio corpo come una sala giochi e uomini che si masturbano sul (o nel) corpo di queste donne. Niente a che vedere con il sesso, anche perché si desensibilizzano entrambi (uomini e donne) e si ritrovano sin da giovani costretti a deviare verso la violenza o l'atto osceno per poter provare ancora piacere.


    Mi domando come possa leggersi che "il primo rapporto sessuale di molte adolescenti in cura dalla professionista è stata una violenza", senza saltare sulla sedia, e parlo da padre di figlia femmina, prima che da uomo.

    Ti stupirà ancor di più sapere che in alcuni casi è lei stessa (o lui stesso) a creare le condizioni per cui ciò avvenga, se non addirittura a chiederlo (per poi ovviamente pentirsene). Il tutto in piena emulazione di quanto imparato dall'insegnante "pornazzo" o dal professore "uomo (più anziano o ricco e famoso) che ha sverginato la mia amica phiga".


    I casi a cui alludo nelle righe che ho scritto sopra sono tutti reali.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Uh, discussione dagli spunti molto interessanti...


    Non saprei quale possa essere la dinamica alla base del desiderio di "abbuffate di sesso" tipico delle generazioni attuali (e non solo, tipico anche di generazioni meno recenti ma che hanno avuto comunque un approccio ai social consolidato negli anni) perché per me il sesso è un atto che richiede una buona dose di coinvolgimento mentale e non riesco ad andare a letto con una persona che non conosco, ma noto che per la maggior parte delle persone che mi girano intorno (non solo da parte dei ragazzi ma anche da parte delle ragazze) non è così. Si cambia partner con facilità, senza coinvolgimento, senza una reale connessione. Mi chiedo se in tali condizioni si arrivi mai a provare realmente cosa sia l'amore, prima o poi...


    Credo che rispetto a qualche decennio fa, in cui la coppia era quasi una sorta di "necessità", non so come spiegarmi, la situazione sia drasticamente peggiorata. Una volta avevi un unico grande amore, oggi si rimbalza da una storia all'altra e la durata delle varie storie tra cui si rimbalza a volte è dell'ordine dei mesi, nemmeno degli anni. Ci si mette insieme a qualcuno a volte così tanto per, e si continua a starci insieme anche senza avere dei reali sentimenti profondi, o se c'erano è più facile perderli col tempo. Perché siamo tutti più indipendenti anche "da soli", perché è facile conoscere altre persone, perché la visione della sfera erotica è profondamente distorta dai social.


    Personalmente credo di essere stato innamorato 3 volte nel corso della mia esistenza fino ad ora e credo siano già tante, però sono uno che non si accontenta e ho la fregatura che ogni volta che finisce una, nella successiva cerco di meglio... Non mi interessa "tappare dei buchi" in giro, mi interessa molto di più, e sto trovando abbastanza difficile conoscere persone che la pensino come me con cui condividere anche altro.


    Boh, spero che la quarta sia la definitiva, quando arriverà. :)

  • Mi chiedo se in tali condizioni si arrivi mai a provare realmente cosa sia l'amore, prima o poi...

    Se non vi è una presa di coscienza data da qualche trauma o qualche frequentazione con individui autorevoli che fanno la fatica di "educare" tardivamente (spiegano al soggetto parte dell'educazione mai ricevuta): si può anche facilmente non arrivare mai a capire cosa sia l'amore.


    Ci sono già numerosi casi che hanno vissuto la parte utile della loro vita sentimentale e poi sono finiti dallo psicologo a raccontarla. La dinamica è abbastanza simile caso per caso:

    1. Fanno sesso facile con chiunque per anni e anni. I loro profili social sembrano presi da youporn.
    2. Se non prendono malattie gravi; vivono abbastanza da svalutare la propria immagine sociale nei confronti di chi invece è educato (anche) all'amore e ai sentimenti.
    3. In virtù del punto 2 vengono presi in considerazione per una coppia stabile in tarda età (35/45 anni) solo dai loro simili.
    4. (facoltativamente) Arrivati a una certa età, ripuliscono i loro profili social; di solito eliminano il precedente e ne ri-creano uno da zero in modo da apparire meno prostituti/e.
    5. Formano coppie disfunzionali basate unicamente sull'utilitarismo reciproco "dobbiamo sistemarci, quindi stiamo assieme".
    6. Si tradiscono, (se se lo possono permettere) figliano, si tradiscono ancora e poi si separano.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • (...)


