Vi avviso, thread molto deprimente

  • capisco che ti piacciano gli etero perché se non ti piacciono le donne tu in realtà sai che intimamente al di sotto della corazza fisica i gay spesso sono donne: la loro anima è femminile, ma tu cerchi un uomo, una persona che abbia l'animo di un uomo, e così sei da solo e in trappola.

    Caspita Garden! In questa tua frase hai fatto proprio centro. Forse cerco il maschile che mi è mancato nell'infanzia, perché papà è volato via quando avevo appena quattro anni. E non voglio una donna intorno perché sono convinto che proprio una donna, mia madre, abbia rovinato parte della mia vita chiudendomi in casa. Ed è così che mi ritrovo in mezzo a questo circolo vizioso, come hai detto tu, in trappola. E hai ragione anche nel dire che dovrei comunque cercare, a costo di scartare il 90% delle persone, fino a quando non trovo la persona giusta. Perché se non ci provo la via d'uscita non la troverò mai, e mi ritroverò sempre a invaghirmi di ragazzi che non vorranno mai starmi accanto come li vorrei io. Perché tutto sommato questo cerco, qualcuno che mi stia accanto.


    I tuoi due messaggi sono davvero bellissimi e mi hanno toccato. Spero che a te le cose della vita vadano meglio :)

  • Sono semplicemente gay. Punto.


    Ho impiegato 40 anni ad ammetterlo a me stesso, e per anni, pur sapendolo nel mio intimo profondo, non l'ho mai accettato per due motivi: il primo è che non volevo darla vinta a mio fratello e ai bulli, il secondo è che avrei, semplicemente, voluto essere come gli altri. E per come gli altri intendo uscire con una ragazza, parlare con i miei amici di ragazze, condividere le stesse esperienze ecc. Tutte cose che non ho mai potuto fare in quanto omosessuale. Un omosessuale non in grado di accettarsi.

    E' una condizione molto più comune di quanto non si creda, specie per chi è nato 40 anni fa o prima ancora, quando la società mal-sopportava determinate minoranze, considerandole dei problemi.


    A 40 anni certi aspetti della mente sono consolidati, ma non è ancora troppo tardi per modificare certi parametri. Accettarsi credo sia l'obbiettivo; ed è un obbiettivo raggiungibile.


    Così come da piccolo non ho mai potuto condividere cose "normali" con altri ragazzi quali fare sport insieme, andare al mare o in bicicletta, da grande mi ritrovo a non poter condividere con loro il parlare di una ragazza, il diventare padre e tutte quelle altre cose che fanno i ragazzi/uomini.

    Sembra quasi che il voler essere come loro fosse anche un modo di "aggiustare" le vicende relative al periodo bullismo, che non un vero e proprio voler far parte del gruppo. Potrebbe essere?


    Ora si pone anche un altro problema: "ok, sei gay, trovati un ragazzo, è pieno" direte voi. Il punto è che non sono mai stato minimamente attratto da un ragazzo omosessuale. Attenzione, non è omofobia, è proprio mancanza di desiderio e di attrazione, forse perché rivedo me stesso in loro, quella parte di me stesso che odio profondamente. Mi sento attratto, e fortemente, solo da pochi ragazzi eterosessuali. E il motivo per cui sono tornato su questo forum a parlare un po' con chi avrà voglia di leggermi, è che per l'ennesima volta sto soffrendo perché mi sono invaghito completamente di un ragazzo eterosessuale, e la cosa mi distrugge profondamente.

    L'innamorarsi solo di persone etero è anche questo un "problema" abbastanza diffuso, molto più di quanto non si creda, anche se pare più endemico in ambiente lesbo.


    Personalmente credo che la mancanza di accettazione della propria condizione sia la chiave per cui venga meno la possibilità di innamorarsi di qualcuno con lo stesso orientamento sessuale, anche perché alla fine le persone sono persone. L'orientamento sessuale non è una cosa che fa così tanta differenza. Si tratta di un pregiudizio.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

  • ed è un obbiettivo raggiungibile

    Raggiunto, o quasi, diciamo che manca qualcosina, ma poco.


    Sembra quasi che il voler essere come loro fosse anche un modo di "aggiustare" le vicende relative al periodo bullismo, che non un vero e proprio voler far parte del gruppo. Potrebbe essere?

    Interpretazione più che plausibile, anche perché quando poi ho fatto parte di un gruppo dopo breve tempo tendevo a estraniarmi.


    Personalmente credo che la mancanza di accettazione della propria condizione sia la chiave per cui venga meno la possibilità di innamorarsi di qualcuno con lo stesso orientamento sessuale, anche perché alla fine le persone sono persone. L'orientamento sessuale non è una cosa che fa così tanta differenza. Si tratta di un pregiudizio.

    Forse non è solo la mancanza di accettazione in sè, ma l'idea che l'essere omosessuale sia di fatto qualcosa che mi rende inferiore rispetto agli "altri". So che è sbagliato, ma è questo che va corretto in me.

    Mi sono accettato, ok, ma non come un "pari" agli altri, ma stando un gradino sotto. Ed è questo che devo correggere, devo capire che è sbagliato. Allora vivrò tutto con più serenità e qualcuno mi piacerà.


    Grazie per l'interessante risposta, mi hai dato degli spunti importanti.

  • Forse non è solo la mancanza di accettazione in sè, ma l'idea che l'essere omosessuale sia di fatto qualcosa che mi rende inferiore rispetto agli "altri". So che è sbagliato, ma è questo che va corretto in me.

    Essere omosessuale nel 2023 per certi versi ti rende superiore agli altri, agli etero.


    Per una distorsione della concezione di "inclusione", quantomeno nella forma, siamo arrivati a garantire "più" diritti alle minoranze. Inoltre la comunità gay è più solidale e più "pragmatica" di quella etero o di quella gay femminile. La relazione tra gay (uomini) appare socialmente più funzionale rispetto a quella tra soggetti etero e molto (alcuni dicono "estremamente") più funzionale rispetto a quella gay femminile o di natura "fluida" o altre fantasiose combinazioni.


    Ho visto uomini gay offrire aiuto, appoggio e ospitalità ad altri uomini gay in virtù della mera appartenenza al gruppo. A me non è dato chiamare un amico etero e chiedere un aiuto di tale entità senza pensare a un lauto compenso.


    L'unica cosa in cui potresti ritenerti "inferiore" è la procreazione.

    Omnis mendaciumo. Bis vincit qui se vincit in victoria. Re sit iniuria.

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