    Non saprei quale possa essere la dinamica alla base del desiderio di "abbuffate di sesso" tipico delle generazioni attuali (e non solo, tipico anche di generazioni meno recenti ma che hanno avuto comunque un approccio ai social consolidato negli anni) perché per me il sesso è un atto che richiede una buona dose di coinvolgimento mentale e non riesco ad andare a letto con una persona che non conosco, ma noto che per la maggior parte delle persone che mi girano intorno (non solo da parte dei ragazzi ma anche da parte delle ragazze) non è così. Si cambia partner con facilità, senza coinvolgimento, senza una reale connessione. Mi chiedo se in tali condizioni si arrivi mai a provare realmente cosa sia l'amore, prima o poi...

    Beh, ti posso dire che 40 anni fa (parlo da maschio) la disinvoltura nell'andare a letto con una donna ce l'aveva solo chi era abituato ad andare con prostitute.

    Altrimenti, era una esperienza coinvolgente dal punto di vista psicologico: ogni volta era una vera scoperta di un nuovo mondo.

    Insomma, non era e non poteva essere un fatto normale che lasciasse indifferenti: lo ricordavi per tutta la vita.

    Citazione da PietroR

    Credo che rispetto a qualche decennio fa, in cui la coppia era quasi una sorta di "necessità", non so come spiegarmi, la situazione sia drasticamente peggiorata. Una volta avevi un unico grande amore, oggi si rimbalza da una storia all'altra e la durata delle varie storie tra cui si rimbalza a volte è dell'ordine dei mesi, nemmeno degli anni. Ci si mette insieme a qualcuno a volte così tanto per, e si continua a starci insieme anche senza avere dei reali sentimenti profondi, o se c'erano è più facile perderli col tempo. Perché siamo tutti più indipendenti anche "da soli", perché è facile conoscere altre persone, perché la visione della sfera erotica è profondamente distorta dai social.


    Personalmente credo di essere stato innamorato 3 volte nel corso della mia esistenza fino ad ora e credo siano già tante, però sono uno che non si accontenta e ho la fregatura che ogni volta che finisce una, nella successiva cerco di meglio... Non mi interessa "tappare dei buchi" in giro, mi interessa molto di più, e sto trovando abbastanza difficile conoscere persone che la pensino come me con cui condividere anche altro.


    Boh, spero che la quarta sia la definitiva, quando arriverà. :)

    Non si può fare di tutta l'erba un fascio, anche "tanti anni fa" una certa percentuale delle coppie erano infelici, esistevano i tradimenti, e si erano allentate le regole inibitorie in materia di sessualità.

    Però, i costumi - pur in corso di turbolento cambiamento - comportavano meno indifferenza nel tessuto sociale rispetto ai tempi attuali. Quando si osservavano tradimenti si notava che facevano un certo "scandalo" e troppa libertà sessuale sbandierata in pubblico comportava una cattiva reputazione (soprattutto dal versante femminile).


    Oggi si parla di tradimento nell'ambito coniugale con percentuali elevate (ricordo di aver letto intorno al 60%, ma non rammento la fonte) e la riprovazione sociale si è molto attenuata. Si potrebbe dire perché "così fan tutti ..."


    Il problema è che, come giustamente sottolineava Bruce (e prima La Huesera), tutto dipende dalla educazione (nell'accezione anglosassone) degli individui, cioè dal complesso dei valori che formano la base del comportamento sociale.

    La pornografia che infesta Internet (e non parlo solo dei videoporno ma anche dei racconti porno o pseudo-erotici) tramanda grandi quantità di storie di rapporti esasperati tra partners (quelli normali non suscitano interesse alcuno).

    In altri termini, scusate la brutalità, si celebrano gesta di uomini violenti o sottomessi (che devono fare sesso in una specie di gara ad essere performanti (senza curarsi della disponibilità e del piacere della partner, che si danno per acquisiti) ovvero soccombere e di donne che, assatanate di sesso, manifestano disponibilità ad atti sessuali di ogni tipo, in modo lontanissimo da quello che è la realtà.


    In tanti anni di attività nel campo, io di queste donne assatanate non ne ho trovate nessuna o, forse, una (che oggi è sessantenne) che si potesse considerare particolarmente ricettiva e disponibile, anche se in modo selezionato e mirante ad un rapporto comunque equilibrato. Tra l'altro, donna di grande cultura ...


    Le donne che i miei nipoti incontrano (e cambiano con una velocità impressionante) sono giovani femmine che intendono spesso la sessualità come la pratica di sport in palestra. E finiscono con attrarre abbastanza poco i maschi in una prospettiva di rapporto stabile di coppia. Già la convivenza diventa un obiettivo difficile ...

    Semplicemente perché non sanno vedere cosa ci sia dietro la sessualità banalizzata che vedono praticare e praticano con i loro coetanei maschi.


    (---------- 8) ------------)

    Ogni cosa umana ha un inizio ed una fine: il lavoro finisce, l’amore muore, l’esistenza arriva alla fine, eppure ci affanniamo a considerare eterne cose e sentimenti che non lo sono e soffrire per la loro caducità. Irrazionalità umana, per fortuna.

  • In tanti anni di attività nel campo, io di queste donne assatanate non ne ho trovate nessuna o, forse, una (che oggi è sessantenne) che si potesse considerare particolarmente ricettiva e disponibile, anche se in modo selezionato e mirante ad un rapporto comunque equilibrato. Tra l'altro, donna di grande cultura ...

    E' anche una questione generazionale.

    Di persone "diseducate" come ne stiamo parlando in questa discussione ne troverai in qualsiasi generazione, ma quelle da una certa età in su sono inibite dagli insegnamenti contenitivi dei loro tempi.


    Solo qualcuno di grande cultura e che quindi non è rimasto "incastrato nella propria epoca" ha avuto modo di distaccarsi dagli insegnamenti della sua generazione di origine e vivere in modo più "moderno", magari con più consapevolezza dei porno-ragazzi/e moderni/e.


    Le donne che i miei nipoti incontrano (e cambiano con una velocità impressionante) sono giovani femmine che intendono spesso la sessualità come la pratica di sport in palestra. E finiscono con attrarre abbastanza poco i maschi in una prospettiva di rapporto stabile di coppia. Già la convivenza diventa un obiettivo difficile ...

    Si risolverà anche il problema di essere "compatibili per una coppia stabile", nonostante il passato di iper-sessualità ignorante e la ormai calcificata diseducazione. Potrebbe anche risolversi meramente per una questione di disponibilità: se sono tutti così e voglio una famiglia.. sarò costretto a farmela con uno/una di quelli/e per forza.


    La parte "brutta" è che invece di evolverci ci involviamo. Le persone che hanno assaggiato un olio di oliva realmente extravergine sono sempre meno, così come quelle che fanno sesso realmente e non scimmiottando pornacci.


    Morti quelli che sanno e che non tramandano: quelli che restano.. resteranno ignoranti.


    Un tempo certe cose si tramandavano con la scrittura, ma oggi non funziona più: anche la bibliografia degli studi scientifici viene passata al filtro del politicamente corretto e qualsiasi nozione non abbastanza mainstream viene cestinata (censurata). E poi.. a parte i titoli non legge più nessuno.


    Anche parlarne qui ha un senso, certamente, ma è limitato. Friggiamo aria. Bisognerebbe avere la forza mediatica di "fabiosa", "freeda" o di qualche altro concentratore di cose mainstream involutive che gratificano in modo effimero di quel tipo per poter avere un minimo di eco.


    Ci sono un po' di gruppi che cercano di fare informazione realista e di tramandare concetti di una cultura più profonda e introspettiva, ma agiscono nel background, sottovoce, di nascosto: altrimenti vengono censurati. Di alcuni di questi ne faccio parte, ma sono tutti progetti fallimentari per loro natura: ci vuole troppo impegno a leggere qualcosa che non sia clickbait e quindi raggiungi solo chi già la pensa come te (meno del 20% della platea a cui ci si affaccia).


    Alla fine con l'ignoranza ci fatturano milioni di euro. Sarà anche per quello che a nessuno interessa creare una contro-cultura per bilanciare il livello della qualità.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • Io vado controtendenza e dico che, avendo vissuto represso per quasi tutti i miei 30 e passa anni, invidio drammaticamente chiunque riesca a viversi un sesso "freddo".

    Sul serio, lo invidio in modo viscerale.

    Perché per me il sesso è sempre stato qualcosa di complicato, difficile, vergognoso, ostile, sporco, problematico e ansiogeno prima che un piacere.

    Farlo con chicchessia, per quanto attraente in astratto, mi è sempre stato letteralmente impossibile.


    Nel sesso ci si spoglia in pressoché tutti i sensi, ho bisogno di farlo con una persona di cui mi fido, da cui non mi sentirei giudicato qualora fossi goffo, impacciato o avessi delle défaillance.


    Insomma, per me è molto più complicato "fare sesso" che "fare l'amore".

    Solo che trovare l'amore è molto più difficile e più raro che trovare una semplice attrazione fisica.


    Questo significa che, nella vita, ho fatto sesso così poche volte che per me è ancora tutto molto problematico.

    Persino quando trovo una persona speciale di cui mi fido e con cui inizio a costruire qualcosa (condizione necessaria per me affinché ci sia del sesso).


    Invidio chiunque riesca a godere del proprio corpo (e di quello del proprio partner, sia occasionale o stabile) senza problemi.

    Invidio chiunque riesca a farlo con Pinco Pallino o Pinca Pallina senza nemmeno conoscerne il nome.

    Invidio chiunque non abbia ansie da prestazioni o paure del giudizio.


    Insomma, invidio chiunque abbia una vita sessuale libera e senza pensieri, perché nessuno mi restituirà mai gli orgasmi dai quali sono fuggito poiché "Sì, quella ragazza mi fa un sangue pazzesco ma mi fa anche paura".

Unisciti a noi!

Non sei ancora iscritto e vorresti partecipare? Registrati subito ed entra a far parte della nostra comunità! Ti aspettiamo.

Thread suggeriti

    1. Topic
    2. Risposte
    3. Ultima Risposta
    1. Poliamore, cosa ne pensate? 139

      • Sconsolato86
    2. Risposte
      139
      Visualizzazioni
      6k
      139
    3. Garden

    1. Sessualità a solo fine procreativo 337

      • aconito
    2. Risposte
      337
      Visualizzazioni
      9.8k
      337
    3. aconito

    1. Vantarsi delle esperienze sessuali è sintomo di insicurezza? 169

      • Lu_Ca
    2. Risposte
      169
      Visualizzazioni
      4.5k
      169
    3. Lu_Ca

    1. Esperienze sessuali limitate: cerco un confronto 18

      • ologramma88
    2. Risposte
      18
      Visualizzazioni
      1.1k
      18
    3. ologramma88

    1. Mi sono invaghita del mio relatore di laurea 64

      • Elyforty
    2. Risposte
      64
      Visualizzazioni
      3.4k
      64
    3. Elyforty

    1. Il mio complesso 151

      • Creamy
    2. Risposte
      151
      Visualizzazioni
      8.9k
      151
    3. Juniz